Calcio
Barletta-Team Altamura 0-2: e adesso che succede?
Il KO interno contro la capolista pone fine agli ultimi sogni di gloria dei biancorossi, attesi ora da un futuro quanto mai incerto
Barletta - lunedì 27 novembre 2023
10.49
Che dire, è bastata una Team Altamura appena discreta per riportare sulla terra in maniera definitiva un Barletta scarico, appannato, rassegnato e inconsistente, dal momento che a fine gara i guanti del portiere altamurano Fernandes avevano le dita appena velate dal solo colpo di testa del "Tato" Diaz, per l'unica occasione piuttosto favorevole capitata ai biancorossi scaturita per altro dall'unico schema che questa squadra è sembrata conoscere: il cross dagli esterni per la punta centrale. Non un imbucata infatti, non un inserimento da dietro dei centrocampisti, giammai provare il tiro da fuori.
Contro la Team Altamura si è visto un Barletta che non è andato oltre una sterile circolazione di palla e una quantità abnorme di cross dal fondo sistematicamente preda dei corazzieri altamurani Bertolo e Mattera. A ciò si aggiungano i due sanguinosi errori difensivi costati due gol, figli (specialmente il secondo) di quello che i vacui, e oggettivamente sempre più banali e fastidiosi, sacerdoti (o aspiranti tali) del cosiddetto "belgiuoco", definiscono come calcio "moderno e propositivo". Sia chiaro, non è certo colpa di Ciro Ginestra se Inguscio perde una palla tanto banale quanto pericolosa al limite dell'area, e se il Barletta è solo l'ultima delle numerosissime vittime più o meno illustri della famigerata "costruzione dal basso". Al mister (di cui mentre scriviamo ignoriamo quale sarà la sorte, alla luce dell'ennesimo silenzio stampa proclamato dalla società) vorremmo solo chiedere come mai si è fatto a meno di Cafagna e non si è schierato sin da subito Russo (il più positivo contro l'Altamura, o il meno peggio, a seconda dei punti di vista) e Ngom. E inoltre, alla luce degli otto gol subiti in tre gare (cinque nelle restanti dieci) come mai si è abbandonata la difesa a quattro che, in mancanza d'altro, bene o male aveva dato discreta solidità a questa squadra?
Per tutto il resto tra qualche giorno sarà tempo di mercato di riparazione, un periodo nel quale il tifoso medio inizia a fantasticare su eventuali rinforzi da apportare a quest'organico.
Tuttavia, visto l'impietoso trend del Barletta contro avversari di un certo peso, e vista l'attuale posizione in classifica da "né carne, né pesce" occupata dai biancorossi, oltre ai possibili e auspicati rinforzi ci potrebbe essere purtroppo da mettere in preventivo eventuali mal di pancia e voglia di lottare per ben altre ambizioni di classifica e di carriera di più di qualche elemento in rosa, magari stanco di beccarsi fischi e improperi dai tifosi a fine partita. Uno scenario già verificatosi contro la Palmese, ripetutosi contro la Team Altamura e che con queste premesse quasi sicuramente non mancherà di ripetersi altre volte.
In tutto questo bailamme, quel che sarà del Barletta 1922 nel futuro a breve-medio termine ovviamente passa per le intenzioni del presidente Dimiccoli, probabilmente nel momento forse più difficile da quando è al timone della società.
Contro la Team Altamura si è visto un Barletta che non è andato oltre una sterile circolazione di palla e una quantità abnorme di cross dal fondo sistematicamente preda dei corazzieri altamurani Bertolo e Mattera. A ciò si aggiungano i due sanguinosi errori difensivi costati due gol, figli (specialmente il secondo) di quello che i vacui, e oggettivamente sempre più banali e fastidiosi, sacerdoti (o aspiranti tali) del cosiddetto "belgiuoco", definiscono come calcio "moderno e propositivo". Sia chiaro, non è certo colpa di Ciro Ginestra se Inguscio perde una palla tanto banale quanto pericolosa al limite dell'area, e se il Barletta è solo l'ultima delle numerosissime vittime più o meno illustri della famigerata "costruzione dal basso". Al mister (di cui mentre scriviamo ignoriamo quale sarà la sorte, alla luce dell'ennesimo silenzio stampa proclamato dalla società) vorremmo solo chiedere come mai si è fatto a meno di Cafagna e non si è schierato sin da subito Russo (il più positivo contro l'Altamura, o il meno peggio, a seconda dei punti di vista) e Ngom. E inoltre, alla luce degli otto gol subiti in tre gare (cinque nelle restanti dieci) come mai si è abbandonata la difesa a quattro che, in mancanza d'altro, bene o male aveva dato discreta solidità a questa squadra?
Per tutto il resto tra qualche giorno sarà tempo di mercato di riparazione, un periodo nel quale il tifoso medio inizia a fantasticare su eventuali rinforzi da apportare a quest'organico.
Tuttavia, visto l'impietoso trend del Barletta contro avversari di un certo peso, e vista l'attuale posizione in classifica da "né carne, né pesce" occupata dai biancorossi, oltre ai possibili e auspicati rinforzi ci potrebbe essere purtroppo da mettere in preventivo eventuali mal di pancia e voglia di lottare per ben altre ambizioni di classifica e di carriera di più di qualche elemento in rosa, magari stanco di beccarsi fischi e improperi dai tifosi a fine partita. Uno scenario già verificatosi contro la Palmese, ripetutosi contro la Team Altamura e che con queste premesse quasi sicuramente non mancherà di ripetersi altre volte.
In tutto questo bailamme, quel che sarà del Barletta 1922 nel futuro a breve-medio termine ovviamente passa per le intenzioni del presidente Dimiccoli, probabilmente nel momento forse più difficile da quando è al timone della società.