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Barletta Sportiva, quanti successi alla Maratona di Tokyo
Marco Cianciolo, Maria Tatò e Vito Farano hanno partecipato a una tra le più importanti maratone del mondo
Barletta - mercoledì 27 marzo 2024
11.30
«La Barletta Sportiva diventa sempre più internazionale». Così Enzo Cascella, presidente dell'associazione barlettana, plaude ai successi degli iscritti alla recente maratona di Tokyo, una delle più importanti maratone del mondo. Marco Cianciolo, Maria Tatò e Vito Farano hanno partecipato al grande evento sportivo.
Marco Cianciolo, in particolare, ha portato a termine la sua undicesima Marathon Major, ossia una delle maratone più importanti del mondo, tra cui (oltre Tokyo) si contano Berlino, New York, Boston e Chicago. Dopo essere stato il primo nella BAT a conseguire la famosa medaglia a sei stelle, Cianciolo si appresta a completare nuovamente il circuito delle sei maratone, con il prossimo appuntamento fissato per il 29 settembre, con la maratona di Berlino: la seconda medaglia a sei stelle, fino ad ora, è stata data per la seconda volta solo a poche centinaia di atleti al mondo.
«Anche la maratona di Tokyo è stata riconquistata» racconta. «Ogni maratona ha una storia e quella di Tokyo si è dimostrata la più avvincente, ma anche la più sofferta, visto le condizioni fisiche precarie: una fascite plantare al piede sinistro ed un'infiammazione al tendine achilleo della caviglia destra. Quest'ultimo infortunio, avvenuto il 25 gennaio, ha pregiudicato la preparazione e la prestazione di Cianciolo che ha, con tutte le difficoltà del caso, portato a termine dignitosamente la gara con il tempo di 3:42:40».
Questa avventura e queste emozioni sono state condivise con Vito Farano, atleta barlettano alla sua quinta Marathon Major e prossimo al completamento delle sei major, che dovrebbe avvenire nel 2025 con la maratona di Londra.
«Pian piano mi avvicino al gran finale!» sono le sue parole. «Ho chiuso la maratona di Tokyo contro le mie aspettative che non erano rosee. Percorro per le vie di Tokyo in 04.12 tra l'incitamento e i canti dei giapponesi situati in vari punti della città. Una partecipazione attiva di una moltitudine di partecipanti accorsi da ogni parte del mondo. Un'atmosfera di festa, di emozioni uniche, di svariati colori. Resta un ricordo bellissimo, da conservare nel mio diario personale».
«È iniziato tutto per gioco, la mia passione per la corsa» aggiunge Maria Tatò, che avevamo già intervistato nei giorni scorsi. «Ho coronato un sogno che mai avrei immaginato potessi conquistare, invece ce l'ho fatta! Sono orgogliosa e felice».
Marco Cianciolo, in particolare, ha portato a termine la sua undicesima Marathon Major, ossia una delle maratone più importanti del mondo, tra cui (oltre Tokyo) si contano Berlino, New York, Boston e Chicago. Dopo essere stato il primo nella BAT a conseguire la famosa medaglia a sei stelle, Cianciolo si appresta a completare nuovamente il circuito delle sei maratone, con il prossimo appuntamento fissato per il 29 settembre, con la maratona di Berlino: la seconda medaglia a sei stelle, fino ad ora, è stata data per la seconda volta solo a poche centinaia di atleti al mondo.
«Anche la maratona di Tokyo è stata riconquistata» racconta. «Ogni maratona ha una storia e quella di Tokyo si è dimostrata la più avvincente, ma anche la più sofferta, visto le condizioni fisiche precarie: una fascite plantare al piede sinistro ed un'infiammazione al tendine achilleo della caviglia destra. Quest'ultimo infortunio, avvenuto il 25 gennaio, ha pregiudicato la preparazione e la prestazione di Cianciolo che ha, con tutte le difficoltà del caso, portato a termine dignitosamente la gara con il tempo di 3:42:40».
Questa avventura e queste emozioni sono state condivise con Vito Farano, atleta barlettano alla sua quinta Marathon Major e prossimo al completamento delle sei major, che dovrebbe avvenire nel 2025 con la maratona di Londra.
«Pian piano mi avvicino al gran finale!» sono le sue parole. «Ho chiuso la maratona di Tokyo contro le mie aspettative che non erano rosee. Percorro per le vie di Tokyo in 04.12 tra l'incitamento e i canti dei giapponesi situati in vari punti della città. Una partecipazione attiva di una moltitudine di partecipanti accorsi da ogni parte del mondo. Un'atmosfera di festa, di emozioni uniche, di svariati colori. Resta un ricordo bellissimo, da conservare nel mio diario personale».
«È iniziato tutto per gioco, la mia passione per la corsa» aggiunge Maria Tatò, che avevamo già intervistato nei giorni scorsi. «Ho coronato un sogno che mai avrei immaginato potessi conquistare, invece ce l'ho fatta! Sono orgogliosa e felice».