Calcio
"Barletta Rewind 2011", 4^ ed ultima puntata: Ottobre-Dicembre
L'analisi del cammino che ha portato il Barletta Calcio ad occupare il terzo posto
Barletta - giovedì 5 gennaio 2012
14.05
Il nostro viaggio sulle tappe più importanti del Barletta Calcio nell'anno che ci ha appena salutato si conclude con l'ultima tappa, ricca di emozioni, colpi di scena. Nell'analisi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre, non mancheranno anche i momenti di delusione e di scoramento quando la ruota non girava nel modo giusto. È un racconto che parla di un gruppo in grado anche di risalire e di trovare la luce un fondo ad un tunnel fatto di qualche risultato inaspettato e di un gioco qualche volta abulico e senza soluzioni di continuità.
Ottobre: tante partite, ma l'umore cala
L'ottobre del Barletta calcio è rovente, e prevede un tour de force con ben 6 match da disputare, ai quali il Barletta si avvicina con l'umore non proprio alle stelle. Il primo impegno dell'anno non migliora di certo le cose, con i biancorossi fermati in casa dal modesto Latina. È Cerone a sbloccare una partita che viveva di sprazzi, ma nel momento migliore dei padroni di casa è Jefferson a sfruttare l'assist al bacio di Bernardo. A nulla vale il forcing finale biancorosso: i padroni di casa non riescono più a vincere in casa, anche a causa di qualche dubbia decisione arbitrale, e qualche fischio di dissenso comincia a farsi sentire. È evidente, però, che il Barletta fuori casa ha un'altra marcia, e la conferma arriva 7 giorni più tardi a Bassano del Grappa dove, pur non esprimendo un gioco spumeggiante e dovendo spesso rinculare a causa delle avanzate venete, un Barletta cinico e ancora scosso da quanto accaduto 4 giorni prima in via Roma raccoglie 3 punti grazie alla rete messa a segno da Schetter che con il suo mancino al fulmicotone silura Grillo.
Il 12 ottobre arriva a Barletta il Sud Tirol, e la dirigenza biancorossa chiede alla lega di poter commemorare ancora una volta le cinque barlettane che hanno perso la vita nel crollo di via Roma. In una fredda serata di un mercoledì autunnale, è però il Sud Tirol a giocare meglio, meritando il vantaggio griffato dal giovane Schenetti. È però una reazione d'orgoglio dei biancorossi a permettere ai padroni di gara di acciuffare un pareggio meritato, grazie al primo gol stagionale di Saveriano Infantino, che di testa supera il polacco Miskiewicz. Nonostante il pareggio e la giornata speciale, non mancano, però, ancora una volta, i fischi del pubblico di casa, che mal digerisce il gioco contratto e poco spettacolare dei biancorossi. La reazione arriva solo 4 giorni più tardi, quando al Rocco il Barletta supera la Triestina con una prova di grande spessore. A decidere il match contro gli alabardati è una doppietta di Fabio Mazzeo, che risponde al momentaneo pareggio di Godeas. Ne vien fuori un Barletta a due facce, contratto tra le mura amiche, spietato e "frizzante" in trasferta. A far discutere nel post-gara questa volta non è il gioco del Barletta, bensì le parole del tecnico Cari, che lamenta un trattamento polemico da parte del pubblico del "Puttilli".
Le polemiche infervorano la vigilia della doppia sfida casalinga contro Trapani e FeralpiSalò. L'obiettivo designato è la conquista di tutti i 6 punti a disposizione, ma qualcosa in casa si incrina definitivamente e in maniera preoccupante. I timori dei tifosi però si palesano come fantasmi: nel doppio turno casalingo, il Barletta non riesce a raccogliere punti, accendendo le proteste della tifoseria. Contro il Trapani decisivo è l'acume tattico del tecnico Boscaglia che riesce ad arginare le fonti di gioco biancorosse, mentre una settimana più tardi contro il fanalino di coda FeralpiSalò il Barletta gioca la peggior partita del 2011, aprendo ufficialmente una "crisi" di gioco e risultati che preoccupa ambiente, tifosi, squadra e dirigenza. Cosa fare del futuro? Rifondare o dare fiducia? Prendere provvedimenti? Sono queste le domande che affollano la mente del presidente Tatò. Dubbi amletici per un campionato e un progetto che dovevano essere importanti. A fine ottobre, invece, la squadra, in tema di Halloween, si trova a "vedere le streghe".
Novembre: a Sturno con Cari, e i risultati … si vedono
A novembre la svolta passa da Sturno e dalla decisione del presidente Roberto Tatò di confermare la guida tecnica di mister Marco Cari. Nella tranquilla località irpina, i biancorossi ritrovano la concentrazione giusta e la carica emotiva necessaria per affrontare al meglio i successivi impegni. Circa due settimane di ritiro a Sturno danno subito i propri frutti, nonostante uno spiacevole episodio con alcune frange della tifoseria. La prima prova sul campo del "Barletta del ritiro" è il match contro il Portogruaro, che restituisce alla critica un Barletta attento, cinico e spietato. A segnare, per l'1-1 finale, sono bomber Di Gennaro, alla prima rete stagionale, e il promettente centravanti veneto Simone Corazza. Il trend negativo tra le mura amiche non viene smentito nemmeno in Coppa Italia di Lega Pro, dove i biancorossi, largamente rimaneggiati, perdono 0-2 il derby contro i cugini foggiani fornendo una prestazione ancora una volta preoccupante. Ma la "prova del 9" del risveglio del Barletta si ha contro il Pergocrema. Contro una squadra troppo altalenante nei risultati, i biancorossi tornano alla vittoria casalinga dopo 2 mesi abbondanti. A decidere il match contro i lombardi sono Federico Cerone (da panico il suo cucchiaino su calcio di rigore) e Michele Menicozzo, che conclude una bella azione corale.
È contro il Siracusa che il Barletta dovrebbe dar prova del definitivo risveglio, ma contro gli aretusei, pur disputano la migliore partita della stagione, la compagine biancorossa viene fermata dalla buona vena di Paolo Baiocco e dai gol dei siciliani, non riuscendo ad espugnare il "De Simone" pur ricevendo elogi e complimenti da tutti gli addetti ai lavori. Ma, si sa, con i complimenti non si va da nessuna parte, e il Barletta si ritrova ancora senza punti in vista di un altro turno difficile, quello contro lo Spezia. Contro la corazzata del girone, al Picco il Barletta offre l'ennesima prestazione di spessore. Questa volta è una prestazione super di Tony Schetter a rimettere in sesto un Barletta che contro i liguri rischia più volte di affondare. Tutto sommato, un punto che fa morale per l'ambiente biancorosso, che guarda a dicembre con tanta fiducia, motivata dall'evidente ripresa della squadra.
Dicembre: gioco, punti e morale
L'ultimo mese dell'anno porta al Barletta diverse soddisfazioni sportive. Si comincia subito affrontando la Cremonese, capolista virtuale (e morale) del girone, squadra compatta, solida e davvero difficile da affrontare. Contro i grigio rossi, il Barletta sale in cattedra offrendo una prestazione confortante e matura. Alla fine, arrivano anche i 3 punti grazie alla rinascita del cipriota Georgios Pelagias, autore del gol decisivo e di una performance autoritaria. La vittoria sulla Cremonese scatena facili entusiasmi in vista degli ultimi due impegni ufficiali, anche se la classifica parla ancora di 4 punti di distanza dalla vetta. Dopo la vittoria sulla "Cremo" che ridona tanto morale in casa biancorossa, il gruppo comandato da Cari si appresta ad affrontare in trasferta l'ostica Carrarese, che in più di un'occasione impensierisce l'undici biancorosso anche se i pugliesi avrebbero meritato la vittoria, essendo stati fermati più volte sul più bello da un super Timothy Nocchi e da un pizzico di imprecisione del reparto avanzato. Un punto che comunque non altera gli equilibri delle zone alte, considerando che anche le altre "pretendenti" al titolo viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda dei barlettani.
L'ultimo match dell'anno è storia davvero recente, con il Barletta che batte a domicilio il Piacenza grazie alla doppietta di Federico Cerone che rimedia al momentaneo pareggio griffato da Guzman. L'ennesima prestazione convincente del Barletta infonde ulteriore fiducia all'ambiente, che si congeda dal 2011 con una buona dose di aspettative e sogni. Gli ultimi impegni biancorossi sono al fianco di Telethon a favore della ricerca e contro il Cerignola nel ricordo di Antonio Ballarino, giovane promessa del calcio locale prematuramente scomparsa in un incidente stradale.
Si chiude così il lungo ed emozionante 2011 di un Barletta che ha regalato gioie (tante) e dolori (ben pochi) alla propria tifoseria, nella speranza che il 2012 sia foriero di novità positive che comincino con la lettera B…
Ottobre: tante partite, ma l'umore cala
L'ottobre del Barletta calcio è rovente, e prevede un tour de force con ben 6 match da disputare, ai quali il Barletta si avvicina con l'umore non proprio alle stelle. Il primo impegno dell'anno non migliora di certo le cose, con i biancorossi fermati in casa dal modesto Latina. È Cerone a sbloccare una partita che viveva di sprazzi, ma nel momento migliore dei padroni di casa è Jefferson a sfruttare l'assist al bacio di Bernardo. A nulla vale il forcing finale biancorosso: i padroni di casa non riescono più a vincere in casa, anche a causa di qualche dubbia decisione arbitrale, e qualche fischio di dissenso comincia a farsi sentire. È evidente, però, che il Barletta fuori casa ha un'altra marcia, e la conferma arriva 7 giorni più tardi a Bassano del Grappa dove, pur non esprimendo un gioco spumeggiante e dovendo spesso rinculare a causa delle avanzate venete, un Barletta cinico e ancora scosso da quanto accaduto 4 giorni prima in via Roma raccoglie 3 punti grazie alla rete messa a segno da Schetter che con il suo mancino al fulmicotone silura Grillo.
Il 12 ottobre arriva a Barletta il Sud Tirol, e la dirigenza biancorossa chiede alla lega di poter commemorare ancora una volta le cinque barlettane che hanno perso la vita nel crollo di via Roma. In una fredda serata di un mercoledì autunnale, è però il Sud Tirol a giocare meglio, meritando il vantaggio griffato dal giovane Schenetti. È però una reazione d'orgoglio dei biancorossi a permettere ai padroni di gara di acciuffare un pareggio meritato, grazie al primo gol stagionale di Saveriano Infantino, che di testa supera il polacco Miskiewicz. Nonostante il pareggio e la giornata speciale, non mancano, però, ancora una volta, i fischi del pubblico di casa, che mal digerisce il gioco contratto e poco spettacolare dei biancorossi. La reazione arriva solo 4 giorni più tardi, quando al Rocco il Barletta supera la Triestina con una prova di grande spessore. A decidere il match contro gli alabardati è una doppietta di Fabio Mazzeo, che risponde al momentaneo pareggio di Godeas. Ne vien fuori un Barletta a due facce, contratto tra le mura amiche, spietato e "frizzante" in trasferta. A far discutere nel post-gara questa volta non è il gioco del Barletta, bensì le parole del tecnico Cari, che lamenta un trattamento polemico da parte del pubblico del "Puttilli".
Le polemiche infervorano la vigilia della doppia sfida casalinga contro Trapani e FeralpiSalò. L'obiettivo designato è la conquista di tutti i 6 punti a disposizione, ma qualcosa in casa si incrina definitivamente e in maniera preoccupante. I timori dei tifosi però si palesano come fantasmi: nel doppio turno casalingo, il Barletta non riesce a raccogliere punti, accendendo le proteste della tifoseria. Contro il Trapani decisivo è l'acume tattico del tecnico Boscaglia che riesce ad arginare le fonti di gioco biancorosse, mentre una settimana più tardi contro il fanalino di coda FeralpiSalò il Barletta gioca la peggior partita del 2011, aprendo ufficialmente una "crisi" di gioco e risultati che preoccupa ambiente, tifosi, squadra e dirigenza. Cosa fare del futuro? Rifondare o dare fiducia? Prendere provvedimenti? Sono queste le domande che affollano la mente del presidente Tatò. Dubbi amletici per un campionato e un progetto che dovevano essere importanti. A fine ottobre, invece, la squadra, in tema di Halloween, si trova a "vedere le streghe".
Novembre: a Sturno con Cari, e i risultati … si vedono
A novembre la svolta passa da Sturno e dalla decisione del presidente Roberto Tatò di confermare la guida tecnica di mister Marco Cari. Nella tranquilla località irpina, i biancorossi ritrovano la concentrazione giusta e la carica emotiva necessaria per affrontare al meglio i successivi impegni. Circa due settimane di ritiro a Sturno danno subito i propri frutti, nonostante uno spiacevole episodio con alcune frange della tifoseria. La prima prova sul campo del "Barletta del ritiro" è il match contro il Portogruaro, che restituisce alla critica un Barletta attento, cinico e spietato. A segnare, per l'1-1 finale, sono bomber Di Gennaro, alla prima rete stagionale, e il promettente centravanti veneto Simone Corazza. Il trend negativo tra le mura amiche non viene smentito nemmeno in Coppa Italia di Lega Pro, dove i biancorossi, largamente rimaneggiati, perdono 0-2 il derby contro i cugini foggiani fornendo una prestazione ancora una volta preoccupante. Ma la "prova del 9" del risveglio del Barletta si ha contro il Pergocrema. Contro una squadra troppo altalenante nei risultati, i biancorossi tornano alla vittoria casalinga dopo 2 mesi abbondanti. A decidere il match contro i lombardi sono Federico Cerone (da panico il suo cucchiaino su calcio di rigore) e Michele Menicozzo, che conclude una bella azione corale.
È contro il Siracusa che il Barletta dovrebbe dar prova del definitivo risveglio, ma contro gli aretusei, pur disputano la migliore partita della stagione, la compagine biancorossa viene fermata dalla buona vena di Paolo Baiocco e dai gol dei siciliani, non riuscendo ad espugnare il "De Simone" pur ricevendo elogi e complimenti da tutti gli addetti ai lavori. Ma, si sa, con i complimenti non si va da nessuna parte, e il Barletta si ritrova ancora senza punti in vista di un altro turno difficile, quello contro lo Spezia. Contro la corazzata del girone, al Picco il Barletta offre l'ennesima prestazione di spessore. Questa volta è una prestazione super di Tony Schetter a rimettere in sesto un Barletta che contro i liguri rischia più volte di affondare. Tutto sommato, un punto che fa morale per l'ambiente biancorosso, che guarda a dicembre con tanta fiducia, motivata dall'evidente ripresa della squadra.
Dicembre: gioco, punti e morale
L'ultimo mese dell'anno porta al Barletta diverse soddisfazioni sportive. Si comincia subito affrontando la Cremonese, capolista virtuale (e morale) del girone, squadra compatta, solida e davvero difficile da affrontare. Contro i grigio rossi, il Barletta sale in cattedra offrendo una prestazione confortante e matura. Alla fine, arrivano anche i 3 punti grazie alla rinascita del cipriota Georgios Pelagias, autore del gol decisivo e di una performance autoritaria. La vittoria sulla Cremonese scatena facili entusiasmi in vista degli ultimi due impegni ufficiali, anche se la classifica parla ancora di 4 punti di distanza dalla vetta. Dopo la vittoria sulla "Cremo" che ridona tanto morale in casa biancorossa, il gruppo comandato da Cari si appresta ad affrontare in trasferta l'ostica Carrarese, che in più di un'occasione impensierisce l'undici biancorosso anche se i pugliesi avrebbero meritato la vittoria, essendo stati fermati più volte sul più bello da un super Timothy Nocchi e da un pizzico di imprecisione del reparto avanzato. Un punto che comunque non altera gli equilibri delle zone alte, considerando che anche le altre "pretendenti" al titolo viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda dei barlettani.
L'ultimo match dell'anno è storia davvero recente, con il Barletta che batte a domicilio il Piacenza grazie alla doppietta di Federico Cerone che rimedia al momentaneo pareggio griffato da Guzman. L'ennesima prestazione convincente del Barletta infonde ulteriore fiducia all'ambiente, che si congeda dal 2011 con una buona dose di aspettative e sogni. Gli ultimi impegni biancorossi sono al fianco di Telethon a favore della ricerca e contro il Cerignola nel ricordo di Antonio Ballarino, giovane promessa del calcio locale prematuramente scomparsa in un incidente stradale.
Si chiude così il lungo ed emozionante 2011 di un Barletta che ha regalato gioie (tante) e dolori (ben pochi) alla propria tifoseria, nella speranza che il 2012 sia foriero di novità positive che comincino con la lettera B…