
Calcio
Barletta-Santa Maria Cilento: la vittoria, i “mugugni” e le prospettive
Il 2-0 ai campani dà ai biancorossi ottime possibilità di proseguire il cammino in coppa. Eppure c’è qualche insoddisfatto…
Barletta - giovedì 13 febbraio 2025
17.54
Come da pronostico, il Barletta supera per 2-0 la Polisportiva Santa Maria Cilento nella prima partita del gironcino a tre degli ottavi di finale di Coppa Italia Dilettanti - fase nazionale. Un risultato figlio di una chiara supremazia biancorossa mostrata soprattutto nei primi quarantacinque minuti, quando la squadra di Pasquale De Candia poteva arrivare all'intervallo con ben più del solo gol di vantaggio maturato grazie al "cucchiaio" di Strambelli su rigore dopo soli due minuti di gioco.
Decisamente meno vibrante invece la seconda parte di gara, con il Santa Maria Cilento che - alla luce anche dell'infortunio dell'attaccante Di Giacomo - ha badato essenzialmente a limitare i danni, ricorrendo alle indubbie abilità in fase difensiva già mostrate nella finale regionale contro il ben più quotato Nola, con un Barletta che dal canto suo che - complice anche la non brillantissima condizione di alcuni tra i suoi migliori elementi reduci da acciacchi fisici, oltre che da una stagione di Eccellenza dominata ma logorante - ha via via perso quella ferocia dimostrata in avvio di gara, riuscendo solo nel finale a trovare l'importantissima rete del raddoppio con la micidiale ripartenza Lattanzio-Bernaola, arrivata guarda caso proprio nell'unico momento in cui gli ospiti si sono sbilanciati tutti in avanti.
Ed è proprio sul secondo tempo di Barletta-Santa Maria Cilento, e soprattutto sulle parole di Nicola Strambelli nel dopo gara a proposito dei "mugugni dagli spalti" che ci piacerebbe per un istante soffermarci.
Lo ammettiamo, anche noi commentatori non ci siamo particolarmente esaltati per il secondo tempo della partita. Così come comprendiamo lo stato d'animo di molti tifosi costretti, a causa della scorsa scellerata stagione, a rivivere quest'anno l'incubo Eccellenza - quando invece si anelava e tuttora si anela un ritorno in Serie C - e a non guardare con lo stesso traboccante entusiasmo di tre anni fa alla concreta possibilità di un secondo triplete dopo la terrificante delusione di maggio 2024.
Ma proprio perché la priorità era, è, e resterà quella di tornare quanto prima a vedere il Barletta Calcio di scena nei palcoscenici che più gli competono, che forse non è proprio in caso di spaccare il capello in quattro per un Barletta che di certo non sarà l'Ajax di Cruijff e Neeskens dal punto di vista squisitamente tecnico ed estetico, ma i cui numeri ci parlano di 29 vittorie tra campionato e coppa, 7 soli pareggi e nessuna sconfitta, promozione in Serie D praticamente già in tasca a febbraio, un trofeo già in bacheca, la doppia cifra alla voce "gol subiti" raggiunta solo alla nona giornata di ritorno di un campionato a venti squadre e, come già detto, un possibile nuovo triplete all'orizzonte.
E poi, detto senza polemica alcuna, qualcuno ricorda per caso quanto fosse "propositivo e spettacolare" il Barletta del playoff col Villa D'Agri, oppure quello della gestione Flora e del doppio salto dalla Promozione alla D? Per non parlare del Barletta che centrò la promozione in B ottenendo tutte le sue vittorie con un solo gol di scarto, eccezion fatta per i 2-0 a Siena e Livorno?
Pochi o nessun mugugno allora. C'era solo e soltanto da pensare a raggiungere il traguardo stagionale senza alambiccarsi nei tipici sofismi inutili figli dell'epoca degli "xG" e dei possessopallisti (o possessoballisti, se preferite…). E poi sarebbe anche ora - nonché nostro dovere di cronisti - di dare al pubblico una notizia per certi versi clamorosa e sconvolgente: in campo esiste anche l'avversario… E il Santa Maria Cilento dal punto di vista difensivo non è proprio una squadra facilissima da affrontare.
Dopo il successo sul Santa Maria Cilento, per quel che riguarda gli ottavi di coppa, il Barletta tornerà in campo fra due settimane sul campo del Calcio San Cataldo, formazione lucana che la prossima settimana sarà invece ospite del Santa Maria Cilento, in una gara che ci dirà con quanti e quali risultati a disposizione il Barletta scenderà in campo al "Zi Rocco e Gennaro" di San Cataldo di Bella.
Per quanto riguarda invece gli altri risultati degli ottavi di coppa, sul lato del tabellone che interessa il Barletta vi è da registrare il successo per 2-1 dei calabresi del Digiesse Prata Tortora sui siciliani dell'Unitas Sciacca. Il doppio confronto dal quale uscirà l'eventuale avversaria del Barletta nei quarti di finale.
Sempre per quel che concerne la parte Sud del tabellone, da registrare il successo per 3-1 dei laziali del Montespaccato sui sardi dell'Ossese, mentre si disputerà la prossima settimana la gara di andata tra il Giulianova e il Venafro.
Per quanto riguarda invece la parte Nord della griglia di coppa, nel girone A successo per 2-0 dell'Alba sul campo del Genova Calcio (ha riposato la Rovato Vertovese), mentre nel giorne B è terminato in parità (1-1) il confronto tra i veneti del Sandonà e i friulani del Codroipo (ha riposato il Brixen/Bressanone).
Scendendo a sud della pianura padana, vi sono infine da registrare i successi della Sestese (1-0 sul campo dei romagnoli del Gambettola), e degli umbri dell'Alto Tevere San Sepolcro, impostisi anch'essi per 1-0 sui marchigiani dell'Urbania.
Decisamente meno vibrante invece la seconda parte di gara, con il Santa Maria Cilento che - alla luce anche dell'infortunio dell'attaccante Di Giacomo - ha badato essenzialmente a limitare i danni, ricorrendo alle indubbie abilità in fase difensiva già mostrate nella finale regionale contro il ben più quotato Nola, con un Barletta che dal canto suo che - complice anche la non brillantissima condizione di alcuni tra i suoi migliori elementi reduci da acciacchi fisici, oltre che da una stagione di Eccellenza dominata ma logorante - ha via via perso quella ferocia dimostrata in avvio di gara, riuscendo solo nel finale a trovare l'importantissima rete del raddoppio con la micidiale ripartenza Lattanzio-Bernaola, arrivata guarda caso proprio nell'unico momento in cui gli ospiti si sono sbilanciati tutti in avanti.
Ed è proprio sul secondo tempo di Barletta-Santa Maria Cilento, e soprattutto sulle parole di Nicola Strambelli nel dopo gara a proposito dei "mugugni dagli spalti" che ci piacerebbe per un istante soffermarci.
Lo ammettiamo, anche noi commentatori non ci siamo particolarmente esaltati per il secondo tempo della partita. Così come comprendiamo lo stato d'animo di molti tifosi costretti, a causa della scorsa scellerata stagione, a rivivere quest'anno l'incubo Eccellenza - quando invece si anelava e tuttora si anela un ritorno in Serie C - e a non guardare con lo stesso traboccante entusiasmo di tre anni fa alla concreta possibilità di un secondo triplete dopo la terrificante delusione di maggio 2024.
Ma proprio perché la priorità era, è, e resterà quella di tornare quanto prima a vedere il Barletta Calcio di scena nei palcoscenici che più gli competono, che forse non è proprio in caso di spaccare il capello in quattro per un Barletta che di certo non sarà l'Ajax di Cruijff e Neeskens dal punto di vista squisitamente tecnico ed estetico, ma i cui numeri ci parlano di 29 vittorie tra campionato e coppa, 7 soli pareggi e nessuna sconfitta, promozione in Serie D praticamente già in tasca a febbraio, un trofeo già in bacheca, la doppia cifra alla voce "gol subiti" raggiunta solo alla nona giornata di ritorno di un campionato a venti squadre e, come già detto, un possibile nuovo triplete all'orizzonte.
E poi, detto senza polemica alcuna, qualcuno ricorda per caso quanto fosse "propositivo e spettacolare" il Barletta del playoff col Villa D'Agri, oppure quello della gestione Flora e del doppio salto dalla Promozione alla D? Per non parlare del Barletta che centrò la promozione in B ottenendo tutte le sue vittorie con un solo gol di scarto, eccezion fatta per i 2-0 a Siena e Livorno?
Pochi o nessun mugugno allora. C'era solo e soltanto da pensare a raggiungere il traguardo stagionale senza alambiccarsi nei tipici sofismi inutili figli dell'epoca degli "xG" e dei possessopallisti (o possessoballisti, se preferite…). E poi sarebbe anche ora - nonché nostro dovere di cronisti - di dare al pubblico una notizia per certi versi clamorosa e sconvolgente: in campo esiste anche l'avversario… E il Santa Maria Cilento dal punto di vista difensivo non è proprio una squadra facilissima da affrontare.
Dopo il successo sul Santa Maria Cilento, per quel che riguarda gli ottavi di coppa, il Barletta tornerà in campo fra due settimane sul campo del Calcio San Cataldo, formazione lucana che la prossima settimana sarà invece ospite del Santa Maria Cilento, in una gara che ci dirà con quanti e quali risultati a disposizione il Barletta scenderà in campo al "Zi Rocco e Gennaro" di San Cataldo di Bella.
Per quanto riguarda invece gli altri risultati degli ottavi di coppa, sul lato del tabellone che interessa il Barletta vi è da registrare il successo per 2-1 dei calabresi del Digiesse Prata Tortora sui siciliani dell'Unitas Sciacca. Il doppio confronto dal quale uscirà l'eventuale avversaria del Barletta nei quarti di finale.
Sempre per quel che concerne la parte Sud del tabellone, da registrare il successo per 3-1 dei laziali del Montespaccato sui sardi dell'Ossese, mentre si disputerà la prossima settimana la gara di andata tra il Giulianova e il Venafro.
Per quanto riguarda invece la parte Nord della griglia di coppa, nel girone A successo per 2-0 dell'Alba sul campo del Genova Calcio (ha riposato la Rovato Vertovese), mentre nel giorne B è terminato in parità (1-1) il confronto tra i veneti del Sandonà e i friulani del Codroipo (ha riposato il Brixen/Bressanone).
Scendendo a sud della pianura padana, vi sono infine da registrare i successi della Sestese (1-0 sul campo dei romagnoli del Gambettola), e degli umbri dell'Alto Tevere San Sepolcro, impostisi anch'essi per 1-0 sui marchigiani dell'Urbania.