Calcio
Barletta, il punto dopo la vittoria sul Piacenza
Tre vittorie consecutive e il balzo al terzo posto in graduatoria, nel giorno dell'addio di Castagnini
Barletta - martedì 20 dicembre 2011
20.14
Tris casalingo
La terza vittoria consecutiva in casa è probabilmente la più importante di tutte quelle ottenute davanti al pubblico del "Puttilli". Conquistare i tre punti con il Piacenza, prima della lunga sosta natalizia, appariva di fondamentale importanza dopo una prima metà di stagione dalle grandi aspettative ma dal rendimento altalenante. E' stato un girone di andata che ha fatto comunque registrare un trend progressivamente sempre più positivo sia a livello di risultati che di gioco. Non è un caso che l'ultima sconfitta del Barletta risalga ormai alla trasferta a Siracusa, giunta peraltro dopo una prestazione tutt'altro che insoddisfacente. I biancorossi inoltre, con solo due gol al passivo nelle ultime tre giornate, si affermano come seconda miglior difesa del torneo in coabitazione con Siracusa e Sudtirol. Si può dunque affermare con cognizione di causa che il ritiro a Sturno è risultato decisivo per compattare al meglio il gruppo dopo le pesanti sconfitte interne con Trapani e Feralpi Salò e la conseguente contestazione dei tifosi.
Tatò-Castagnini, ci eravamo tanto amati
Ma quel che maggiormente rileva, forse ancor di più della vittoria contro il Piacenza, è l'ufficializzazione dell'addio di Renzo Castagnini in seno al sodalizio biancorosso. Una notizia che aleggiava già da tempo nell'ambiente vicino alla famiglia Tatò e che era già stata anticipata solo un mese fa dall'allontanamento del non meglio identificato Urban, braccio destro e inutile corollario all'ingaggio del ds toscano ma a conti fatti una presenza quasi ingombrante all'interno dello spogliatoio. I "motivi familiari" mal celano l'evidenza di una campagna acquisti che evidentemente lo stesso presidente si aspettava ben più all'altezza del ricco budget messo a disposizione. Il patron biancorosso, dopo il matrimonio celebrato con grande entusiasmo neanche un anno fa, da buon imprenditore ha voluto evidentemente attendere il responso del campo prima di bollare come inadeguati gli investimenti fatti in sede di calciomercato. Giusto il tempo di rilevare la partenza di tutti i migliori calciatori della scorsa stagione (Rajcic, Ischia, Innocenti giusto per citarne tre) l'inconsistenza di un Di Gennaro fermo a un gol in 17 match, la quasi totale assenza di giovani di prospettiva e la contestazione dei tifosi. Quindi avviare le procedure per il divorzio.
Mercato, target attaccante
Una scelta che sposta, e di molto, gli equilibri in vista dell'ormai imminente finestra invernale di calciomercato in cui Tatò senior e junior opereranno servendosi dell'esperienza dell'avvocato Russo e probabilmente dei consigli di "amici" qualificati come gli ex Gerìa (presente domenica in tribuna) e Pitino. Tanti i nomi sul taccuino di mister Cari, che per raggiungere l'obiettivo promozione chiede una punta più prolifica, un terzino sinistro e un centrocampista che faccia bene entrambe le fasi: Albadoro, Camillo Ciano, Marotta, Danti, Legittimo sono solo alcuni dei giocatori per i quali il Barletta ha effettuato dei sondaggi. Ma le manovre di mercato saranno anche in uscita: Infantino (direzione Monza) e Caggianelli (che ha offerte da Serie D e Seconda Divisione) saluteranno sicuramente la comitiva, a loro si potrebbe aggiungere Angeletti, che dopo un'ottima partenza di stagione si è poi perso man mano, superato nelle gerarchie anche dal compagno Pelagias. Insomma, un mercato in fermento che vedrà il sodalizio biancorosso vigile, alla ricerca dei giusti elementi per puntellare una rosa già di livello in vista del fatidico rush finale nel girone di ritorno. Si dice spesso che il mese di Gennaio decida le sorti di un campionato e con ogni probabilità mai come in questo torneo così equilibrato tale affermazione può calzarci a pennello.
Marco Bruno
La terza vittoria consecutiva in casa è probabilmente la più importante di tutte quelle ottenute davanti al pubblico del "Puttilli". Conquistare i tre punti con il Piacenza, prima della lunga sosta natalizia, appariva di fondamentale importanza dopo una prima metà di stagione dalle grandi aspettative ma dal rendimento altalenante. E' stato un girone di andata che ha fatto comunque registrare un trend progressivamente sempre più positivo sia a livello di risultati che di gioco. Non è un caso che l'ultima sconfitta del Barletta risalga ormai alla trasferta a Siracusa, giunta peraltro dopo una prestazione tutt'altro che insoddisfacente. I biancorossi inoltre, con solo due gol al passivo nelle ultime tre giornate, si affermano come seconda miglior difesa del torneo in coabitazione con Siracusa e Sudtirol. Si può dunque affermare con cognizione di causa che il ritiro a Sturno è risultato decisivo per compattare al meglio il gruppo dopo le pesanti sconfitte interne con Trapani e Feralpi Salò e la conseguente contestazione dei tifosi.
Tatò-Castagnini, ci eravamo tanto amati
Ma quel che maggiormente rileva, forse ancor di più della vittoria contro il Piacenza, è l'ufficializzazione dell'addio di Renzo Castagnini in seno al sodalizio biancorosso. Una notizia che aleggiava già da tempo nell'ambiente vicino alla famiglia Tatò e che era già stata anticipata solo un mese fa dall'allontanamento del non meglio identificato Urban, braccio destro e inutile corollario all'ingaggio del ds toscano ma a conti fatti una presenza quasi ingombrante all'interno dello spogliatoio. I "motivi familiari" mal celano l'evidenza di una campagna acquisti che evidentemente lo stesso presidente si aspettava ben più all'altezza del ricco budget messo a disposizione. Il patron biancorosso, dopo il matrimonio celebrato con grande entusiasmo neanche un anno fa, da buon imprenditore ha voluto evidentemente attendere il responso del campo prima di bollare come inadeguati gli investimenti fatti in sede di calciomercato. Giusto il tempo di rilevare la partenza di tutti i migliori calciatori della scorsa stagione (Rajcic, Ischia, Innocenti giusto per citarne tre) l'inconsistenza di un Di Gennaro fermo a un gol in 17 match, la quasi totale assenza di giovani di prospettiva e la contestazione dei tifosi. Quindi avviare le procedure per il divorzio.
Mercato, target attaccante
Una scelta che sposta, e di molto, gli equilibri in vista dell'ormai imminente finestra invernale di calciomercato in cui Tatò senior e junior opereranno servendosi dell'esperienza dell'avvocato Russo e probabilmente dei consigli di "amici" qualificati come gli ex Gerìa (presente domenica in tribuna) e Pitino. Tanti i nomi sul taccuino di mister Cari, che per raggiungere l'obiettivo promozione chiede una punta più prolifica, un terzino sinistro e un centrocampista che faccia bene entrambe le fasi: Albadoro, Camillo Ciano, Marotta, Danti, Legittimo sono solo alcuni dei giocatori per i quali il Barletta ha effettuato dei sondaggi. Ma le manovre di mercato saranno anche in uscita: Infantino (direzione Monza) e Caggianelli (che ha offerte da Serie D e Seconda Divisione) saluteranno sicuramente la comitiva, a loro si potrebbe aggiungere Angeletti, che dopo un'ottima partenza di stagione si è poi perso man mano, superato nelle gerarchie anche dal compagno Pelagias. Insomma, un mercato in fermento che vedrà il sodalizio biancorosso vigile, alla ricerca dei giusti elementi per puntellare una rosa già di livello in vista del fatidico rush finale nel girone di ritorno. Si dice spesso che il mese di Gennaio decida le sorti di un campionato e con ogni probabilità mai come in questo torneo così equilibrato tale affermazione può calzarci a pennello.
Marco Bruno