Calcio
Barletta-Lavello 3-2, le pagelle
I voti ai protagonisti della domenica biancorossa
Barletta - lunedì 21 novembre 2022
13.36
Barletta-Lavello 3-2, vittoria e primato in classifica nel girone H di serie D dopo 12 giornate. Quella biancorossa è stata una domenica speciale, ecco le pagelle del match.
Piersanti (voto 6): poteva forse far meglio sul velenosissimo rasoterra di Monaco, mentre è allo stesso tempo miracoloso e sfortunato nella doppia respinta sull'azione del secondo pareggio del Lavello. Non corre grossi rischi nella ripresa.
Milella (voto 6,5): sicurezza ed esperienza in copertura. Sempre più intraprendente in fase di appoggio sulla corsia di destra. Unica (e a conti fatti ininfluente) sbavatura sull'azione della seconda rete ospite.
Pollidori (voto 6): unica incertezza della gara sul cross che vale il pareggio di Emsis. Per il resto guida da par suo il reparto arretrato, soprattutto durante l'arrembaggio finale degli uomini di Karel Zeman.
Petta (voto 7): "ancora non mi spiego cosa ci faccia in Serie D". Questo ha detto di lui in settimana il suo compagno di squadra Nicola Loiodice. Praticamente si sta parlando di un muro semovente in fase difensiva, giunto tra l'altro al secondo gol decisivo in stagione. Come si diceva in un famoso spot. What else?
Marangi (voto 6): nel primo tempo soffre le frequenti avanzate della freccia destra Lara Delgado. Molto meglio nella ripresa, quando grazie anche al nuovo assetto tattico disegnato da Farina, riesce ad avere sistematicamente la meglio sull'esuberante classe 2003 brasiliano.
Vicedomini (voto 6,5): nella prima frazione di gioco sbaglia qualche appoggio di troppo, e insieme a Cafagna soffre l'inferiorità numerica a centrocampo. Si riscatta ampiamente nel secondo tempo fornendo l'assist decisivo a Petta. Per il resto lotta si sacrifica fino all'ultima stilla di sudore.
Cafagna (voto 6): costretto dall'inferiorità numerica a centrocampo a rincorrere i vari Monaco, Romano, Acampora e Puntoriere per tutto il primo tempo, trae anch'egli beneficio dai cambi tattici di Farina.
Lavopa (voto 6): ha un buon avvio di gara e disputa un primo tempo senza sbavature. Sostituito non per demeriti ma per mere esigenze tattiche.
Maccioni (voto 7,5): un gol, un assist, un'altra marcatura sfiorata in semirovesciata e tante, tante giocate di qualità ed intensità. Conferma alla grande gli enormi progressi già intravisti nelle ultime uscite.
Russo (voto 7): destra, sinistra o "falso nueve" per lui è lo stesso. Nel primo tempo fornisce a Maccioni una palla con su scritto "basta spingere in rete" ed è una costante minaccia per la difesa di Zeman. Nella ripresa Farina lo riporta nel suo ruolo di esterno destro di attacco con il compito di mettere la museruola al pericolosissimo Collura. Inutile dire che la missione è riuscita in pieno.
Loiodice (voto 7): Afragolese, Brindisi, Lavello. Tre gare, tre gol, nove punti e primato in classifica. Nel primo tempo trascina la squadra a suon di gol, di dribbling e di fuori categoria. Nella ripresa fa sulla sinistra quel che Sante Russo fa a destra, ovvero tenere costantemente sulla difensiva gli arrembanti terzini lucani.
Lattanzio (voto 6): ha voglia di gol e si vede, ma pur non segnando impegna fisicamente la non blindatissima difesa gialloverde e contribuisce in maniera importante al veemente avvio di ripresa del Barletta che porta al punto decisivo.
Telera (voto 6): prezioso il suo apporto nel concitato finale di gara.
Mininno (voto 6): mostra buona personalità e sfiora la marcatura nel finale di gara mandando su tutte le furie sia Farina che lo smarcatissimo Pignataro.
Visani e Pignataro (senza voto)
Francesco Farina (voto 7): il vero top player del Barletta è lui. Non è piaggeria da cronisti per caso, ma semplice constatazione del fatto che in un calcio moderno sempre più dogmatico, lui riesce come pochi sia ad imporre il suo gioco, sia ad adattare uomini e moduli a seconda dell'avversario e del momento della gara. Non era facile arginare la spinta la spinta tipicamente "zemaniana" degli esterni del Lavello. Lui, Francesco Farina da Caserta ci è riuscito con un solo cambio. Come direbbe un nostro illustre conterraneo, chapeau.
LAVELLO (4-3-3): Trapani 7; Delgado 6 (37' st Tavarone sv) Bruno 5.5 ;5' st Di Stasio 5); D'Angelo 5.5, Collura (
6.5 (42' st Quarta sv); Romano 6, Acampora 6, Monaco 6.5; Isaac 6, Emsis 6.5 (30' st Garcia sv) Puntoriere 6. A disposizione: Brescia, Buglione, Capitano, Golia, Tavarone, Mancino. Allenatore: Zeman 6
Piersanti (voto 6): poteva forse far meglio sul velenosissimo rasoterra di Monaco, mentre è allo stesso tempo miracoloso e sfortunato nella doppia respinta sull'azione del secondo pareggio del Lavello. Non corre grossi rischi nella ripresa.
Milella (voto 6,5): sicurezza ed esperienza in copertura. Sempre più intraprendente in fase di appoggio sulla corsia di destra. Unica (e a conti fatti ininfluente) sbavatura sull'azione della seconda rete ospite.
Pollidori (voto 6): unica incertezza della gara sul cross che vale il pareggio di Emsis. Per il resto guida da par suo il reparto arretrato, soprattutto durante l'arrembaggio finale degli uomini di Karel Zeman.
Petta (voto 7): "ancora non mi spiego cosa ci faccia in Serie D". Questo ha detto di lui in settimana il suo compagno di squadra Nicola Loiodice. Praticamente si sta parlando di un muro semovente in fase difensiva, giunto tra l'altro al secondo gol decisivo in stagione. Come si diceva in un famoso spot. What else?
Marangi (voto 6): nel primo tempo soffre le frequenti avanzate della freccia destra Lara Delgado. Molto meglio nella ripresa, quando grazie anche al nuovo assetto tattico disegnato da Farina, riesce ad avere sistematicamente la meglio sull'esuberante classe 2003 brasiliano.
Vicedomini (voto 6,5): nella prima frazione di gioco sbaglia qualche appoggio di troppo, e insieme a Cafagna soffre l'inferiorità numerica a centrocampo. Si riscatta ampiamente nel secondo tempo fornendo l'assist decisivo a Petta. Per il resto lotta si sacrifica fino all'ultima stilla di sudore.
Cafagna (voto 6): costretto dall'inferiorità numerica a centrocampo a rincorrere i vari Monaco, Romano, Acampora e Puntoriere per tutto il primo tempo, trae anch'egli beneficio dai cambi tattici di Farina.
Lavopa (voto 6): ha un buon avvio di gara e disputa un primo tempo senza sbavature. Sostituito non per demeriti ma per mere esigenze tattiche.
Maccioni (voto 7,5): un gol, un assist, un'altra marcatura sfiorata in semirovesciata e tante, tante giocate di qualità ed intensità. Conferma alla grande gli enormi progressi già intravisti nelle ultime uscite.
Russo (voto 7): destra, sinistra o "falso nueve" per lui è lo stesso. Nel primo tempo fornisce a Maccioni una palla con su scritto "basta spingere in rete" ed è una costante minaccia per la difesa di Zeman. Nella ripresa Farina lo riporta nel suo ruolo di esterno destro di attacco con il compito di mettere la museruola al pericolosissimo Collura. Inutile dire che la missione è riuscita in pieno.
Loiodice (voto 7): Afragolese, Brindisi, Lavello. Tre gare, tre gol, nove punti e primato in classifica. Nel primo tempo trascina la squadra a suon di gol, di dribbling e di fuori categoria. Nella ripresa fa sulla sinistra quel che Sante Russo fa a destra, ovvero tenere costantemente sulla difensiva gli arrembanti terzini lucani.
Lattanzio (voto 6): ha voglia di gol e si vede, ma pur non segnando impegna fisicamente la non blindatissima difesa gialloverde e contribuisce in maniera importante al veemente avvio di ripresa del Barletta che porta al punto decisivo.
Telera (voto 6): prezioso il suo apporto nel concitato finale di gara.
Mininno (voto 6): mostra buona personalità e sfiora la marcatura nel finale di gara mandando su tutte le furie sia Farina che lo smarcatissimo Pignataro.
Visani e Pignataro (senza voto)
Francesco Farina (voto 7): il vero top player del Barletta è lui. Non è piaggeria da cronisti per caso, ma semplice constatazione del fatto che in un calcio moderno sempre più dogmatico, lui riesce come pochi sia ad imporre il suo gioco, sia ad adattare uomini e moduli a seconda dell'avversario e del momento della gara. Non era facile arginare la spinta la spinta tipicamente "zemaniana" degli esterni del Lavello. Lui, Francesco Farina da Caserta ci è riuscito con un solo cambio. Come direbbe un nostro illustre conterraneo, chapeau.
LAVELLO (4-3-3): Trapani 7; Delgado 6 (37' st Tavarone sv) Bruno 5.5 ;5' st Di Stasio 5); D'Angelo 5.5, Collura (
6.5 (42' st Quarta sv); Romano 6, Acampora 6, Monaco 6.5; Isaac 6, Emsis 6.5 (30' st Garcia sv) Puntoriere 6. A disposizione: Brescia, Buglione, Capitano, Golia, Tavarone, Mancino. Allenatore: Zeman 6