Calcio
Bedy Moratti, un’icona dell’universo Inter
Intervista alla presidentessa onoraria di tutti gli Inter Club d’Italia
Barletta - mercoledì 4 settembre 2013
10.35
L'universo Inter sta attraversando in questo momento un periodo delicato, di "rifondazione". Via tanti nomi storici, tanti saluti ad alcuni pezzi di storia, e spazio ad investitori stranieri accanto alla famiglia Moratti. Questa rivoluzione apre al calcio moderno, apre ai cambiamenti, e anche la squadra ne sta "risentendo": gli interventi sul mercato sono mirati e puntano ai giovani più interessanti del panorama internazionale. In panchina, altra rivoluzione con Walter Mazzarri chiamato a far risorgere il vecchio cuore neroazzurro dopo le batoste degli ultimi anni del post Mourinho. Nonostante tutte queste rivoluzioni, uno dei volti fissi è Bedy Moratti, sorella del presidente Massimo e presidentessa onoraria di tutti gli Inter Club d'Italia. La Moratti è intervenuta ad Andria in occasione della consegna del premio Mediterraneo a Marco Materazzi, ed è sempre legata alla Puglia, che riesce a trasmettere emozioni forti all'universo Inter.
Bedy Moratti, anche lei è stata ad Andria per questo importante premio consegnato a Marco Materazzi, un'icona e una bandiera per l'Inter così come lo è l'intera famiglia Moratti.
«Sono veramente molto contenta per Marco, perché è un ragazzo fantastico che ha dato moltissimo all'Inter e continua a darlo. Sono stata molto felice di aver partecipato alla serata in suo onore».
Intorno all'Inter nella terra di Andria (e non solo) c'è tanto affetto, tanto rispetto. L'anno scorso qui c'era Giuseppe Bergomi, quest'anno un tris di nomi di grande respiro. La Puglia continua a dimostrare tanto affetto ai colori neroazzurri.
«È verissimo, veniamo sempre qui con grande gioia, sapendo che ci darà qualcosa in più. Troviamo sempre grandissimo affetto, ma anche amore e passione per la nostra squadra, ma anche per la nostra società e i nostri colori. Devo ammettere che i nostri tifosi in questo sono straordinari».
Lei ha avuto modo di apprezzare l'Inter da "vicino" nelle prime uscite stagionali (vittorie contro Genoa e Catania ndr). Un paio di prestazioni confortanti e 6 punti in cascina. Dove può arrivare questa squadra con Mazzarri in panchina?
«Non si possono certamente fare delle previsioni. Però, ammetto che la squadra mi è piaciuta, perché vedo che ci sono delle possibilità, vedo che è cambiato qualcosa. Mi sembra che la squadra per il momento stia funzionando molto bene».
L'ultima domanda è dedicata a Dejan Stankovic. Prima della partita con il Genoa, c'è stato il suo addio commovente. Quanto questo ragazzo rimarrà nei cuori di tutto il popolo interista?
«Meraviglioso Dejan Stankovic. È stato straordinario anche qualche settimana fa allo stadio. Il pubblico veramente lo adora e lo adorerà sempre. Lui è un ragazzo fantastico, era lì con la moglie ed i figli. Era emozionato, e lo eravamo tutti perché lui ha dato tantissimo. L'abbiamo visto in tante partite fare cose straordinarie. Ce lo ricorderemo sempre, gli vorremo sempre bene. Mi ha detto che ritornerà, che verrà a stare in Italia, quindi sono felice del fatto che lo vedremo ancora».
Bedy Moratti, anche lei è stata ad Andria per questo importante premio consegnato a Marco Materazzi, un'icona e una bandiera per l'Inter così come lo è l'intera famiglia Moratti.
«Sono veramente molto contenta per Marco, perché è un ragazzo fantastico che ha dato moltissimo all'Inter e continua a darlo. Sono stata molto felice di aver partecipato alla serata in suo onore».
Intorno all'Inter nella terra di Andria (e non solo) c'è tanto affetto, tanto rispetto. L'anno scorso qui c'era Giuseppe Bergomi, quest'anno un tris di nomi di grande respiro. La Puglia continua a dimostrare tanto affetto ai colori neroazzurri.
«È verissimo, veniamo sempre qui con grande gioia, sapendo che ci darà qualcosa in più. Troviamo sempre grandissimo affetto, ma anche amore e passione per la nostra squadra, ma anche per la nostra società e i nostri colori. Devo ammettere che i nostri tifosi in questo sono straordinari».
Lei ha avuto modo di apprezzare l'Inter da "vicino" nelle prime uscite stagionali (vittorie contro Genoa e Catania ndr). Un paio di prestazioni confortanti e 6 punti in cascina. Dove può arrivare questa squadra con Mazzarri in panchina?
«Non si possono certamente fare delle previsioni. Però, ammetto che la squadra mi è piaciuta, perché vedo che ci sono delle possibilità, vedo che è cambiato qualcosa. Mi sembra che la squadra per il momento stia funzionando molto bene».
L'ultima domanda è dedicata a Dejan Stankovic. Prima della partita con il Genoa, c'è stato il suo addio commovente. Quanto questo ragazzo rimarrà nei cuori di tutto il popolo interista?
«Meraviglioso Dejan Stankovic. È stato straordinario anche qualche settimana fa allo stadio. Il pubblico veramente lo adora e lo adorerà sempre. Lui è un ragazzo fantastico, era lì con la moglie ed i figli. Era emozionato, e lo eravamo tutti perché lui ha dato tantissimo. L'abbiamo visto in tante partite fare cose straordinarie. Ce lo ricorderemo sempre, gli vorremo sempre bene. Mi ha detto che ritornerà, che verrà a stare in Italia, quindi sono felice del fatto che lo vedremo ancora».