Calcio
“Barlettalife-filo diretto con Rio”: è calcio di luglio, ma la mano dell’allenatore c’è
Il test del Barletta contro il Varna mostra l’identità della squadra plasmata da Novelli
Barletta - mercoledì 25 luglio 2012
14.37
E' calcio di luglio, questo è vero. Gli avversari giocano in campionati di cantone, semi-dilettantistici, e anche questo è vero. Gli interventi non sempre sono duri come avviene quando si gioca "con i tre punti in palio", considerazione giusta. Però va valutato anche l'altro lato della medaglia: il poco fiato, le gambe pesanti, le partite giocate al termine di duri allenamenti, un gruppo da (ri)costruire. Il piatto della bilancia, dopo la vittoria per 9-1 sul Varna, arride a mister Raffaele Novelli. Il suo Barletta, cantiere in fase di piena costruzione, con almeno 2-3 ruoli ancora da coprire al meglio, oggi ha un'anima sul campo. Analizziamo settore per settore il match dopo il test di ieri pomeriggio:
Difesa: Mengoni guida, Petterini e Calapai corrono
I portieri, Pane e Liverani, non sono praticamente mai stati chiamati in causa eccezion fatta per l'1-2 tirolese. Per tre quarti, la difesa iniziale era composta da chi aveva terminato la scorsa stagione: Mazzarani, Petterini e Mengoni. Quest'ultimo si conferma, pur con un futuro incerto da vivere calcisticamente, leader difensivo, abile nel gioco aereo, ordinato nelle uscite. Guida il giovane Menegaz, subentrato a De Leidi (da valutare le sue condizioni), e scala quando necessario sui lati. Da un altro "vecchio" arrivano buone nuove: Filippo Petterini ha corsa, gamba e voglia di far bene, e lo fa vedere "telecomandando" Dall'Oglio e Franchini sulla sua direttrice e spingendo a sinistra. Grande corsa anche per il giovanissimo Calapai, a volte impreciso (su un suo cross lungo Pavone ci scherza su: "Calapai, potevi tirare più forte), ma il ragazzo ha qualità. Menegaz? Grande curiosità per lui, fisico poderoso, interventi da dosare in forza e irruenza. Test per Ferrara a sinistra, ingiudicabile vista la scarsità di impegni ai quali è stato chiamato il ghanese Selasi in mezzo. Tatticamente si vede una difesa meno alta rispetto alla gestione-Di Costanzo, ma più rapida a uscire e rinculare quando necessario;
Mediana: Vacca cuce con qualche rischio, Dall'Oglio fa legna, Dezi da elastico
A centrocampo si sono visti due caratteristici movimenti degli schemi "zemaniani": il play basso davanti alla difesa, Vacca nel dettaglio, che arretrava tra i due centrali di difesa in fase di possesso palla per riavviare l'azione o trovare spazio per il lancio filtrante talvolta rischiando come nel caso dell'1-2 del Varna, e l'eterno movimento ad allargarsi e stringere delle due mezzali: bravissimo a far questo Dall'Oglio, mentre Dezi ha dato il meglio di sé quando chiamato a inserirsi dietro la punta centrale e non ad allargarsi. Nella ripresa, con il neo-arrivato Nakim, in prova dopo essere giunto da poche ore in ritiro, e i meno mobili Zappacosta e Cerone ai lati, si è cercata di più l'incursione per vie centrali;
Attacco: i tagli "zemaniani" ci sono, Castellani bene da boa
Carretta è senza dubbio il calciatore che sin qui ha meglio raccolto le istruzioni di mister Novelli. Mancino schierato a destra, ha messo a segno tre centri fotocopia, con taglio dietro i due centrali su assist dei centrocampisti. Movimenti favoriti dal moto perpetuo di Castellani, che nella capacità di venire a far sponda e arretrare di dieci metri rispetto ai compagni d'attacco ha ricordato il "lavoro sporco" di Ciro Immobile nel Pescara di Zeman. Discreto nonostante il gol realizzato Franchini, apparso non proprio a mente libera in campo, sempre spronato e cercato dai compagni. Nella ripresa trio inedito Simoncelli-Russo- De Lucia: propositivo il primo, in ombra il secondo, in cerca di spazio e bravo a scambiarsi spesso la posizione con Simoncelli invece il giovane prodotto del vivaio biancorosso. Nemmeno impiegato Di Gennaro, ormai fuori dai giochi;
Domani doppia seduta, più leggera per scaricare il gran lavoro fisico degli ultimi giorni. Alle 9.30 tutti in campo a Rio, mentre restano da valutare le condizioni di De Leidi, uscito dopo pochi minuti ieri, e Barbuti, che non ha preso parte al test per problemi muscolari.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Difesa: Mengoni guida, Petterini e Calapai corrono
I portieri, Pane e Liverani, non sono praticamente mai stati chiamati in causa eccezion fatta per l'1-2 tirolese. Per tre quarti, la difesa iniziale era composta da chi aveva terminato la scorsa stagione: Mazzarani, Petterini e Mengoni. Quest'ultimo si conferma, pur con un futuro incerto da vivere calcisticamente, leader difensivo, abile nel gioco aereo, ordinato nelle uscite. Guida il giovane Menegaz, subentrato a De Leidi (da valutare le sue condizioni), e scala quando necessario sui lati. Da un altro "vecchio" arrivano buone nuove: Filippo Petterini ha corsa, gamba e voglia di far bene, e lo fa vedere "telecomandando" Dall'Oglio e Franchini sulla sua direttrice e spingendo a sinistra. Grande corsa anche per il giovanissimo Calapai, a volte impreciso (su un suo cross lungo Pavone ci scherza su: "Calapai, potevi tirare più forte), ma il ragazzo ha qualità. Menegaz? Grande curiosità per lui, fisico poderoso, interventi da dosare in forza e irruenza. Test per Ferrara a sinistra, ingiudicabile vista la scarsità di impegni ai quali è stato chiamato il ghanese Selasi in mezzo. Tatticamente si vede una difesa meno alta rispetto alla gestione-Di Costanzo, ma più rapida a uscire e rinculare quando necessario;
Mediana: Vacca cuce con qualche rischio, Dall'Oglio fa legna, Dezi da elastico
A centrocampo si sono visti due caratteristici movimenti degli schemi "zemaniani": il play basso davanti alla difesa, Vacca nel dettaglio, che arretrava tra i due centrali di difesa in fase di possesso palla per riavviare l'azione o trovare spazio per il lancio filtrante talvolta rischiando come nel caso dell'1-2 del Varna, e l'eterno movimento ad allargarsi e stringere delle due mezzali: bravissimo a far questo Dall'Oglio, mentre Dezi ha dato il meglio di sé quando chiamato a inserirsi dietro la punta centrale e non ad allargarsi. Nella ripresa, con il neo-arrivato Nakim, in prova dopo essere giunto da poche ore in ritiro, e i meno mobili Zappacosta e Cerone ai lati, si è cercata di più l'incursione per vie centrali;
Attacco: i tagli "zemaniani" ci sono, Castellani bene da boa
Carretta è senza dubbio il calciatore che sin qui ha meglio raccolto le istruzioni di mister Novelli. Mancino schierato a destra, ha messo a segno tre centri fotocopia, con taglio dietro i due centrali su assist dei centrocampisti. Movimenti favoriti dal moto perpetuo di Castellani, che nella capacità di venire a far sponda e arretrare di dieci metri rispetto ai compagni d'attacco ha ricordato il "lavoro sporco" di Ciro Immobile nel Pescara di Zeman. Discreto nonostante il gol realizzato Franchini, apparso non proprio a mente libera in campo, sempre spronato e cercato dai compagni. Nella ripresa trio inedito Simoncelli-Russo- De Lucia: propositivo il primo, in ombra il secondo, in cerca di spazio e bravo a scambiarsi spesso la posizione con Simoncelli invece il giovane prodotto del vivaio biancorosso. Nemmeno impiegato Di Gennaro, ormai fuori dai giochi;
Domani doppia seduta, più leggera per scaricare il gran lavoro fisico degli ultimi giorni. Alle 9.30 tutti in campo a Rio, mentre restano da valutare le condizioni di De Leidi, uscito dopo pochi minuti ieri, e Barbuti, che non ha preso parte al test per problemi muscolari.
(Twitter: @GuerraLuca88)