Calcio
Barletta-Matera: tra vecchie storie e futuri orizzonti
Il prossimo impegno dei biancorossi e il programma della 15a giornata del girone H di Serie D
Barletta - venerdì 9 dicembre 2022
Barletta, 18 febbraio 1944, campo sportivo "Littorio" (che di lì a poco sarebbe diventato campo sportivo "Lello Simeone"). In una città, Barletta, falcidiata dalla miseria a causa degli eventi bellici, e ancora sotto shock per i drammatici fatti del 12 settembre 1943, si gioca per la prima volta Barletta-Matera: incontro valevole la quarta giornata del "torneo misto pugliese". Una parvenza di campionato organizzata dalla FIGC dell'Italia liberata, propedeutica alla fase interregionale che, almeno nelle intenzioni degli organizzatori, avrebbe poi dovuto in teoria assegnare il primo "scudetto" post-bellico.
Per la cronaca, l'incontro vide il Barletta degli ex Bari Caldarulo e Giacobbe travolgere la formazione lucana per 7-0.
L'ultimo precedente si è invece giocato al "Puttilli", il 25 ottobre 2014, e vide la vittoria del Matera sul Barletta per 1-0 grazie a un bolide dalla distanza di Iannini.
Era il Barletta di mister Sesia, di Ameth Fall e (ancora per poco) di Roberto Floriano. Era l'ultimo Barletta di Serie C. Era il Barletta di Perpignano. Era il Barletta di cui solo alcuni giovani cronisti (naturalmente tacciati di disfattismo dai soliti "so tutto io") intravedevano le prime crepe che di lì a qualche mese avrebbero portato al disastro economico e ai sette anni di Eccellenza.
Tra questi due confronti vi sono settant'anni di sfide, tra Barletta e Matera, spesso significative: dal 3-2 dell'ottobre 1978 con il quale il Matera di mister Dibenedetto iniziò a spiccare il volo verso la Serie B, al 2-1 con il quale i biancorossi del compianto mister Mario Russo ottennero la salvezza in C/1 nel 1994, fino al successo per 1-0 del 2008 (nell'ultimo precedente in Serie D) del Barletta di mister Chiricallo (con Massimo Pollidori in campo, e Savino Daleno in tribuna, fermato dal giudice sportivo) grazie alla splendida punizione mancina di Francesco Pinto.
E alquanto interessante si presenta anche Barletta-Matera che si giocherà domenica pomeriggio al "Puttilli", con un Barletta che, tra appelli alla prudenza e proclami di salvezza, è al costante inseguimento della capolista Cavese, ed un Matera che da quando è guidato da mister Ciullo non ha mai perso.
Che dire quindi, siamo di fronte all'ennesimo (e non certo ultimo) esame di maturità per una squadra e per un ambiente che a questo punto farebbe davvero fatica a svegliarsi da un sogno che al momento ci parla di un Barletta secondo in classifica a soli due punti dal primato, con 11 partite delle 20 rimanenti da giocare in casa, tra cui praticamente tutti gli scontri diretti. E se per il Barletta a questo punto della stagione e in questa condizione di classifica, il timore è quello di un'eventuale sindrome da braccino corto, per quelle che a inizio stagione venivano descritte come "corazzate" non sarà certo una passeggiata scendere al "Puttilli" dinanzi a 5000 (per ora?) assatanati (nel senso buono, of course) che di qui alla fine del campionato riempiranno l'impianto di Via Vittorio Veneto.
Per quanto riguarda il resto del programma della quindicesima giornata del girone H di Serie D, particolarmente insidioso si presenta il compito della battistrada Cavese che farà visita al non certo malleabile Martina di questi tempi, mentre spicca su tutti il derby tra Brindisi e Nardò: rispettivamente quarta contro terza in classifica, ma entrambe non certo distantissime dalla vetta.
Vetta della classifica dalla quale potrebbe accorciare la Team Altamura, impegnata al "D'Angelo" contro la Puteolana ultima in classifica.
Piuttosto insidiosi invece gli impegni di Fasano e Casarano. I biancazzurri di mister Tisci giocheranno sul campo di un'Afragolese che non solo non ha ancora vinto con il nuovo allenatore, ma che a questo punto sarebbe opportuno mettesse da parte le roboanti ambizioni di inizio stagione per iniziare seriamente a guardarsi le spalle.
I rossoblu salentini ospitano invece al "Capozza" un Gladiator che nelle ultime settimane sembra aver trovato una certa continuità di risultati e che soprattutto ora dista solo due punti da Saraniti e compagni.
A completare il quadro del quindicesimo turno tre importantissime sfide salvezza: Nocerina-Molfetta, con i padroni di casa quasi in smobilitazione (causa note vicende societarie), ma molto spesso particolarmente ispirati quando affrontano le pugliesi; Lavello-Francavilla, con un Karel Zeman che, vista la classifica del Lavello che si fa sempre più precaria, gradirebbe qualche complimento per il gioco in meno e qualche punto in più; e infine Gravina Bitonto, con i murgiani forse messi di fronte ad uno degli ultimi treni salvezza.
Per la cronaca, l'incontro vide il Barletta degli ex Bari Caldarulo e Giacobbe travolgere la formazione lucana per 7-0.
L'ultimo precedente si è invece giocato al "Puttilli", il 25 ottobre 2014, e vide la vittoria del Matera sul Barletta per 1-0 grazie a un bolide dalla distanza di Iannini.
Era il Barletta di mister Sesia, di Ameth Fall e (ancora per poco) di Roberto Floriano. Era l'ultimo Barletta di Serie C. Era il Barletta di Perpignano. Era il Barletta di cui solo alcuni giovani cronisti (naturalmente tacciati di disfattismo dai soliti "so tutto io") intravedevano le prime crepe che di lì a qualche mese avrebbero portato al disastro economico e ai sette anni di Eccellenza.
Tra questi due confronti vi sono settant'anni di sfide, tra Barletta e Matera, spesso significative: dal 3-2 dell'ottobre 1978 con il quale il Matera di mister Dibenedetto iniziò a spiccare il volo verso la Serie B, al 2-1 con il quale i biancorossi del compianto mister Mario Russo ottennero la salvezza in C/1 nel 1994, fino al successo per 1-0 del 2008 (nell'ultimo precedente in Serie D) del Barletta di mister Chiricallo (con Massimo Pollidori in campo, e Savino Daleno in tribuna, fermato dal giudice sportivo) grazie alla splendida punizione mancina di Francesco Pinto.
E alquanto interessante si presenta anche Barletta-Matera che si giocherà domenica pomeriggio al "Puttilli", con un Barletta che, tra appelli alla prudenza e proclami di salvezza, è al costante inseguimento della capolista Cavese, ed un Matera che da quando è guidato da mister Ciullo non ha mai perso.
Che dire quindi, siamo di fronte all'ennesimo (e non certo ultimo) esame di maturità per una squadra e per un ambiente che a questo punto farebbe davvero fatica a svegliarsi da un sogno che al momento ci parla di un Barletta secondo in classifica a soli due punti dal primato, con 11 partite delle 20 rimanenti da giocare in casa, tra cui praticamente tutti gli scontri diretti. E se per il Barletta a questo punto della stagione e in questa condizione di classifica, il timore è quello di un'eventuale sindrome da braccino corto, per quelle che a inizio stagione venivano descritte come "corazzate" non sarà certo una passeggiata scendere al "Puttilli" dinanzi a 5000 (per ora?) assatanati (nel senso buono, of course) che di qui alla fine del campionato riempiranno l'impianto di Via Vittorio Veneto.
Per quanto riguarda il resto del programma della quindicesima giornata del girone H di Serie D, particolarmente insidioso si presenta il compito della battistrada Cavese che farà visita al non certo malleabile Martina di questi tempi, mentre spicca su tutti il derby tra Brindisi e Nardò: rispettivamente quarta contro terza in classifica, ma entrambe non certo distantissime dalla vetta.
Vetta della classifica dalla quale potrebbe accorciare la Team Altamura, impegnata al "D'Angelo" contro la Puteolana ultima in classifica.
Piuttosto insidiosi invece gli impegni di Fasano e Casarano. I biancazzurri di mister Tisci giocheranno sul campo di un'Afragolese che non solo non ha ancora vinto con il nuovo allenatore, ma che a questo punto sarebbe opportuno mettesse da parte le roboanti ambizioni di inizio stagione per iniziare seriamente a guardarsi le spalle.
I rossoblu salentini ospitano invece al "Capozza" un Gladiator che nelle ultime settimane sembra aver trovato una certa continuità di risultati e che soprattutto ora dista solo due punti da Saraniti e compagni.
A completare il quadro del quindicesimo turno tre importantissime sfide salvezza: Nocerina-Molfetta, con i padroni di casa quasi in smobilitazione (causa note vicende societarie), ma molto spesso particolarmente ispirati quando affrontano le pugliesi; Lavello-Francavilla, con un Karel Zeman che, vista la classifica del Lavello che si fa sempre più precaria, gradirebbe qualche complimento per il gioco in meno e qualche punto in più; e infine Gravina Bitonto, con i murgiani forse messi di fronte ad uno degli ultimi treni salvezza.