Calcio
Calcio, il Pagellone del Barletta
Bene la difesa, qualche neo dal centrocampo in su
Barletta - venerdì 30 dicembre 2011
Il 2011 biancorosso si chiude con un bilancio più che positivo. Tante sono state le gioie sportive, poche le note dolenti e i momenti negativi vissuti da questo gruppo creato in piena estate. Nei primi 17 turni, la banda di mister Cari ha conquistato ben 27 punti, e un terzo posto in un girone che si è rivelato più difficile del previsto. Il cammino del Barletta del "Cari bis" non è stato semplice e senza difficoltà, ma al giro di boa la classifica recita: 7 vittorie, 6 pareggi e 4 sconfitte, con 18 gol fatti e solo 16 subiti (seconda miglior difesa del girone), un bottino invidiabile considerata la competitività delle avversarie. Il gruppo biancorosso si è formato e affermato pian piano, accumulando morale nei momenti migliori e ritrovando la compattezza nei momenti scuri. Quanto evince a fine anno è la coesione di un gruppo forte sia sul campo che sul piano psicologico, di un gruppo che sa di avere le qualità necessarie per ben figurare. Qualità derivanti dalla positiva campagna acquisti estiva, che ha fatto arrivare sotto l'ombra di Eraclio nomi importanti, di categoria, di esperienza, che nei momenti difficili hanno trascinato tutto il gruppo verso la luce in fondo al tunnel.
La solidità del gruppo di Cari deriva anche dalle prestazioni importanti contro squadre blasonate, che hanno sottolineato la compattezza del reparto difensivo e la qualità della linea di trequarti. Qualche nota fuori dal coro proviene dal centrocampo, che necessita di un regista per migliorare la visione di gioco, e dal reparto avanzato, che, rispettando i dettami tattici di mister Cari, troppo spesso si rivela abulico sottoporta. Analizziamo le prestazioni dei singoli nelle prime 17 gare di campionato:
Pane 6: bravo e veloce nelle uscite, dialoga spesso con i compagni, ma non si ricordano tantissime sue parate decisive, soprattutto perché, quando è sceso in campo, i gol da lui subiti erano imparabili (o quasi). Si alterna con Sicignano, accumulando dal compagno più anziano tanta esperienza che tornerà utile per il prosieguo della carriera. Ha dimostrato che su di lui mister Cari può contare. AFFIDABILE
Sicignano 6+: esperienza e simpatia al servizio del gruppo. Nonostante le sue 37 primavere, Vincenzo ci mette ancora l'anima. Criticato ad inizio stagione, ritenuto un vecchietto sulla via del tramonto, l'ex Lecce dimostra di valere ancora qualcosa. Spesso si ritrova a vivere le partite da spettatore non pagante, ma quando viene chiamato in causa risponde presente, senza trasmettere paure e preoccupazioni ai compagni di reparto. SICUREZZA
Alfonso s.v.: oggetto misterioso. Visto (o intravisto) soltanto in occasione della Coppa Italia e di qualche apparizione con la Berretti. Che ne sarà di lui? Lo scopriremo solo vivendo… MISTERIOSO
Angeletti 6+: inizio di stagione importante, poi un lento, costante e preoccupante declino verso prestazioni incolore. Cari lo lascia in panchina a lungo, ma il "Roberto Carlos" biancorosso non demorde, e le sue buone prestazioni in Coppa Italia e in campionato contro il Piacenza possono far ben sperare per il futuro. ALTALENANTE
Masiero 6: diversi infortuni gli precludono un'annata importante. Ciononostante, acquisisce intraprendenza ad ogni match che gioca. Se fosse un po' meno sfortunato, probabilmente lotterebbe frequentemente per una maglia da titolare. Preferisce la fase difensiva a quella offensiva, ma quando Cari lo schiera non sfigura (quasi) mai. SFORTUNATO
Mazzarani 7: motorino instancabile. Percorre le fasce con il piglio di un giocatore navigato. Difende strenuamente la propria porzione di campo contro avversari ostici e difficili da fermare. Cari lo premia facendolo giocare spesso e volentieri, anche in posizioni in cui il "Roscio" di Barletta non gradisce al 100%, ma "Ciccio Kawasaki" si fa trovare sempre pronto, sempre disponibile anche ad aiutare i compagni che sono in difficoltà. Provvidenziale in diverse occasioni. INFATICABILE
Mengoni 7,5 (IL MIGLIORE): infaticabile e insuperabile Ministro della difesa biancorossa. Dimostra a tutti di essere di categoria superiore, e lo fa anche al cospetto di avversari di importante caratura. Soffre relativamente la velocità degli avversari, di testa le prende (quasi) tutte, e quando riesce ad anticipare gli avversari, riesce anche ad impostare bene l'azione. Quasi mai il suo voto è stato inferiore al 6,5. Guida la difesa senza preoccupazioni. Potrebbe far gola a qualche team di serie B. ROCCIOSO
Migliaccio 6+: inizio convincente per l'ex Taranto. Segue poi, una fase calante, che lo porta ad essere spesso insicuro e impreciso nei suoi interventi. Ha sulla coscienza qualche episodio rivedibile che poteva portare qualche punto in più nella cascina biancorossa. Deve ritrovare sicurezza e continuità, è troppo importante per la causa biancorossa. A CORRENTE ALTERNATA
Pelagias 6,5: reale oggetto misterioso del mercato biancorosso per gran parte del girone d'andata. Quando poi sta bene dal punto di vista fisico, si dimostra fondamentale per la squadra. Decisivo contro la Cremonese, insormontabile contro Piacenza e Carrarese. Da terzino non demerita, ma da centrale dimostra grinta e voglia di farsi valere. Corona la sua stagione con 2 presenze con la nazionale cipriota. IN CRESCITA
Pisani 6: inizio in chiaro-scuro, con diverse panchine e qualche acciacco di troppo. Poi alla lunga si riprende, gioca diverse partite, alcune delle quali positive, altre non proprio sufficienti, ma è ancora un infortunio a frenarlo nel suo momento migliore. Cari lo considera solo nel ruolo di terzino, ed è lì che l'ex Portogruaro alterna momenti più lucidi ad altri in cui soffre fin troppo la velocità degli avversari. Può migliorare. OSCILLANTE
Cerone 7-: inizio in sordina per l'ex Pisa, che guadagna solo gradualmente i galloni da titolare con una serie di prestazioni convincenti. Alterna, però, performance da grande campione, in cui il suo sinistro vellutato cuce raffinate geometrie di gioco, a partite anonime, in cui non interpreta al meglio quanto chiesto dal mister. Ha un potenziale enorme, ed è anche il più adatto a svolgere il duro compito di finto trequartista che si abbassa per difendere. RICAMATORE
Di Cecco 5,5: partenza davvero da incubo per l'ex Lanciano. L'ambiente si attendeva da lui grandi cose, e invece "Mimmo" non ha offerto prestazioni confortanti, che l'hanno fatto arretrare nelle gerarchie. Poi l'ex capitano dei rossoneri ha ritrovato condizione e convinzione e, rispolverato dal tecnico Cari, negli ultimi 2 match ha garantito qualità e quantità a centrocampo. Se continua su questa lunghezza d'onda, può tornare utile alla causa biancorossa in partite cruciali. SOTTOTONO
Guerri 6: il capitano designato ad inizio campionato offre la sua solita grinta, una corsa praticamente continua, spesso a scapito di un pizzico di qualità. Considerando che spesso si libera per il tiro, aggiustando la mira potrebbe contribuire maggiormente alla causa. Quando Cari si affida a lui, Simone non si tira mai indietro, fornendo prove caparbie e (quasi) mai insufficienti. GRINTOSO
Hanine 5,5: A.A.A. cercasi disperatamente il ruolo adatto per "Ciro". Arrivato in punta di piedi sotto l'ombra di Eraclio, la mascotte del gruppo guadagna subito la stima di mister Cari, che gli regala subito l'esordio dal 1'. Poi, al ritorno dall'infortunio, qualcosa cambia, e l'ex Chievo e Crotone non riesce più a trovare la giusta posizione in campo. Il ruolo più adatto a lui sarebbe quello di trequartista puro, ma nello scacchiere del tecnico di Ciampino assume spesso le vesti del mediano dai piedi buoni, incarico che non gli sta completamente a genio. Ma "Ciro" è giovane, e con il tempo potrà imparare al meglio i dettami tecnici del mister. PESCE FUOR D'ACQUA
Menicozzo 6: per il "Menico" una partenza diesel: si fa spesso preferire a Zappacosta e ad Hanine, che garantiscono corsa, interdizione ma anche piedi buoni. Poi il prosieguo del campionato regala al veterano Michele opportunità importanti, sfruttate dal numero 8 con prestazioni all'altezza della situazione. A coronare il suo momento positivo il gol contro il Pergocrema. Quando Cari chiama, sa di poter contare anche sul "Ringhio biancorosso". LOTTATORE
Zappacosta 6+: più fragile anche del cristallo. "Jack", quando scende in campo, dimostra di essere un giocatore all'altezza della situazione, in grado di fornire prestazioni confortanti fatte di interdizioni e piedi di velluto. L'unico neo dell'ex Pescara è la sua preoccupante fragilità, che lo ha tenuto troppo spesso lontano dal rettangolo di gioco. È stato falcidiato dagli infortuni, e la sua presenza in campo si è ridotta. La speranza è di ritrovarlo in campo nel 2012. FRAGILE E PREZIOSO
Caggianelli s.v.: impiegato soltanto per 15', avrebbe bisogno di più spazio, ma al Barletta effettivamente è troppo chiuso. Pronte, per lui, destinazioni in serie D o in Seconda Divisione per rilanciarsi.
Di Gennaro 5,5 (IL PEGGIORE): appena un gol per lui finora. Il simpatico bomber partenopeo lavora tantissimo a favore del gioco di squadra, producendo tante sponde utili per gli inserimenti dei compagni. Tale lavoro oscuro probabilmente scalfisce alcune sue sicurezze sottoporta. Dopo la rete di Portogruaro, infatti, sbaglia tantissimo. Eclatante l'ultimo gol sbagliato contro il Piacenza praticamente a porta vuota. Nella prima parte del campionato è stato coinvolto mentalmente da alcuni problemi familiari, ma una volta risolti, deve dimostrare di essere ancora il Di Gennaro dei vecchi tempi. APPANNATO
Franchini 5,5: gode della fiducia e della stima del presidente Tatò, ma effettivamente non ha rispettato le aspettative. La prima fase di campionato è stata caratterizzata da un infortunio e dal graduale raggiungimento della condizione. In alcuni casi è stato decisivo e lo testimoniano i 2 gol messi a segno finora, ma spesso è apparso fuori dal gioco. È in grado di fare la differenza, e i tifosi biancorossi vorrebbero apprezzare ogni domenica le sue giocate, e non solo sprazzi DISCONTINUO
Infantino 5,5: ad inizio stagione, anche quando l'innesto di una punta era necessario, il "granatiere di Tolve" non veniva considerato. Poi i problemi di Di Gennaro gli regalano qualche chance che Saveriano non sfrutta al meglio, non riuscendo ad incidere più di tanto. Non riesce a lavorare bene da prima punta, quello che Cari richiede, e riesce a segnare soltanto un gol. Come al solito è volenteroso e grintoso, ma nello scacchiere tattico di Cari difficilmente potrà trovare spazio, considerando anche la condizione dei compagni di reparto. VOLENTEROSO
Mazzeo 7-: nella prima parte del campionato è il faro illuminante della manovra biancorossa, poi, causa qualche dribbling di troppo, diventa bersaglio delle critiche del pubblico e di qualche addetto ai lavori. Cari, saggiamente, lo relega in panchina per farlo respirare un po'. La lontananza dal campo e il nuovo ruolo da prima punta donano a Mazzeo una seconda "giovinezza" all'ombra di Eraclio. È funzionale al gioco biancorosso perché aggredisce costantemente gli spazi. Nella nuova posizione guadagna consensi e applausi. DECISIVO
Schetter 7,5: sgusciante, rapido, veloce. Il suo piede sinistro è in grado di mettere in difficoltà qualsiasi portiere. Indispensabile per i meccanismi del tecnico Cari, spesso risulta decisivo e devastante, valore aggiunto nei momenti di difficoltà. Con la sua esperienza, Tony è uno dei leader di questo gruppo, e si alterna con Guerri per la fascia di capitano. PROVVIDENZIALE
Simoncelli 6,5: potenzialmente, potrebbe essere molto utile all'idea tattica di Cari, essendo l'unico in grado, con la sua velocità, di svolgere alla perfezione sia la fase d'attacco che quella di difesa. Decisivo nel primo turno di campionato contro il Frosinone, poi qualche infortunio di troppo lasciano il "Sic" un po' troppo lontano dai campi. Ritorna disponibile per l'ultima parte del 2011, e ritorna ad essere fondamentale e funzionale. Compie spesso quel famoso lavoro oscuro sulla fascia, ma i suoi sacrifici sono davvero utili al resto della squadra. Tornerà ancora utile nel 2012. LAVORATORE OSCURO
Mister Marco Cari 7: si riscopre eclettico ad inizio stagione. Cambia, per necessità o per scelta tecnica, 17 formazioni in 17 giornate. Qualche volta viene criticato, è stato fischiato, è stato invitato ad andare via, ma i 27 punti raccolti e il terzo posto agguantato alla fine del girone d'andata fanno ben sperare. Gode della fiducia del presidente. Gli unici momenti realmente negativi della sua gestione sono le sconfitte casalinghe contro Trapani e Salò e lo sfogo in sala stampa a Trieste. Per il resto, il 2011 di Cari è più che positivo.
Presidente Roberto Tatò 8: tanti sacrifici per il presidente Tatò, che sul mercato allestisce una squadra competitiva. Fissa obiettivi importanti, e da vincente qual è non abbandona la barca nemmeno dei momenti di difficoltà. Impone il silenzio stampa e il ritiro di Sturno nel momento più complicato della sua squadra, ma è il primo ad esultare e a compiacersi per quanto visto fino a questo momento. I tifosi gli chiedono un ulteriore sforzo nel mercato di riparazione, e molto probabilmente non si tirerà indietro.
La solidità del gruppo di Cari deriva anche dalle prestazioni importanti contro squadre blasonate, che hanno sottolineato la compattezza del reparto difensivo e la qualità della linea di trequarti. Qualche nota fuori dal coro proviene dal centrocampo, che necessita di un regista per migliorare la visione di gioco, e dal reparto avanzato, che, rispettando i dettami tattici di mister Cari, troppo spesso si rivela abulico sottoporta. Analizziamo le prestazioni dei singoli nelle prime 17 gare di campionato:
Pane 6: bravo e veloce nelle uscite, dialoga spesso con i compagni, ma non si ricordano tantissime sue parate decisive, soprattutto perché, quando è sceso in campo, i gol da lui subiti erano imparabili (o quasi). Si alterna con Sicignano, accumulando dal compagno più anziano tanta esperienza che tornerà utile per il prosieguo della carriera. Ha dimostrato che su di lui mister Cari può contare. AFFIDABILE
Sicignano 6+: esperienza e simpatia al servizio del gruppo. Nonostante le sue 37 primavere, Vincenzo ci mette ancora l'anima. Criticato ad inizio stagione, ritenuto un vecchietto sulla via del tramonto, l'ex Lecce dimostra di valere ancora qualcosa. Spesso si ritrova a vivere le partite da spettatore non pagante, ma quando viene chiamato in causa risponde presente, senza trasmettere paure e preoccupazioni ai compagni di reparto. SICUREZZA
Alfonso s.v.: oggetto misterioso. Visto (o intravisto) soltanto in occasione della Coppa Italia e di qualche apparizione con la Berretti. Che ne sarà di lui? Lo scopriremo solo vivendo… MISTERIOSO
Angeletti 6+: inizio di stagione importante, poi un lento, costante e preoccupante declino verso prestazioni incolore. Cari lo lascia in panchina a lungo, ma il "Roberto Carlos" biancorosso non demorde, e le sue buone prestazioni in Coppa Italia e in campionato contro il Piacenza possono far ben sperare per il futuro. ALTALENANTE
Masiero 6: diversi infortuni gli precludono un'annata importante. Ciononostante, acquisisce intraprendenza ad ogni match che gioca. Se fosse un po' meno sfortunato, probabilmente lotterebbe frequentemente per una maglia da titolare. Preferisce la fase difensiva a quella offensiva, ma quando Cari lo schiera non sfigura (quasi) mai. SFORTUNATO
Mazzarani 7: motorino instancabile. Percorre le fasce con il piglio di un giocatore navigato. Difende strenuamente la propria porzione di campo contro avversari ostici e difficili da fermare. Cari lo premia facendolo giocare spesso e volentieri, anche in posizioni in cui il "Roscio" di Barletta non gradisce al 100%, ma "Ciccio Kawasaki" si fa trovare sempre pronto, sempre disponibile anche ad aiutare i compagni che sono in difficoltà. Provvidenziale in diverse occasioni. INFATICABILE
Mengoni 7,5 (IL MIGLIORE): infaticabile e insuperabile Ministro della difesa biancorossa. Dimostra a tutti di essere di categoria superiore, e lo fa anche al cospetto di avversari di importante caratura. Soffre relativamente la velocità degli avversari, di testa le prende (quasi) tutte, e quando riesce ad anticipare gli avversari, riesce anche ad impostare bene l'azione. Quasi mai il suo voto è stato inferiore al 6,5. Guida la difesa senza preoccupazioni. Potrebbe far gola a qualche team di serie B. ROCCIOSO
Migliaccio 6+: inizio convincente per l'ex Taranto. Segue poi, una fase calante, che lo porta ad essere spesso insicuro e impreciso nei suoi interventi. Ha sulla coscienza qualche episodio rivedibile che poteva portare qualche punto in più nella cascina biancorossa. Deve ritrovare sicurezza e continuità, è troppo importante per la causa biancorossa. A CORRENTE ALTERNATA
Pelagias 6,5: reale oggetto misterioso del mercato biancorosso per gran parte del girone d'andata. Quando poi sta bene dal punto di vista fisico, si dimostra fondamentale per la squadra. Decisivo contro la Cremonese, insormontabile contro Piacenza e Carrarese. Da terzino non demerita, ma da centrale dimostra grinta e voglia di farsi valere. Corona la sua stagione con 2 presenze con la nazionale cipriota. IN CRESCITA
Pisani 6: inizio in chiaro-scuro, con diverse panchine e qualche acciacco di troppo. Poi alla lunga si riprende, gioca diverse partite, alcune delle quali positive, altre non proprio sufficienti, ma è ancora un infortunio a frenarlo nel suo momento migliore. Cari lo considera solo nel ruolo di terzino, ed è lì che l'ex Portogruaro alterna momenti più lucidi ad altri in cui soffre fin troppo la velocità degli avversari. Può migliorare. OSCILLANTE
Cerone 7-: inizio in sordina per l'ex Pisa, che guadagna solo gradualmente i galloni da titolare con una serie di prestazioni convincenti. Alterna, però, performance da grande campione, in cui il suo sinistro vellutato cuce raffinate geometrie di gioco, a partite anonime, in cui non interpreta al meglio quanto chiesto dal mister. Ha un potenziale enorme, ed è anche il più adatto a svolgere il duro compito di finto trequartista che si abbassa per difendere. RICAMATORE
Di Cecco 5,5: partenza davvero da incubo per l'ex Lanciano. L'ambiente si attendeva da lui grandi cose, e invece "Mimmo" non ha offerto prestazioni confortanti, che l'hanno fatto arretrare nelle gerarchie. Poi l'ex capitano dei rossoneri ha ritrovato condizione e convinzione e, rispolverato dal tecnico Cari, negli ultimi 2 match ha garantito qualità e quantità a centrocampo. Se continua su questa lunghezza d'onda, può tornare utile alla causa biancorossa in partite cruciali. SOTTOTONO
Guerri 6: il capitano designato ad inizio campionato offre la sua solita grinta, una corsa praticamente continua, spesso a scapito di un pizzico di qualità. Considerando che spesso si libera per il tiro, aggiustando la mira potrebbe contribuire maggiormente alla causa. Quando Cari si affida a lui, Simone non si tira mai indietro, fornendo prove caparbie e (quasi) mai insufficienti. GRINTOSO
Hanine 5,5: A.A.A. cercasi disperatamente il ruolo adatto per "Ciro". Arrivato in punta di piedi sotto l'ombra di Eraclio, la mascotte del gruppo guadagna subito la stima di mister Cari, che gli regala subito l'esordio dal 1'. Poi, al ritorno dall'infortunio, qualcosa cambia, e l'ex Chievo e Crotone non riesce più a trovare la giusta posizione in campo. Il ruolo più adatto a lui sarebbe quello di trequartista puro, ma nello scacchiere del tecnico di Ciampino assume spesso le vesti del mediano dai piedi buoni, incarico che non gli sta completamente a genio. Ma "Ciro" è giovane, e con il tempo potrà imparare al meglio i dettami tecnici del mister. PESCE FUOR D'ACQUA
Menicozzo 6: per il "Menico" una partenza diesel: si fa spesso preferire a Zappacosta e ad Hanine, che garantiscono corsa, interdizione ma anche piedi buoni. Poi il prosieguo del campionato regala al veterano Michele opportunità importanti, sfruttate dal numero 8 con prestazioni all'altezza della situazione. A coronare il suo momento positivo il gol contro il Pergocrema. Quando Cari chiama, sa di poter contare anche sul "Ringhio biancorosso". LOTTATORE
Zappacosta 6+: più fragile anche del cristallo. "Jack", quando scende in campo, dimostra di essere un giocatore all'altezza della situazione, in grado di fornire prestazioni confortanti fatte di interdizioni e piedi di velluto. L'unico neo dell'ex Pescara è la sua preoccupante fragilità, che lo ha tenuto troppo spesso lontano dal rettangolo di gioco. È stato falcidiato dagli infortuni, e la sua presenza in campo si è ridotta. La speranza è di ritrovarlo in campo nel 2012. FRAGILE E PREZIOSO
Caggianelli s.v.: impiegato soltanto per 15', avrebbe bisogno di più spazio, ma al Barletta effettivamente è troppo chiuso. Pronte, per lui, destinazioni in serie D o in Seconda Divisione per rilanciarsi.
Di Gennaro 5,5 (IL PEGGIORE): appena un gol per lui finora. Il simpatico bomber partenopeo lavora tantissimo a favore del gioco di squadra, producendo tante sponde utili per gli inserimenti dei compagni. Tale lavoro oscuro probabilmente scalfisce alcune sue sicurezze sottoporta. Dopo la rete di Portogruaro, infatti, sbaglia tantissimo. Eclatante l'ultimo gol sbagliato contro il Piacenza praticamente a porta vuota. Nella prima parte del campionato è stato coinvolto mentalmente da alcuni problemi familiari, ma una volta risolti, deve dimostrare di essere ancora il Di Gennaro dei vecchi tempi. APPANNATO
Franchini 5,5: gode della fiducia e della stima del presidente Tatò, ma effettivamente non ha rispettato le aspettative. La prima fase di campionato è stata caratterizzata da un infortunio e dal graduale raggiungimento della condizione. In alcuni casi è stato decisivo e lo testimoniano i 2 gol messi a segno finora, ma spesso è apparso fuori dal gioco. È in grado di fare la differenza, e i tifosi biancorossi vorrebbero apprezzare ogni domenica le sue giocate, e non solo sprazzi DISCONTINUO
Infantino 5,5: ad inizio stagione, anche quando l'innesto di una punta era necessario, il "granatiere di Tolve" non veniva considerato. Poi i problemi di Di Gennaro gli regalano qualche chance che Saveriano non sfrutta al meglio, non riuscendo ad incidere più di tanto. Non riesce a lavorare bene da prima punta, quello che Cari richiede, e riesce a segnare soltanto un gol. Come al solito è volenteroso e grintoso, ma nello scacchiere tattico di Cari difficilmente potrà trovare spazio, considerando anche la condizione dei compagni di reparto. VOLENTEROSO
Mazzeo 7-: nella prima parte del campionato è il faro illuminante della manovra biancorossa, poi, causa qualche dribbling di troppo, diventa bersaglio delle critiche del pubblico e di qualche addetto ai lavori. Cari, saggiamente, lo relega in panchina per farlo respirare un po'. La lontananza dal campo e il nuovo ruolo da prima punta donano a Mazzeo una seconda "giovinezza" all'ombra di Eraclio. È funzionale al gioco biancorosso perché aggredisce costantemente gli spazi. Nella nuova posizione guadagna consensi e applausi. DECISIVO
Schetter 7,5: sgusciante, rapido, veloce. Il suo piede sinistro è in grado di mettere in difficoltà qualsiasi portiere. Indispensabile per i meccanismi del tecnico Cari, spesso risulta decisivo e devastante, valore aggiunto nei momenti di difficoltà. Con la sua esperienza, Tony è uno dei leader di questo gruppo, e si alterna con Guerri per la fascia di capitano. PROVVIDENZIALE
Simoncelli 6,5: potenzialmente, potrebbe essere molto utile all'idea tattica di Cari, essendo l'unico in grado, con la sua velocità, di svolgere alla perfezione sia la fase d'attacco che quella di difesa. Decisivo nel primo turno di campionato contro il Frosinone, poi qualche infortunio di troppo lasciano il "Sic" un po' troppo lontano dai campi. Ritorna disponibile per l'ultima parte del 2011, e ritorna ad essere fondamentale e funzionale. Compie spesso quel famoso lavoro oscuro sulla fascia, ma i suoi sacrifici sono davvero utili al resto della squadra. Tornerà ancora utile nel 2012. LAVORATORE OSCURO
Mister Marco Cari 7: si riscopre eclettico ad inizio stagione. Cambia, per necessità o per scelta tecnica, 17 formazioni in 17 giornate. Qualche volta viene criticato, è stato fischiato, è stato invitato ad andare via, ma i 27 punti raccolti e il terzo posto agguantato alla fine del girone d'andata fanno ben sperare. Gode della fiducia del presidente. Gli unici momenti realmente negativi della sua gestione sono le sconfitte casalinghe contro Trapani e Salò e lo sfogo in sala stampa a Trieste. Per il resto, il 2011 di Cari è più che positivo.
Presidente Roberto Tatò 8: tanti sacrifici per il presidente Tatò, che sul mercato allestisce una squadra competitiva. Fissa obiettivi importanti, e da vincente qual è non abbandona la barca nemmeno dei momenti di difficoltà. Impone il silenzio stampa e il ritiro di Sturno nel momento più complicato della sua squadra, ma è il primo ad esultare e a compiacersi per quanto visto fino a questo momento. I tifosi gli chiedono un ulteriore sforzo nel mercato di riparazione, e molto probabilmente non si tirerà indietro.