Calcio
Calcio, a Barletta inaugurato il “nuovo” Spirito Santo
Il campo in sintetico ritorna centro aggregativo per la città
Barletta - venerdì 18 novembre 2011
10.57
Un polmone verde che torna al lavoro più forte e vigoroso di prima, che presta la sua azione al servizio di un'intera comunità che si stringe attorno al mondo del calcio. È così che si presenta il nuovo campo in erbetta sintetica dello Spirito Santo, inaugurato ieri sera. Molti hanno trascorso su questo terreno momenti importanti della propria vita, magari ascoltando con (poca) attenzione le indicazioni calcistiche e gli insegnamenti di vita di mister Savino Parente e dei suoi colleghi. Il progetto di mister Savino è continuato nel tempo, e quando questo grande appassionato di calcio e dei ragazzi è scomparso, ad ereditare le sue idee è stato Claudio Minincleri, vecchia bandiera del calcio barlettano, da anni in pianta stabile a Barletta. Parte da una sua idea, appoggiata da collaboratori interni ad esterni, il tentativo di trasformare ulteriormente questo importante centro di aggregazione, che in precedenza era "solo" un campo in terra battuta, molto spesso bistrattato.
Chi è cresciuto calcando quella terra e chi vive nei dintorni del campo non può non ricordare quei momenti, le cadute, le sgroppate, le piccole e grandi gioie che questo campo ha regalato. Un campo diventato nel corso degli anni punto di riferimento per un quartiere della città che non può contare su molti luoghi dove praticare sport. È per tutte queste motivazioni che l'inaugurazione di ieri sera era attesa da molti, dai più piccoli che calcano con gioia il perfetto manto erboso (che potrebbe fare invidia ai campi in sintetico del calcio professionistico), ai più grandi, che ricordano con piacere le ore trascorse allo Spirito Santo. Alla nuova "rinascita" del campetto dello Spirito Santo sono accorsi in molti. A partire dalla politica locale, ben rappresentata dal Sindaco Nicola Maffei e da tante altre personalità.
Importante anche la partecipazione del Barletta Calcio, rappresentata dall'addetto stampa Matteo Tabacco, che ha ricordato le sue origini su questo campetto, dal direttore sportivo Renzo Castagnini, amico di vecchia data di Claudio Minincleri, e da una piccola rappresentanza della squadra, capitan Simone Guerri e il "motorino" Francesco Mazzarani. Ma quel che più conta è la presenza di molti barlettani che hanno partecipato commossi all'inaugurazione. La benedizione di don Filippo e il virtuale calcio d'inizio del sindaco Maffei hanno nuovamente acceso i riflettori di Barletta su questa struttura, che tornerà da subito a pulsare, a lavorare per l'aggregazione, per la salute e la crescita di tanti amanti del calcio.
Commosso e grintoso più del solito Claudio Minincleri, punto di riferimento del progetto, al quale abbiamo rivolto qualche domanda al termine dell'inaugurazione:
Dal Barletta Calcio a questa bellissima esperienza allo Spirito Santo. Come si parte per questo nuovo progetto con l'erbetta sintetica che vede la cittadinanza protagonista e gioiosa?
«Un progetto importante, che abbiamo sognato e voluto a tutti i costi, e che alla fine si è realizzato. Siamo davvero felici di questo campo spettacolare che ci hanno fatto. Di conseguenza, vorremmo assolutamente partire alla grande quest'anno. Noi ci crediamo assolutamente e speriamo che tutto vada bene..»
Un'esperienza che da la possibilità al quartiere tutto di essere valorizzato da questo campo che è nato e cresciuto con Savino Parente. Avete ereditato da lui la possibilità di fare sport in questo quartiere dove, effettivamente, non è tutto così facile..
«Effettivamente, sappiamo tutti che in questo quartiere ci sono delle difficoltà. Però noi ci abbiamo creduto, abbiamo puntato su questo campo. Prima di noi c'è stato il mitico mister Savino Parente che io ringrazierò sempre. ho avuto la fortuna di lavorare con lui. È stato un maestro che mi ha insegnato tantissime cose. Lo ricorderò sempre con grande piacere».
Chi è cresciuto calcando quella terra e chi vive nei dintorni del campo non può non ricordare quei momenti, le cadute, le sgroppate, le piccole e grandi gioie che questo campo ha regalato. Un campo diventato nel corso degli anni punto di riferimento per un quartiere della città che non può contare su molti luoghi dove praticare sport. È per tutte queste motivazioni che l'inaugurazione di ieri sera era attesa da molti, dai più piccoli che calcano con gioia il perfetto manto erboso (che potrebbe fare invidia ai campi in sintetico del calcio professionistico), ai più grandi, che ricordano con piacere le ore trascorse allo Spirito Santo. Alla nuova "rinascita" del campetto dello Spirito Santo sono accorsi in molti. A partire dalla politica locale, ben rappresentata dal Sindaco Nicola Maffei e da tante altre personalità.
Importante anche la partecipazione del Barletta Calcio, rappresentata dall'addetto stampa Matteo Tabacco, che ha ricordato le sue origini su questo campetto, dal direttore sportivo Renzo Castagnini, amico di vecchia data di Claudio Minincleri, e da una piccola rappresentanza della squadra, capitan Simone Guerri e il "motorino" Francesco Mazzarani. Ma quel che più conta è la presenza di molti barlettani che hanno partecipato commossi all'inaugurazione. La benedizione di don Filippo e il virtuale calcio d'inizio del sindaco Maffei hanno nuovamente acceso i riflettori di Barletta su questa struttura, che tornerà da subito a pulsare, a lavorare per l'aggregazione, per la salute e la crescita di tanti amanti del calcio.
Commosso e grintoso più del solito Claudio Minincleri, punto di riferimento del progetto, al quale abbiamo rivolto qualche domanda al termine dell'inaugurazione:
Dal Barletta Calcio a questa bellissima esperienza allo Spirito Santo. Come si parte per questo nuovo progetto con l'erbetta sintetica che vede la cittadinanza protagonista e gioiosa?
«Un progetto importante, che abbiamo sognato e voluto a tutti i costi, e che alla fine si è realizzato. Siamo davvero felici di questo campo spettacolare che ci hanno fatto. Di conseguenza, vorremmo assolutamente partire alla grande quest'anno. Noi ci crediamo assolutamente e speriamo che tutto vada bene..»
Un'esperienza che da la possibilità al quartiere tutto di essere valorizzato da questo campo che è nato e cresciuto con Savino Parente. Avete ereditato da lui la possibilità di fare sport in questo quartiere dove, effettivamente, non è tutto così facile..
«Effettivamente, sappiamo tutti che in questo quartiere ci sono delle difficoltà. Però noi ci abbiamo creduto, abbiamo puntato su questo campo. Prima di noi c'è stato il mitico mister Savino Parente che io ringrazierò sempre. ho avuto la fortuna di lavorare con lui. È stato un maestro che mi ha insegnato tantissime cose. Lo ricorderò sempre con grande piacere».