Calcio
Barletta, il punto dopo la vittoria sul Prato
Vittoria con vista derby e c'è un bomber ritrovato
Barletta - mercoledì 18 gennaio 2012
07.00
Ha il dolce sapore del ritorno alla vittoria la settimana di allenamenti prederby che il Barletta ha iniziato nel pomeriggio ieri. Alle spalle il rotondo successo per 3-1 contro il modesto Prato. Cacciati via i fantasmi di Frosinone, che tanto pericolosamente avevo ripreso a incombere su Cari e sul suo gruppo.
Trend invertito
A ben vedere si può infatti ritenere la sconfitta in Ciociaria come un incidente di percorso, specie se lo si analizza dal punto di vista dei valori espressi sul campo del Matusa. Altrettanto non lo si può dire però dal punto di vista statistico: il Barletta che in tutto l'anno solare 2011 tanto si distingueva per il suo ottimo rendimento in trasferta, negli ultimi mesi deve fare i conti con un trend totalmente invertito. Ma se proprio lontano dal Puttilli i tre punti mancano dalla lontana sfida del 16 Ottobre scorso in quel di Trieste, in casa la vittoria sembra essere diventata quasi un abitudine. Le sciagurate debacle con Trapani e Feralpi Salò difatti possono oggi ritenersi come un "reset" doloroso ma al tempo stesso benefico, in seguito al quale la truppa di Mengoni e compagni è riuscita a inanellare ben quattro successi consecutivi di fila davanti al pubblico amico.
Mazzeo su tutti
Tra le cause scatenanti di questa svolta c'è sicuramente la ritrovata verve dell'attacco. Un attacco nel quale oggi più che mai spicca il nome di Fabio Mazzeo. Con l'hat-trick realizzato contro i lanieri l'attaccante salernitano si porta a otto centri complessivi ed eguaglia lo score della passata stagione tra Cosenza e Atletico Roma. A testimonianza non solo di una forma fisica eccellente ma anche di un inquadratura tattica che al momento gli calza alla perfezione. Partito con l'etichetta del fantasista e al tempo stesso incursore alle spalle della torre Di Gennaro (oggi più che mai ai margini), Mazzeo ha man mano avanzato il raggio d'azione, in accordo con un modo di attaccare che la squadra e il mister hanno rivisto profondamente: non più sponde a favore dei tanti centrocampisti offensivi ma un fronte offensivo estremamente mobile in cui tutte le pedine si scambiano continuamente di posizione, senza garantire un punto di riferimento per le difese avversarie. Mazzeo ringrazia e si gode questa nuova veste da goleador. Chi lo avrebbe mai detto solo due mesi fa, quando nei suoi confronti piovevano fischi dalla tribuna?
Vista derby
Intanto tutto il gruppo è già con la testa al derby. "Sarà una festa" ha detto Marco Cari ai microfoni di Teleregione nel post gara di domenica scorsa. Ma ne siamo così sicuri? Dalle parti di Andria si respira aria tutt'altro che tranquilla dopo le dimissioni di Di Meo (già rimpiazzato ieri da Cosco), giunte a seguito dell'ennesima sconfitta con la Cremonese. I cugini sono impantanati nelle sabbie mobili delle ultime posizioni, a soli diciassette punti. A questo punto non è peregrino pensare a un match dalle tinte tutt'altro che "pacifiche": da un lato i padroni di casa alla disperata ricerca di una vittoria che concederebbe ossigeno puro, dall'altra un Barletta che non può assolutamente mollare il treno play-off di una classifica che continua a rimanere ancora incredibilmente corta, soprattutto ai vertici. Immaginiamo che questo l'allenatore lo sappia bene. Sugli spalti siamo sicuri che assisteremo ad una festa di colori e di tifo ma se altrettanto non sarà in campo non ci si strapperà di certo i capelli, con buona pace per i "volemose bene" e i pareggi biscottati.
Marco Bruno
Trend invertito
A ben vedere si può infatti ritenere la sconfitta in Ciociaria come un incidente di percorso, specie se lo si analizza dal punto di vista dei valori espressi sul campo del Matusa. Altrettanto non lo si può dire però dal punto di vista statistico: il Barletta che in tutto l'anno solare 2011 tanto si distingueva per il suo ottimo rendimento in trasferta, negli ultimi mesi deve fare i conti con un trend totalmente invertito. Ma se proprio lontano dal Puttilli i tre punti mancano dalla lontana sfida del 16 Ottobre scorso in quel di Trieste, in casa la vittoria sembra essere diventata quasi un abitudine. Le sciagurate debacle con Trapani e Feralpi Salò difatti possono oggi ritenersi come un "reset" doloroso ma al tempo stesso benefico, in seguito al quale la truppa di Mengoni e compagni è riuscita a inanellare ben quattro successi consecutivi di fila davanti al pubblico amico.
Mazzeo su tutti
Tra le cause scatenanti di questa svolta c'è sicuramente la ritrovata verve dell'attacco. Un attacco nel quale oggi più che mai spicca il nome di Fabio Mazzeo. Con l'hat-trick realizzato contro i lanieri l'attaccante salernitano si porta a otto centri complessivi ed eguaglia lo score della passata stagione tra Cosenza e Atletico Roma. A testimonianza non solo di una forma fisica eccellente ma anche di un inquadratura tattica che al momento gli calza alla perfezione. Partito con l'etichetta del fantasista e al tempo stesso incursore alle spalle della torre Di Gennaro (oggi più che mai ai margini), Mazzeo ha man mano avanzato il raggio d'azione, in accordo con un modo di attaccare che la squadra e il mister hanno rivisto profondamente: non più sponde a favore dei tanti centrocampisti offensivi ma un fronte offensivo estremamente mobile in cui tutte le pedine si scambiano continuamente di posizione, senza garantire un punto di riferimento per le difese avversarie. Mazzeo ringrazia e si gode questa nuova veste da goleador. Chi lo avrebbe mai detto solo due mesi fa, quando nei suoi confronti piovevano fischi dalla tribuna?
Vista derby
Intanto tutto il gruppo è già con la testa al derby. "Sarà una festa" ha detto Marco Cari ai microfoni di Teleregione nel post gara di domenica scorsa. Ma ne siamo così sicuri? Dalle parti di Andria si respira aria tutt'altro che tranquilla dopo le dimissioni di Di Meo (già rimpiazzato ieri da Cosco), giunte a seguito dell'ennesima sconfitta con la Cremonese. I cugini sono impantanati nelle sabbie mobili delle ultime posizioni, a soli diciassette punti. A questo punto non è peregrino pensare a un match dalle tinte tutt'altro che "pacifiche": da un lato i padroni di casa alla disperata ricerca di una vittoria che concederebbe ossigeno puro, dall'altra un Barletta che non può assolutamente mollare il treno play-off di una classifica che continua a rimanere ancora incredibilmente corta, soprattutto ai vertici. Immaginiamo che questo l'allenatore lo sappia bene. Sugli spalti siamo sicuri che assisteremo ad una festa di colori e di tifo ma se altrettanto non sarà in campo non ci si strapperà di certo i capelli, con buona pace per i "volemose bene" e i pareggi biscottati.
Marco Bruno