Calcio
Calcio, il day-after la composizione dei gironi e gli interrogativi
Il Barletta incluso in un girone molto complicato
Barletta - venerdì 5 agosto 2011
Le musiche popolari di Gino Pastore, la presenza sul palco di Paolo Cariati, mastino del Barletta degli anni '80, la presentazione di ogni singolo componente della rosa e dello staff tecnico biancorosso, il tributo di applausi all'unisono riservati al trio Castagnini-Cari-Tatò, i cori da brividi regalati dalla tifoseria per oltre due ore.
Tante immagini alle quali nelle menti dei supporters di Franchini e compagni è presto subentrata la preoccupazione per il girone di ferro, quello B, nel quale il Barletta è stato inserito dalla curiosa decisione della Lega Pro, che ha evitato la divisione geografica tra Nord e Sud, allestendo un gruppo che annovera le 4 retrocesse oltre a due autentiche "potenze" come Spezia e Siracusa. Una divisione, quella della Lega presieduta da Mario Macalli, destinata a far discutere qui in città per alcuni punti:
La mancanza di appeal- Mancheranno i grandi derby che vedevano i biancorossi opposti a Foggia e Taranto, due partite dal sapore memorabile e dagli ottimi, perchè mai nasconderlo, introiti economici. Gli incontri con Latina, Pergocrema, Portogruaro e Bassano Virtus non potranno mai rimpiazzare a livello di cuore e portafogli il pathos dettato dai match contro i conterranei rossoneri. Sulla stessa lunghezza d'onda si è mosso il presidente dell'Andria Fusiello, che ha addirittura minacciato il ritiro del club biancazzurro se i gironi resteranno gli stessi fino al 12 agosto, giorno in cui saranno resi noti i calendari;
Maggiori distanze, maggiori costi- Trasferte di 1000 chilometri saranno quasi all'ordine del giorno nel girone B. I biancorossi, e come loro altri club meridionali, dovranno arrivare più volte nel Triveneto e in altre regioni del Nord, al contrario di quanto avveniva nella scorsa stagione, quando le trasferte erano spesso svolte in pullman su distanze maggiormente "praticabili". Ne conseguirà una preparazione differenta per le gare su lunghe distanze, con la successiva necessità di muoversi preferibilmente in aereo con anticipo. Fattore che comporterà indubbiamente maggiori costi per tutti i club impegnati nel torneo di Prima Divisione, una mossa non propriamente oculata in un momento in cui l'Italia e il calcio italiano vedono la parola "crisi" approssimarsi sempre più concretamente all'orizzonte;
Quale criterio nella scelta dei gironi?- Dopo diversi anni si è abbandonata la divisione per fasce orizzontali che proponeva la differenziazione tra girone A (centro-nord) e girone B (centro-sud), secondo un canone geografico che era subentrato a quello verticale (girone dell'est e girone dell'ovest), che aveva rappresentato una soluzione solo temporanea. E' lecito chiedersi a questo punto quale criterio la Lega Pro abbia adottato nella composizione dei gironi. Con ogni probabilità si è voluto tutelare l'ordine pubblico: è quanto si evince dal tentativo di evitare quanti più derby "caldi" possibile, come quelli pugliesi e toscani, ma mantenendo nello stesso gruppo squadre che tra loro vivono una rivalità storica come Benevento e Avellino. Una contraddizione intrinseca e anche esterna, che "sfiducia" in qualche modo gli interventi (Tessera del Tifoso su tutti) posti in atto dal Ministero dell'Interno nell'agone calcistico;
Come cambia il calciomercato- Da tempo immemore, il girone A è tradizionalmente maggiormente tecnico, mentre il girone B, quello meridionale, va affrontato con squadre di provato carattere talvolta meno abili in fase di costruzione del gioco. Anche in questo avvio di mercato probabilmente le società si erano mosse seguendo tale indirizzo. Lo stesso Barletta ha acquisito calciatori di esperienza, tra i quali alcuni di provata classe, quasi tutti abituati a campi duri da affrontare dal punto di vista ambientale (Sicignano, Migliaccio, Di Gennaro). Ora la squadra necessita però di un puntello di qualità in mezzo al campo, un regista che sappia far partire l'azione più che far legna, in modo da poter competere con le forze espresse in mezzo al campo dai club che puntano dichiaratamente alla promozione, lo Spezia su tutti con Carobbio e Papini. Il ds Castagnini saprà intervenire per tempo come sempre fatto nei primi 2 mesi e mezzo in seno alla società biancorossa, e chissà che non torni in auge il sogno-Gennaro Delvecchio....
Tanti gli interrogativi che le enigmatiche decisioni della Lega Pro hanno portato. Ci si appresta ora a vivere una settimana di fuoco prima della composizione dei calendari, senza dimenticare che le critiche posizioni di Benevento, Cremonese e Alessandria (in particolare i piemontesi rischiano l'esclusione dal campionato) potrebbero dar vita a ulteriori modifiche in sede di suddivisione dei gironi del torneo di Prima Divisione.
Tante immagini alle quali nelle menti dei supporters di Franchini e compagni è presto subentrata la preoccupazione per il girone di ferro, quello B, nel quale il Barletta è stato inserito dalla curiosa decisione della Lega Pro, che ha evitato la divisione geografica tra Nord e Sud, allestendo un gruppo che annovera le 4 retrocesse oltre a due autentiche "potenze" come Spezia e Siracusa. Una divisione, quella della Lega presieduta da Mario Macalli, destinata a far discutere qui in città per alcuni punti:
La mancanza di appeal- Mancheranno i grandi derby che vedevano i biancorossi opposti a Foggia e Taranto, due partite dal sapore memorabile e dagli ottimi, perchè mai nasconderlo, introiti economici. Gli incontri con Latina, Pergocrema, Portogruaro e Bassano Virtus non potranno mai rimpiazzare a livello di cuore e portafogli il pathos dettato dai match contro i conterranei rossoneri. Sulla stessa lunghezza d'onda si è mosso il presidente dell'Andria Fusiello, che ha addirittura minacciato il ritiro del club biancazzurro se i gironi resteranno gli stessi fino al 12 agosto, giorno in cui saranno resi noti i calendari;
Maggiori distanze, maggiori costi- Trasferte di 1000 chilometri saranno quasi all'ordine del giorno nel girone B. I biancorossi, e come loro altri club meridionali, dovranno arrivare più volte nel Triveneto e in altre regioni del Nord, al contrario di quanto avveniva nella scorsa stagione, quando le trasferte erano spesso svolte in pullman su distanze maggiormente "praticabili". Ne conseguirà una preparazione differenta per le gare su lunghe distanze, con la successiva necessità di muoversi preferibilmente in aereo con anticipo. Fattore che comporterà indubbiamente maggiori costi per tutti i club impegnati nel torneo di Prima Divisione, una mossa non propriamente oculata in un momento in cui l'Italia e il calcio italiano vedono la parola "crisi" approssimarsi sempre più concretamente all'orizzonte;
Quale criterio nella scelta dei gironi?- Dopo diversi anni si è abbandonata la divisione per fasce orizzontali che proponeva la differenziazione tra girone A (centro-nord) e girone B (centro-sud), secondo un canone geografico che era subentrato a quello verticale (girone dell'est e girone dell'ovest), che aveva rappresentato una soluzione solo temporanea. E' lecito chiedersi a questo punto quale criterio la Lega Pro abbia adottato nella composizione dei gironi. Con ogni probabilità si è voluto tutelare l'ordine pubblico: è quanto si evince dal tentativo di evitare quanti più derby "caldi" possibile, come quelli pugliesi e toscani, ma mantenendo nello stesso gruppo squadre che tra loro vivono una rivalità storica come Benevento e Avellino. Una contraddizione intrinseca e anche esterna, che "sfiducia" in qualche modo gli interventi (Tessera del Tifoso su tutti) posti in atto dal Ministero dell'Interno nell'agone calcistico;
Come cambia il calciomercato- Da tempo immemore, il girone A è tradizionalmente maggiormente tecnico, mentre il girone B, quello meridionale, va affrontato con squadre di provato carattere talvolta meno abili in fase di costruzione del gioco. Anche in questo avvio di mercato probabilmente le società si erano mosse seguendo tale indirizzo. Lo stesso Barletta ha acquisito calciatori di esperienza, tra i quali alcuni di provata classe, quasi tutti abituati a campi duri da affrontare dal punto di vista ambientale (Sicignano, Migliaccio, Di Gennaro). Ora la squadra necessita però di un puntello di qualità in mezzo al campo, un regista che sappia far partire l'azione più che far legna, in modo da poter competere con le forze espresse in mezzo al campo dai club che puntano dichiaratamente alla promozione, lo Spezia su tutti con Carobbio e Papini. Il ds Castagnini saprà intervenire per tempo come sempre fatto nei primi 2 mesi e mezzo in seno alla società biancorossa, e chissà che non torni in auge il sogno-Gennaro Delvecchio....
Tanti gli interrogativi che le enigmatiche decisioni della Lega Pro hanno portato. Ci si appresta ora a vivere una settimana di fuoco prima della composizione dei calendari, senza dimenticare che le critiche posizioni di Benevento, Cremonese e Alessandria (in particolare i piemontesi rischiano l'esclusione dal campionato) potrebbero dar vita a ulteriori modifiche in sede di suddivisione dei gironi del torneo di Prima Divisione.