Calcio
Barletta, soddisfacente l'avvio degli allenamenti per il settore giovanile
Le parole di Mimmo Pistillo
Barletta - giovedì 18 agosto 2011
Nella giornata di ieri, sul terreno del "Manzi-Chiapulin", sono andati in scena i primi allenamenti stagionali delle giovanili del Barletta Calcio. Divise in due sessioni, alle 8:30 e alle 15, circa 100 calciatori (di cui alcuni in prova), appartenenti a 4 formazioni giovanili, hanno dato il via sotto un sole cocente alle prime gesta sportive in vista dell'avvio dei campionati della stagione sportiva 2011/2012. Tanto lavoro con la palla alternato alla cura della fase atletica per i componenti del settore giovanile: i ragazzi della formazione "Berretti", quelli degli "Allievi nazionali", quelli dei "Giovanissimi Nazionali" e, infine, quelli dei "Giovanissimi Fascia B" hanno mostrato una discreta condizione atletica. Dell'avvio di preparazione abbiamo parlato con Mimmo Pistillo, responsabile del settore giovanile biancorosso:
Su quale delle formazioni giovanili riponete maggiori attese?
«Voglio ricordare che al primo posto poniamo la crescita dei ragazzi: è un fattore che viene prima del risultato. Anche quest'anno avremo 4 squadre nel settore giovanile. Negli "Allievi Nazionali" giocheranno i '96 e nella "Berretti" i 1994: è un segno dell'intenzione della società di creare un progetto biennale, facendo giocare i ragazzi più piccoli, prediligendo ragazzi che avranno due anni per dimostrare il proprio valore, prima che arrivi il momento delle scelte definitive».
In cosa è cambiato lo staff tecnico in questa stagione?
«Nella "Berretti" abbiamo dato fiducia a Deflorio, ex-allenatore degli "Allievi Nazionali", con l'intento di dare continuità al lavoro svolto nell'anno precedente. Abbiamo aggiunto all'equipe un validissimo allenatore e professore di educazione fisica, il prof. Capurso, che allenerà invece gli "Allievi". Nei "Giovanissimi Nazionali" abbiamo confermato mister Lagrasta, alla pari di quanto avvenuto con mister Francabandiera nei "Giovanissimi Provinciali". Ciò che conta è la linea tecnica della società, che privilegi il lavoro sulla tecnica rispetto al risultato. I ragazzi devono sapere che questo è un gioco e devono divertirsi.»
I ragazzi hanno iniziato gli allenamenti in orari e giornate molto caldi. Come si ovvia a questo?
«Iniziano subito a fare dei sacrifici (ride, ndr). Ci alleniamo al "Manzi-Chiapulin" con orari stabiliti: ringraziamo il Comune che ci ha concesso un turno in più rispetto alla scorsa stagione. Così ci alleniamo in mattinata dalle 8,30 alle 10,30 e nel pomeriggio dalle 15 alle 18, non molto considerando che si allenano 4 squadre, però ci accontentiamo».
Solo i ragazzi della "Berretti" sanno con certezza la data di inizio della stagione agonistica, il 17 settembre. Le altre formazioni come stanno vivendo l'incertezza a livello federale?
«C'è già un programma da seguire, concertato con tutto lo staff. Solitamente gli Allievi e i Giovanissimi iniziano il lavoro una settimana dopo la "Berretti". Per noi non cambia molto: l'importante è che in fase di ritiro i ragazzi possano fare gruppo, conoscere gli allenatori e prepararsi. C'è al momento un po' di confusione a livello federale nella formazione dei campionati: ad esempio con la riforma degli "Allievi Nazionali" ci sarà un girone formato solo da squadre di Lega Pro. Un'esperienza nuova per il Barletta Calcio».
Facciamo un passo indietro agli stages del settore giovanile tenuti a inizio agosto. Avete riscontrato lo stesso entusiasmo delle precedenti selezioni?
«La voglia di vestire biancorosso è sempre tanta. A noi fa molto piacere questo fattore, però ovviamente non possiamo prenderli tutti. Pescare i ragazzi maggiormente interessanti diventa sempre più difficile, perché la concorrenza è sempre spietata, ma credo che tra qualche anno raccoglieremo i frutti della semina effettuata nel settore giovanile, come già sta avvenendo in questa stagione con i vari Caputo e Ferrara, aggregati alla prima squadra. E' fondamentale non avere fretta».
Gli allenamenti delle giovanili biancorosse proseguiranno con una doppia sessione quotidiana fino al 27 agosto, con pausa nelle domeniche. Un avvio davvero impegnativo per le giovani leve che crescono all'ombra di Eraclio.
Su quale delle formazioni giovanili riponete maggiori attese?
«Voglio ricordare che al primo posto poniamo la crescita dei ragazzi: è un fattore che viene prima del risultato. Anche quest'anno avremo 4 squadre nel settore giovanile. Negli "Allievi Nazionali" giocheranno i '96 e nella "Berretti" i 1994: è un segno dell'intenzione della società di creare un progetto biennale, facendo giocare i ragazzi più piccoli, prediligendo ragazzi che avranno due anni per dimostrare il proprio valore, prima che arrivi il momento delle scelte definitive».
In cosa è cambiato lo staff tecnico in questa stagione?
«Nella "Berretti" abbiamo dato fiducia a Deflorio, ex-allenatore degli "Allievi Nazionali", con l'intento di dare continuità al lavoro svolto nell'anno precedente. Abbiamo aggiunto all'equipe un validissimo allenatore e professore di educazione fisica, il prof. Capurso, che allenerà invece gli "Allievi". Nei "Giovanissimi Nazionali" abbiamo confermato mister Lagrasta, alla pari di quanto avvenuto con mister Francabandiera nei "Giovanissimi Provinciali". Ciò che conta è la linea tecnica della società, che privilegi il lavoro sulla tecnica rispetto al risultato. I ragazzi devono sapere che questo è un gioco e devono divertirsi.»
I ragazzi hanno iniziato gli allenamenti in orari e giornate molto caldi. Come si ovvia a questo?
«Iniziano subito a fare dei sacrifici (ride, ndr). Ci alleniamo al "Manzi-Chiapulin" con orari stabiliti: ringraziamo il Comune che ci ha concesso un turno in più rispetto alla scorsa stagione. Così ci alleniamo in mattinata dalle 8,30 alle 10,30 e nel pomeriggio dalle 15 alle 18, non molto considerando che si allenano 4 squadre, però ci accontentiamo».
Solo i ragazzi della "Berretti" sanno con certezza la data di inizio della stagione agonistica, il 17 settembre. Le altre formazioni come stanno vivendo l'incertezza a livello federale?
«C'è già un programma da seguire, concertato con tutto lo staff. Solitamente gli Allievi e i Giovanissimi iniziano il lavoro una settimana dopo la "Berretti". Per noi non cambia molto: l'importante è che in fase di ritiro i ragazzi possano fare gruppo, conoscere gli allenatori e prepararsi. C'è al momento un po' di confusione a livello federale nella formazione dei campionati: ad esempio con la riforma degli "Allievi Nazionali" ci sarà un girone formato solo da squadre di Lega Pro. Un'esperienza nuova per il Barletta Calcio».
Facciamo un passo indietro agli stages del settore giovanile tenuti a inizio agosto. Avete riscontrato lo stesso entusiasmo delle precedenti selezioni?
«La voglia di vestire biancorosso è sempre tanta. A noi fa molto piacere questo fattore, però ovviamente non possiamo prenderli tutti. Pescare i ragazzi maggiormente interessanti diventa sempre più difficile, perché la concorrenza è sempre spietata, ma credo che tra qualche anno raccoglieremo i frutti della semina effettuata nel settore giovanile, come già sta avvenendo in questa stagione con i vari Caputo e Ferrara, aggregati alla prima squadra. E' fondamentale non avere fretta».
Gli allenamenti delle giovanili biancorosse proseguiranno con una doppia sessione quotidiana fino al 27 agosto, con pausa nelle domeniche. Un avvio davvero impegnativo per le giovani leve che crescono all'ombra di Eraclio.