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Calcio
Calcio, il Barletta e il passo del gambero
Contro il Sorrento terzo risultato utile di fila, ma c'è poco da sorridere
Barletta - lunedì 25 marzo 2013
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Un passo avanti in classifica, due indietro in quanto a gioco
Si suol dire che alcune gesta sportive valgano da sole il prezzo del biglietto; anche per Barletta-Sorrento vale lo stesso principio. La sfida giocata ieri al "Cosimo Puttilli" è valsa il costo del ticket, quello ridotto da un euro che il club di via Vittorio Veneto ha messo in vendita promozionale nei settori "Curva" e "Distinti" per la sfida ai costieri. Uno 0-0 scialbo, espressione di due formazioni caratterizzate più dalla paura di perdere che dalla voglia di osare in un momento topico della stagione e in un incontro in cui la squadra vincitrice avrebbe potuto staccare in via definitiva l'ultima posizione. Tutto il contrario rispetto ai piani: un punto a testa, vittoria lunigiana e Barletta e Sorrento più inguaiate di quanto non fosse prima del calcio d'inizio. Il bicchiere mezzo pieno nelle fila biancorosse racconta del terzo risultato utile consecutivo per altrettanti pareggi a reti bianche: piccoli passi in classifica ai quali fanno da contraltare gli evidenti salti all'indietro sul piano del gioco e della personalità che Burzigotti e compagni hanno evidenziato.
Difesa imbattuta da tre turni
Tre partite e un tempo senza subire reti: dal centro del 2-0 di Galabinov al "Puttilli" in Barletta-Gubbio del 3 marzo, i biancorossi non hanno più incassato centri. Un record in una stagione costellata di marcature al passivo dalle parti di via Veneto. Anche ieri pomeriggio, nonostante la giornata non eccellente di Burzigotti e Di Bella, spesso saltati nell'uno contro uno dai costieri Musetti e Bernardo, la difesa barlettana ha retto l'impatto con l'avversario, sebbene lo stesso non rappresentasse una collezione di "bocche da fuoco". Il sistema 3+2, con centrali bloccati e esterni attenti, nella fattispecie Calapai e Molina, ha portato sì solidità, ma ha spesso portato la squadra ad attaccare l'avversario con pochi rappresentanti.
Attacco stitico: quale rimedio?
Squadra spesso lunga, spalmata in 60 metri di campo, e poche idee degne di essere chiamate tali. La fase offensiva dal Barletta anti-Sorrento è stato questo: la montagna di intenzioni della vigilia ha partorito un topolino, riassumibile nella ghiotta chance per Simoncelli, il cui tap-in su lancio di Prutsch è stato ben murato da Terminiello, e dalla colossale occasione sprecata da La Mantia nel finale, con il piattone destro terminato a lato da pochi passi su cross di Pippa. Nel primo tempo il Barletta, eccezion fatta per i primi 15' e grazie alla reattività di Calapai e Molina, si è spesso e volentieri schiacciato con i suoi avanti sulla muraglia a 5 imposta dai campani a guardia di Rossi: nella ripresa, con benzina in calo nelle gambe e nella mente, i biancorossi si sono presentati divisi in due tronconi, e le opportunità sono arrivate più per iniziative velleitarie che da manovre organizzate.
Dezi e Barbuti: gioventù "bruciata"?
"Le difficoltà nascono nel momento in cui ti fai imporre qualcosa dall'avversario". Le parole di mister Orlandi in conferenza stampa al riguardo dell'intera squadra valgono per due giovanissimi in difficoltà, simbolo di questo Barletta nato in avvio di stagione come covo di possibili "miracoli sportivi" e oggi costretto a sudare le fatidiche sette camicie per evitare l'ultimo posto. Parliamo di Jacopo Dezi e Riccardo Barbuti: il primo, riciclato da mezzala sinistra nel 3-5-2, appare spaesato, meno portato alla giocata, quasi impaurito dalla pressione che vige sulla squadra, mentre il secondo, ormai a secco di reti da sei mesi, sente la pressione del gol che manca, e anche ieri ha lasciato il posto a La Mantia subissato di fischi. Che sia il caso di un turno ai box per entrambi? A precisa domanda, mister Orlandi ha glissato, preferendo parlare del gruppo.
Schulmeister: fine del rebus?
In conferenza stampa a mister Orlandi è stato chiesto anche di Vojtěch Schulmeister, attaccante di nazionalità ceca, 30 anni da compiere, che in stagione ha disputato 14 partite mettendo a segno 8 reti fino a dicembre nella seconda serie olandese (Eerste Divisie) con la maglia dell'AGOVV Apeldoorn, società dichiarata fallita in data 11 Gennaio 2013: l'attaccante ceco è arrivato l'11 febbraio nella città della Disfida per u periodo di prova con il gruppo e ha superato i primi test fino a portare il Barletta, a inizio marzo, a manifestare l'intenzione di tesserarlo attraverso una nota ufficiale. Da 41 giorni il calciatore attende novità sul suo futuro: le problematiche inerenti il trasferimento del calciatore vertono tutte sull'ITC (International Transfer Certificate), ossia la pratica quadri-firmata da parte dei due club tra i quali avviene il trasferimento e le federazioni calcistiche che vi sono coinvolte. Entro il 31 marzo è fissato il limite per il tesseramento di calciatori in Lega Pro: pochi giorni e questo strano, quasi "fantozziano" rebus avrà soluzione.
Pasqua: tanto lavoro nell'uovo biancorosso
Paganese in trasferta, Prato in casa, Carrarese in trasferta, Viareggio in casa e chiusura a Benevento: questo il programma dell'ultimo mese e mezzo di campionato in casa biancorossa. Un rush finale che sarà preceduto dalla sosta pasquale: due settimane di stop fino alla ripresa del 7 aprile, utili per ricaricare le batterie, ritrovare la giusta convinzione e porsi alla ricerca dei gol che varrebbero la certezza dei playout. Un calendario fatto di 4 scontri diretti, agevole rispetto a quelli di "alta quota" che attendono Sorrento e Carrarese, dirette avversarie per evitare l'ultima piazza. "Ci guardiamo in faccia e sappiamo che dobbiamo tirarci su, mancano ancora delle partite, dobbiamo ancora fare più punti possibile". Le parole di Luca Liverani in conferenza stampa riassumono il momento: recriminare ed elencare i tanti errori del passato serve a poco ora, urge invece lavorare sull'obiettivo. E guai a tergiversare.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Si suol dire che alcune gesta sportive valgano da sole il prezzo del biglietto; anche per Barletta-Sorrento vale lo stesso principio. La sfida giocata ieri al "Cosimo Puttilli" è valsa il costo del ticket, quello ridotto da un euro che il club di via Vittorio Veneto ha messo in vendita promozionale nei settori "Curva" e "Distinti" per la sfida ai costieri. Uno 0-0 scialbo, espressione di due formazioni caratterizzate più dalla paura di perdere che dalla voglia di osare in un momento topico della stagione e in un incontro in cui la squadra vincitrice avrebbe potuto staccare in via definitiva l'ultima posizione. Tutto il contrario rispetto ai piani: un punto a testa, vittoria lunigiana e Barletta e Sorrento più inguaiate di quanto non fosse prima del calcio d'inizio. Il bicchiere mezzo pieno nelle fila biancorosse racconta del terzo risultato utile consecutivo per altrettanti pareggi a reti bianche: piccoli passi in classifica ai quali fanno da contraltare gli evidenti salti all'indietro sul piano del gioco e della personalità che Burzigotti e compagni hanno evidenziato.
Difesa imbattuta da tre turni
Tre partite e un tempo senza subire reti: dal centro del 2-0 di Galabinov al "Puttilli" in Barletta-Gubbio del 3 marzo, i biancorossi non hanno più incassato centri. Un record in una stagione costellata di marcature al passivo dalle parti di via Veneto. Anche ieri pomeriggio, nonostante la giornata non eccellente di Burzigotti e Di Bella, spesso saltati nell'uno contro uno dai costieri Musetti e Bernardo, la difesa barlettana ha retto l'impatto con l'avversario, sebbene lo stesso non rappresentasse una collezione di "bocche da fuoco". Il sistema 3+2, con centrali bloccati e esterni attenti, nella fattispecie Calapai e Molina, ha portato sì solidità, ma ha spesso portato la squadra ad attaccare l'avversario con pochi rappresentanti.
Attacco stitico: quale rimedio?
Squadra spesso lunga, spalmata in 60 metri di campo, e poche idee degne di essere chiamate tali. La fase offensiva dal Barletta anti-Sorrento è stato questo: la montagna di intenzioni della vigilia ha partorito un topolino, riassumibile nella ghiotta chance per Simoncelli, il cui tap-in su lancio di Prutsch è stato ben murato da Terminiello, e dalla colossale occasione sprecata da La Mantia nel finale, con il piattone destro terminato a lato da pochi passi su cross di Pippa. Nel primo tempo il Barletta, eccezion fatta per i primi 15' e grazie alla reattività di Calapai e Molina, si è spesso e volentieri schiacciato con i suoi avanti sulla muraglia a 5 imposta dai campani a guardia di Rossi: nella ripresa, con benzina in calo nelle gambe e nella mente, i biancorossi si sono presentati divisi in due tronconi, e le opportunità sono arrivate più per iniziative velleitarie che da manovre organizzate.
Dezi e Barbuti: gioventù "bruciata"?
"Le difficoltà nascono nel momento in cui ti fai imporre qualcosa dall'avversario". Le parole di mister Orlandi in conferenza stampa al riguardo dell'intera squadra valgono per due giovanissimi in difficoltà, simbolo di questo Barletta nato in avvio di stagione come covo di possibili "miracoli sportivi" e oggi costretto a sudare le fatidiche sette camicie per evitare l'ultimo posto. Parliamo di Jacopo Dezi e Riccardo Barbuti: il primo, riciclato da mezzala sinistra nel 3-5-2, appare spaesato, meno portato alla giocata, quasi impaurito dalla pressione che vige sulla squadra, mentre il secondo, ormai a secco di reti da sei mesi, sente la pressione del gol che manca, e anche ieri ha lasciato il posto a La Mantia subissato di fischi. Che sia il caso di un turno ai box per entrambi? A precisa domanda, mister Orlandi ha glissato, preferendo parlare del gruppo.
Schulmeister: fine del rebus?
In conferenza stampa a mister Orlandi è stato chiesto anche di Vojtěch Schulmeister, attaccante di nazionalità ceca, 30 anni da compiere, che in stagione ha disputato 14 partite mettendo a segno 8 reti fino a dicembre nella seconda serie olandese (Eerste Divisie) con la maglia dell'AGOVV Apeldoorn, società dichiarata fallita in data 11 Gennaio 2013: l'attaccante ceco è arrivato l'11 febbraio nella città della Disfida per u periodo di prova con il gruppo e ha superato i primi test fino a portare il Barletta, a inizio marzo, a manifestare l'intenzione di tesserarlo attraverso una nota ufficiale. Da 41 giorni il calciatore attende novità sul suo futuro: le problematiche inerenti il trasferimento del calciatore vertono tutte sull'ITC (International Transfer Certificate), ossia la pratica quadri-firmata da parte dei due club tra i quali avviene il trasferimento e le federazioni calcistiche che vi sono coinvolte. Entro il 31 marzo è fissato il limite per il tesseramento di calciatori in Lega Pro: pochi giorni e questo strano, quasi "fantozziano" rebus avrà soluzione.
Pasqua: tanto lavoro nell'uovo biancorosso
Paganese in trasferta, Prato in casa, Carrarese in trasferta, Viareggio in casa e chiusura a Benevento: questo il programma dell'ultimo mese e mezzo di campionato in casa biancorossa. Un rush finale che sarà preceduto dalla sosta pasquale: due settimane di stop fino alla ripresa del 7 aprile, utili per ricaricare le batterie, ritrovare la giusta convinzione e porsi alla ricerca dei gol che varrebbero la certezza dei playout. Un calendario fatto di 4 scontri diretti, agevole rispetto a quelli di "alta quota" che attendono Sorrento e Carrarese, dirette avversarie per evitare l'ultima piazza. "Ci guardiamo in faccia e sappiamo che dobbiamo tirarci su, mancano ancora delle partite, dobbiamo ancora fare più punti possibile". Le parole di Luca Liverani in conferenza stampa riassumono il momento: recriminare ed elencare i tanti errori del passato serve a poco ora, urge invece lavorare sull'obiettivo. E guai a tergiversare.
(Twitter: @GuerraLuca88)