Calcio
Barletta, il punto dopo l'impresa di Benevento
Per i biancorossi la strada verso la salvezza appare sempre più in discesa
Barletta - mercoledì 13 aprile 2011
20.15
Il ritorno al gol di bomber Innocenti
Animi distesi e volti sorridenti alla ripresa degli allenamenti avvenuta ieri mattina per il Barletta. E non può davvero essere altrimenti in seguito alla pesantissima vittoria ottenuta sul campo del quotato Benevento. Una partita che i ragazzi di Cari hanno giocato nel miglior modo possibile, meritando una vittoria che assume ancor più valore se si considera che mai il Benevento aveva perso al "Ciro Vigorito" nel corso di tutta questa stagione (10 vittorie e 4 pareggi precedentemente). Tante le buone notizie, a cominciare dal ritorno al gol di Innocenti. Dopo tre gare all'asciutto il bomber di Alfonsine è tornato a timbrare il cartellino con una doppietta che lo fa salire a quota 13 gol in campionato (4 in biancorosso e tutti in trasferta), quarto nella graduatoria complessiva alle spalle del terribile tandem Insigne-Sau (18) e di Daniel Ciofani (14). Considerando il bottino conseguito fino ad ora l'ex Taranto si conferma bomber di razza anche in questa stagione, a dispetto di quanti lo davano in fase nettamente calante, specie negli ultimi mesi. Il pubblico di casa attende a questo punto un gol al "Puttilli" e chissà che il prossimo match con il Foligno non rappresenti l'occasione giusta per sfatare questo piccolo tabù.
Cari, 4-2 e…
La settimana scorsa ci si era nuovamente soffermati sull'impronta tattica che l'allenatore di Ciampino aveva dato all'undici biancorosso sin dal suo approdo nella città della Disfida. Una conseguenza inevitabile dopo i mugugni riaffiorati a causa della sconfitta a Cava de' Tirreni, maturata a causa un atteggiamento forse fin troppo timoroso, piuttosto che da una disposizione in campo troppo offensiva. Se possibile l'1-2 di Benevento non fa altro che confermare le impressioni avute solo qualche giorno fa: al di là dei numeri è l'approccio alla gara e la corretta interpretazione del modulo (4-2-3-1) a fare la differenza. Contro i sanniti il Barletta ha fatto sfoggio di tutti i fondamentali utili per fare risultato in trasferta: squadra corta tra i reparti, pressione e raddoppi costanti sul portatore di palla, ripartenze brucianti e gran contributo dei giocatori di fascia (Bellomo e Simoncelli). E non è neanche un caso che i biancorossi si siano espressi al meglio delle loro possibilità contro una squadra che ha giocato a viso aperto, sbilanciandosi spesso e volentieri. Lo ha sottolineato lo stesso Cari nel post-partita di Lunedì ed è anche emerso palesemente nel felice accostamento con la vittoriosa trasferta di Foggia fatto dalla maggioranza di tifosi e addetti ai lavori. A questo punto sarà interessante verificare nella prossima gara contro il Foligno se saranno stati compiuti dei passi in avanti nell'affrontare squadre dalla fase difensiva più arcigna e compatta.
Tutti dentro per il rush finale
Ma le buone notizie non giungono solo dal campo. E' notizia di questo pomeriggio quella che vede il rientro di Zappacosta nel gruppo. Nel rush finale - in cui spiccano i tre scontri diretti contro Foligno, Viareggio e Gela - avere a disposizione tutti gli effettivi pone la squadra nelle condizioni di poter sfruttare tutto il potenziale disponibile contro le proprie dirette concorrenti. Ne giova in particolare il centrocampo che, oltre al rientro del giocatore abruzzese, vedrà lottare per un posto da titolare anche il rientrante Menicozzo (vero punto di riferimento per una stagione e mezzo) e un Agnelli che nelle sue fugaci apparizioni nei secondi tempi è apparso in netta ripresa. Non sarà facile per questi ultimi guadagnare una maglia dal primo minuto, specie alla luce della notevole prestazione sfoggiata da Rajcic contro il Benevento. Il croato si conferma vero e proprio ago della bilancia della squadra: quando sta bene ne beneficia tutto l'undici e non è assolutamente un caso che ci sia il suo zampino in entrambe le azioni che hanno portato ai gol di Innocenti. Manca solo quella continuità di rendimento che farebbe di lui un calciatore di categoria superiore, su cui magari puntare anche in vista della prossima stagione.
Marco Bruno
Animi distesi e volti sorridenti alla ripresa degli allenamenti avvenuta ieri mattina per il Barletta. E non può davvero essere altrimenti in seguito alla pesantissima vittoria ottenuta sul campo del quotato Benevento. Una partita che i ragazzi di Cari hanno giocato nel miglior modo possibile, meritando una vittoria che assume ancor più valore se si considera che mai il Benevento aveva perso al "Ciro Vigorito" nel corso di tutta questa stagione (10 vittorie e 4 pareggi precedentemente). Tante le buone notizie, a cominciare dal ritorno al gol di Innocenti. Dopo tre gare all'asciutto il bomber di Alfonsine è tornato a timbrare il cartellino con una doppietta che lo fa salire a quota 13 gol in campionato (4 in biancorosso e tutti in trasferta), quarto nella graduatoria complessiva alle spalle del terribile tandem Insigne-Sau (18) e di Daniel Ciofani (14). Considerando il bottino conseguito fino ad ora l'ex Taranto si conferma bomber di razza anche in questa stagione, a dispetto di quanti lo davano in fase nettamente calante, specie negli ultimi mesi. Il pubblico di casa attende a questo punto un gol al "Puttilli" e chissà che il prossimo match con il Foligno non rappresenti l'occasione giusta per sfatare questo piccolo tabù.
Cari, 4-2 e…
La settimana scorsa ci si era nuovamente soffermati sull'impronta tattica che l'allenatore di Ciampino aveva dato all'undici biancorosso sin dal suo approdo nella città della Disfida. Una conseguenza inevitabile dopo i mugugni riaffiorati a causa della sconfitta a Cava de' Tirreni, maturata a causa un atteggiamento forse fin troppo timoroso, piuttosto che da una disposizione in campo troppo offensiva. Se possibile l'1-2 di Benevento non fa altro che confermare le impressioni avute solo qualche giorno fa: al di là dei numeri è l'approccio alla gara e la corretta interpretazione del modulo (4-2-3-1) a fare la differenza. Contro i sanniti il Barletta ha fatto sfoggio di tutti i fondamentali utili per fare risultato in trasferta: squadra corta tra i reparti, pressione e raddoppi costanti sul portatore di palla, ripartenze brucianti e gran contributo dei giocatori di fascia (Bellomo e Simoncelli). E non è neanche un caso che i biancorossi si siano espressi al meglio delle loro possibilità contro una squadra che ha giocato a viso aperto, sbilanciandosi spesso e volentieri. Lo ha sottolineato lo stesso Cari nel post-partita di Lunedì ed è anche emerso palesemente nel felice accostamento con la vittoriosa trasferta di Foggia fatto dalla maggioranza di tifosi e addetti ai lavori. A questo punto sarà interessante verificare nella prossima gara contro il Foligno se saranno stati compiuti dei passi in avanti nell'affrontare squadre dalla fase difensiva più arcigna e compatta.
Tutti dentro per il rush finale
Ma le buone notizie non giungono solo dal campo. E' notizia di questo pomeriggio quella che vede il rientro di Zappacosta nel gruppo. Nel rush finale - in cui spiccano i tre scontri diretti contro Foligno, Viareggio e Gela - avere a disposizione tutti gli effettivi pone la squadra nelle condizioni di poter sfruttare tutto il potenziale disponibile contro le proprie dirette concorrenti. Ne giova in particolare il centrocampo che, oltre al rientro del giocatore abruzzese, vedrà lottare per un posto da titolare anche il rientrante Menicozzo (vero punto di riferimento per una stagione e mezzo) e un Agnelli che nelle sue fugaci apparizioni nei secondi tempi è apparso in netta ripresa. Non sarà facile per questi ultimi guadagnare una maglia dal primo minuto, specie alla luce della notevole prestazione sfoggiata da Rajcic contro il Benevento. Il croato si conferma vero e proprio ago della bilancia della squadra: quando sta bene ne beneficia tutto l'undici e non è assolutamente un caso che ci sia il suo zampino in entrambe le azioni che hanno portato ai gol di Innocenti. Manca solo quella continuità di rendimento che farebbe di lui un calciatore di categoria superiore, su cui magari puntare anche in vista della prossima stagione.
Marco Bruno