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Calcio
Barletta, una manita di felicità: i biancorossi non si fermano più
A Messina vincenti e convincenti, domenica arriva il Lecce
Barletta - lunedì 12 gennaio 2015
00.00
Vigor Lamezia, Salernitana, Foggia, Ischia e ora il Messina: si contano sulle dita di una mano, anzi di una "manita" colma di felicità, le vittime, illustri e non, del Barletta Calcio
negli ultimi 35 giorni di campionato. 15 punti che hanno ribaltato la visione della classifica
in casa biancorossa, distanziato di anni luce lo scialbo pari contro l'Aversa Normanna di fine novembre e restituito alla piazza dei beniamini per i quali impazzire di passione.
Dallo Stretto con un sorriso largo
Un dato, al netto dello 0-2 autoritario ottenuto al "San Filippo" di Messina, traspare: il Barletta vince da squadra, frutto di un lavoro mentale e tattico che ha cancellato con un colpo di spugna stenti e imbarazzi del bimestre ottobre-novembre, per dar vita a cinque vittorie figlie di acume tattico, compattezza e linearità nelle giocate e nella lettura
delle fasi di gara: così è nata anche la vittoria in terra siciliana, tra capacità di serrare le linee quando necessario e felinità nel colpire l'avversario nei momenti di difficoltà, come avvenuto sull'asse Fall-Venitucci tra il 73' e il 76'. Nel mezzo l'acume di Sesia, bravo a fare di necessità virtù e a inventarsi ieri un Cortellini mediano per rimpiazzare De Rose. Uno-due e tutti a casa, con un sorriso largo dallo Stretto.
Fall e Venitucci, il post-Floriano è già qui
Ahmet Fall e Dario Venitucci, appunto: a chi temeva restassero "orfani" di Floriano, migrato a Pisa in avvio di 2015, i due ex-compagni d'attacco del 28enne prelevato in estate dal Mantova hanno risposto allargando le spalle e tripartendosi con Domenico Danti, moto perpetuo ieri in terra peloritana, le responsabilità di un attacco apparso spesso insipido o monocorde nella prima parte di stagione
. Due partite senza l'ex capocannoniere, cinque gol: la replica del Barletta post-Floriano è qui. E' nella generosità, finalmente accompagnata da concretezza, del gigante senegalese, ieri bravo ad attaccare da punta di razza il primo palo sullo 0-1 e a firmare la quinta rete in biancorosso, è nella capacità di non far scottare più il pallone che Danti, Venitucci e Quadri stanno assumendo in fase di proposizione. Nella crescita biancorossa ci sono anche le loro macro-storie.
Difesa di ferro, scettro ritrovato
E laddove non arriva l'attacco, c'è un muro di ferro davanti a Liverani: nelle ultime sei partite solo Schetter dell'Ischia ha bucato l'estremo biancorosso, anche ieri blindato dall'asse Stendardo-Radi, che forma una sempre più composita "linea
maginot" davanti al 25enne romagnolo, e rimpolpata in corsia da Meola e Regno, quest'ultimo al ritorno tra i titolari senza patema alcuno. Alla fisicità di Corona e al movimento perpetuo del trio Mancini-Ciceretti-Orlando, surrogati poi da Pepe, il Barletta ha risposto tenendo i propri difensori lontani dall'area di rigore, concedendo solo tiri dalla distanza e poco più: il bottino di 15 reti incassate, che fa di quella biancorossa la miglior difesa del torneo con la Salernitana, è il giusto riconoscimento a una squadra che si chiude in 11, ma senza trascendere nel "catenaccio".
Mercato: arrivo in settimana?
Il filotto positivo non nasconde però la coperta corta della quale l'attacco biancorosso si avvale: nei fatti, non vi è un sostituto di Fall, eccezion fatta per l'acerbo Rizzitelli-la cui permanenza in biancorosso non è ancora certa-e in fascia serve una pedina che dia il cambio a Danti e Venitucci. Nel post-partita, il presidente Perpignano ha ammesso che qualcosa potrebbe accadere in settimana: il nome
"caldo" resta quello di Pietro Arcidiacono (Martina Franca), ieri in gol contro il Foggia, mentre ieri a Messina in tribuna i rumors raccontano di un costruendo scambio tra terzini, con Simone Guarco ad Aversa e Andrea Pippa "cavallo di ritorno" in biancorosso. In uscita restano i vari Kiakis e Gemignani (ieri in tribuna), oltre a Sokoli, mentre si attendono acquirenti per Branzani, che potrebbe anche restare in biancorosso.
Sotto con il Lecce
Più che per il calciomercato, però, la settimana che si apre oggi sarà "calda" per il epilogo: il derby contro il Lecce, in programma
domenica alle 16 sul terreno del "Puttilli". "Possiamo giocarcela con tutti" è il mantra che viaggia nello spogliatoio biancorosso nelle ultime ore: contro i salentini rientrerà anche Ciccio De Rose, che ben conosce gli ambienti giallorossi (sul centrocampista resta il forte pressing sul mercato della Salernitana) per i suoi trascorsi al "Via del Mare". Calciatori, staff e dirigenza attendono uno stadio gremito, e questa non sarà una difficoltà per una tifoseria che ieri ha percorso
1000 chilometri per i suoi beniamini. Con rispetto, ma senza paura: e con una classifica
tranquillizzante. Il Barletta ha servito la "manita".
(Twitter: @GuerraLuca88)
negli ultimi 35 giorni di campionato. 15 punti che hanno ribaltato la visione della classifica
in casa biancorossa, distanziato di anni luce lo scialbo pari contro l'Aversa Normanna di fine novembre e restituito alla piazza dei beniamini per i quali impazzire di passione.Dallo Stretto con un sorriso largo
Un dato, al netto dello 0-2 autoritario ottenuto al "San Filippo" di Messina, traspare: il Barletta vince da squadra, frutto di un lavoro mentale e tattico che ha cancellato con un colpo di spugna stenti e imbarazzi del bimestre ottobre-novembre, per dar vita a cinque vittorie figlie di acume tattico, compattezza e linearità nelle giocate e nella lettura
delle fasi di gara: così è nata anche la vittoria in terra siciliana, tra capacità di serrare le linee quando necessario e felinità nel colpire l'avversario nei momenti di difficoltà, come avvenuto sull'asse Fall-Venitucci tra il 73' e il 76'. Nel mezzo l'acume di Sesia, bravo a fare di necessità virtù e a inventarsi ieri un Cortellini mediano per rimpiazzare De Rose. Uno-due e tutti a casa, con un sorriso largo dallo Stretto.Fall e Venitucci, il post-Floriano è già qui
Ahmet Fall e Dario Venitucci, appunto: a chi temeva restassero "orfani" di Floriano, migrato a Pisa in avvio di 2015, i due ex-compagni d'attacco del 28enne prelevato in estate dal Mantova hanno risposto allargando le spalle e tripartendosi con Domenico Danti, moto perpetuo ieri in terra peloritana, le responsabilità di un attacco apparso spesso insipido o monocorde nella prima parte di stagione
. Due partite senza l'ex capocannoniere, cinque gol: la replica del Barletta post-Floriano è qui. E' nella generosità, finalmente accompagnata da concretezza, del gigante senegalese, ieri bravo ad attaccare da punta di razza il primo palo sullo 0-1 e a firmare la quinta rete in biancorosso, è nella capacità di non far scottare più il pallone che Danti, Venitucci e Quadri stanno assumendo in fase di proposizione. Nella crescita biancorossa ci sono anche le loro macro-storie.Difesa di ferro, scettro ritrovato
E laddove non arriva l'attacco, c'è un muro di ferro davanti a Liverani: nelle ultime sei partite solo Schetter dell'Ischia ha bucato l'estremo biancorosso, anche ieri blindato dall'asse Stendardo-Radi, che forma una sempre più composita "linea
maginot" davanti al 25enne romagnolo, e rimpolpata in corsia da Meola e Regno, quest'ultimo al ritorno tra i titolari senza patema alcuno. Alla fisicità di Corona e al movimento perpetuo del trio Mancini-Ciceretti-Orlando, surrogati poi da Pepe, il Barletta ha risposto tenendo i propri difensori lontani dall'area di rigore, concedendo solo tiri dalla distanza e poco più: il bottino di 15 reti incassate, che fa di quella biancorossa la miglior difesa del torneo con la Salernitana, è il giusto riconoscimento a una squadra che si chiude in 11, ma senza trascendere nel "catenaccio".Mercato: arrivo in settimana?
Il filotto positivo non nasconde però la coperta corta della quale l'attacco biancorosso si avvale: nei fatti, non vi è un sostituto di Fall, eccezion fatta per l'acerbo Rizzitelli-la cui permanenza in biancorosso non è ancora certa-e in fascia serve una pedina che dia il cambio a Danti e Venitucci. Nel post-partita, il presidente Perpignano ha ammesso che qualcosa potrebbe accadere in settimana: il nome
"caldo" resta quello di Pietro Arcidiacono (Martina Franca), ieri in gol contro il Foggia, mentre ieri a Messina in tribuna i rumors raccontano di un costruendo scambio tra terzini, con Simone Guarco ad Aversa e Andrea Pippa "cavallo di ritorno" in biancorosso. In uscita restano i vari Kiakis e Gemignani (ieri in tribuna), oltre a Sokoli, mentre si attendono acquirenti per Branzani, che potrebbe anche restare in biancorosso.Sotto con il Lecce
Più che per il calciomercato, però, la settimana che si apre oggi sarà "calda" per il epilogo: il derby contro il Lecce, in programma
domenica alle 16 sul terreno del "Puttilli". "Possiamo giocarcela con tutti" è il mantra che viaggia nello spogliatoio biancorosso nelle ultime ore: contro i salentini rientrerà anche Ciccio De Rose, che ben conosce gli ambienti giallorossi (sul centrocampista resta il forte pressing sul mercato della Salernitana) per i suoi trascorsi al "Via del Mare". Calciatori, staff e dirigenza attendono uno stadio gremito, e questa non sarà una difficoltà per una tifoseria che ieri ha percorso
1000 chilometri per i suoi beniamini. Con rispetto, ma senza paura: e con una classifica
tranquillizzante. Il Barletta ha servito la "manita".(Twitter: @GuerraLuca88)
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