Calcio
Barletta-Foggia, ecco le pagelle
Caccavallo e Rajcic i migliori, disastroso Masiero
Barletta - lunedì 20 settembre 2010
Tesoniero voto 5.5: tra chi punta il dito contro di lui, e chi punta il dito contro Masiero in occasione del capolavoro dell'orrore che regala il primo goal al Foggia noi ci schieriamo al centro.
Era stato presentato come il baby para tutto al momento del suo arrivo a Barletta, ma sta di fatto che ad oggi nelle quattro sconfitte subite dal Barletta lui è centrato sempre e comunque qualcosa.
Tutto sommato nella gara contro il Foggia, almeno fino al momento del primo goal si rende protagonista di due buoni interventi nel primo tempo, su Insigne. Sul secondo goal dell'ex centravanti del Napoli, magari mezzo metro un po' indietro avrebbe evitato il goal, ma sta di fatto che forse vista la situazione, forse lì tra i pali qualcosa andrebbe rivisto.
Masiero voto 4: sul disastro di Nocera Inferiore cera l'alibi dello spostamento su una fascia che non era di suo competenza, questa volta su quella che sarebbe dovuto essere la sua posizione ideale combina anche peggio. Che il buongiorno si sarebbe visto dal mattino lo si era intuito quando al minuto 17' liscia tale da fare invidia al miglior ballerino di liscio, mettendo Insigne nella condizione di far male alla difesa biancorossa. La galleria degli orrori poi continua nel corso del primo tempo quando sempre Insigne gli sbuca da dietro in ben due occasioni, fino a chiudere il cerchio con lo sciagurato alleggerimento su Tesoniero al minuto 47' che costa praticamente il derby alla squadra biancorossa. Arrivato anch'egli a Barletta tra gli squilli di trombe, lui che era considerato niente che poco di meno che l'erede di Oddo fino ad oggi ha reso troppo al di sotto di quelle che erano le aspettative.
Anselmi voto 6: qualche colpa forse c'è la in occasione del secondo goal, quando Insigne si infila tra lui e Perico e mette in rete la palla che risulterà essere poi quella decisiva, ma nel complesso è tra i pochi che si salva dal naufragio biancorosso di questo pomeriggio.
Fa quel che può per tenere a bada il trio Sau-Insigne-Varga, e là dove serve ci arriva con l'esperienza, vedi alcuni interventi al limite del proibito nel corso del primo tempo.
Lucioni voto 6: qualche incertezza l'accusa anch'egli, con gli attaccanti foggiani là dove non riesce con la carota usa il bastone, sul taccuino delle occasioni fallite spunta il suo nome al minuto 25' della ripresa quando manda alto un corner dalla destra, insomma una prova sufficiente per il centrale difensivo biancorossso.
Perico voto 5: mezzo voto in meno per essersi fatto sorprendere da Insigne in occasione del secondo goal. Inizia la gara a sinistra ma con l'ingresso di D'Allocco mister Sciannimanico lo sposta a destra, bene in fase difensiva, carente il supporto in fase d'attacco, atteggiamento poco adeguato in un modulo quale il 4-3-3 dove il supporto degli esterni è di vitale importanza.
Agnelli voto 4,5: quando il Barletta crea delle azioni in fase d'attacco di certo queste non partono dai suoi piedi, mentre nei pericoli creati dalla squadra rossonera, il demerito lo si deve anche a lui visti i tanti palloni persi in fase d'impostazione.
Sarà che il centrocampista biancorosso è ancora in ritardo di condizione ma la prestazione del centrale di centrocampo biancorosso è stata a dir poco disastrosa, costringendo spesso e volentieri i suoi compagni di reparto Menicozzo e Raicic a fare gli straordinari per fermare gli attacchi dei giocatori foggiani.
Menicozzo voto 6: è in sintesi quello che questa squadra non ha, carattere e personalità, ma soprattutto tanta cattiveria. Lotta come un forsennato assieme al collega Rajcic contro i giocatori foggiani, dà, quello che da lui ci si aspetta e quindi tanta quantità.
Rajcic voto 6.5: Sciannimanico continua a schierarlo in una posizione poco congeniale a lui, ma nonostante tutto il giocatore croato regge il centrocampo dopo la sostituzione di Agnelli disputando un buon frangente di gara da mediano puro, e nel corso del primo tempo sale in cattedra con la sua qualità innescando in molte occasioni le sgroppate di Caccavallo e qualche incursione di Bellomo.
Caccavallo voto 6.5: mezzo voto in meno per la palla goal letteralmente divorata a metà ripresa. Il goal del 2-2- avrebbe portato tanti benefici oltre a quel punticino in classifica, compreso quello di evitare il terzo KO di fila, avrebbe sopratutto alemeno per il momento placato i malumori che a fine a gara serpeggiavano tra i tifosi.
Occasione sprecata a parte, l'attaccante biancorosso sulla sua fascia ha letteralmente annientato il suo dirimpettaio Regini, il quale quasi mai è riuscito a frenarne le sue discese.
Margiotta voto 5: pesante e goffo, lento ed impacciato, al punto che i due centrali Rigione e Romagnoli a turno diventano quasi mediani aggiunti per i troppi pochi pensieri che questo crea.
A parte la responsabilità presasi quando si presenta sul dischetto con conseguente rigore messo a segno, il "Puntero" tranne qualche rara occasione creata lì in avanti, per il momento si è fatto notare solo per il peso del suo fisico anziché per il peso dell'attacco.
Bellomo voto 5.5: certo, il numero dieci le qualità le ha, se solo però, le mettesse a disposizione della squadra, magari.
Certo ha dalla sua la scusante che mister Sciannimanico quest'oggi lo schiera in una posizione che poco esalta le sue caratteristiche. Spesso e volentieri si estranea dalla manovra d'attacco e quando nel secondo tempo Sciannimanico lo riporta nella sua posizione naturale, il numero dieci biancorosso risulta essere quasi uno di troppo lì in avanti.
Carbonaro voto 6: entrato nella ripresa al posto di Agnelli, diventa con Caccavallo quella spina nel fianco che non è stato in grado essere Bellomo nel corso del primo tempo. Il rigore concesso dall'arbitro di certo è un regalo, ma l'attaccante biancorosso comunque è stato bravo a trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
D'Allocco voto 6: subentra ad un inguardabile Masiero viene schierato sulla fascia destra un po' per dare serenità al reparto difensivo ma allo stesso tempo supportare la squadra in fase d'attacco.
All.Sciannimanico voto 4: il primo forse a non capirci più nulla è proprio lui, al punto che finisce la partita oltre che in superiorità numerica, ma anche con quattro attaccanti, e pochi pericoli creati alla difesa foggiana.
Era stato presentato come il baby para tutto al momento del suo arrivo a Barletta, ma sta di fatto che ad oggi nelle quattro sconfitte subite dal Barletta lui è centrato sempre e comunque qualcosa.
Tutto sommato nella gara contro il Foggia, almeno fino al momento del primo goal si rende protagonista di due buoni interventi nel primo tempo, su Insigne. Sul secondo goal dell'ex centravanti del Napoli, magari mezzo metro un po' indietro avrebbe evitato il goal, ma sta di fatto che forse vista la situazione, forse lì tra i pali qualcosa andrebbe rivisto.
Masiero voto 4: sul disastro di Nocera Inferiore cera l'alibi dello spostamento su una fascia che non era di suo competenza, questa volta su quella che sarebbe dovuto essere la sua posizione ideale combina anche peggio. Che il buongiorno si sarebbe visto dal mattino lo si era intuito quando al minuto 17' liscia tale da fare invidia al miglior ballerino di liscio, mettendo Insigne nella condizione di far male alla difesa biancorossa. La galleria degli orrori poi continua nel corso del primo tempo quando sempre Insigne gli sbuca da dietro in ben due occasioni, fino a chiudere il cerchio con lo sciagurato alleggerimento su Tesoniero al minuto 47' che costa praticamente il derby alla squadra biancorossa. Arrivato anch'egli a Barletta tra gli squilli di trombe, lui che era considerato niente che poco di meno che l'erede di Oddo fino ad oggi ha reso troppo al di sotto di quelle che erano le aspettative.
Anselmi voto 6: qualche colpa forse c'è la in occasione del secondo goal, quando Insigne si infila tra lui e Perico e mette in rete la palla che risulterà essere poi quella decisiva, ma nel complesso è tra i pochi che si salva dal naufragio biancorosso di questo pomeriggio.
Fa quel che può per tenere a bada il trio Sau-Insigne-Varga, e là dove serve ci arriva con l'esperienza, vedi alcuni interventi al limite del proibito nel corso del primo tempo.
Lucioni voto 6: qualche incertezza l'accusa anch'egli, con gli attaccanti foggiani là dove non riesce con la carota usa il bastone, sul taccuino delle occasioni fallite spunta il suo nome al minuto 25' della ripresa quando manda alto un corner dalla destra, insomma una prova sufficiente per il centrale difensivo biancorossso.
Perico voto 5: mezzo voto in meno per essersi fatto sorprendere da Insigne in occasione del secondo goal. Inizia la gara a sinistra ma con l'ingresso di D'Allocco mister Sciannimanico lo sposta a destra, bene in fase difensiva, carente il supporto in fase d'attacco, atteggiamento poco adeguato in un modulo quale il 4-3-3 dove il supporto degli esterni è di vitale importanza.
Agnelli voto 4,5: quando il Barletta crea delle azioni in fase d'attacco di certo queste non partono dai suoi piedi, mentre nei pericoli creati dalla squadra rossonera, il demerito lo si deve anche a lui visti i tanti palloni persi in fase d'impostazione.
Sarà che il centrocampista biancorosso è ancora in ritardo di condizione ma la prestazione del centrale di centrocampo biancorosso è stata a dir poco disastrosa, costringendo spesso e volentieri i suoi compagni di reparto Menicozzo e Raicic a fare gli straordinari per fermare gli attacchi dei giocatori foggiani.
Menicozzo voto 6: è in sintesi quello che questa squadra non ha, carattere e personalità, ma soprattutto tanta cattiveria. Lotta come un forsennato assieme al collega Rajcic contro i giocatori foggiani, dà, quello che da lui ci si aspetta e quindi tanta quantità.
Rajcic voto 6.5: Sciannimanico continua a schierarlo in una posizione poco congeniale a lui, ma nonostante tutto il giocatore croato regge il centrocampo dopo la sostituzione di Agnelli disputando un buon frangente di gara da mediano puro, e nel corso del primo tempo sale in cattedra con la sua qualità innescando in molte occasioni le sgroppate di Caccavallo e qualche incursione di Bellomo.
Caccavallo voto 6.5: mezzo voto in meno per la palla goal letteralmente divorata a metà ripresa. Il goal del 2-2- avrebbe portato tanti benefici oltre a quel punticino in classifica, compreso quello di evitare il terzo KO di fila, avrebbe sopratutto alemeno per il momento placato i malumori che a fine a gara serpeggiavano tra i tifosi.
Occasione sprecata a parte, l'attaccante biancorosso sulla sua fascia ha letteralmente annientato il suo dirimpettaio Regini, il quale quasi mai è riuscito a frenarne le sue discese.
Margiotta voto 5: pesante e goffo, lento ed impacciato, al punto che i due centrali Rigione e Romagnoli a turno diventano quasi mediani aggiunti per i troppi pochi pensieri che questo crea.
A parte la responsabilità presasi quando si presenta sul dischetto con conseguente rigore messo a segno, il "Puntero" tranne qualche rara occasione creata lì in avanti, per il momento si è fatto notare solo per il peso del suo fisico anziché per il peso dell'attacco.
Bellomo voto 5.5: certo, il numero dieci le qualità le ha, se solo però, le mettesse a disposizione della squadra, magari.
Certo ha dalla sua la scusante che mister Sciannimanico quest'oggi lo schiera in una posizione che poco esalta le sue caratteristiche. Spesso e volentieri si estranea dalla manovra d'attacco e quando nel secondo tempo Sciannimanico lo riporta nella sua posizione naturale, il numero dieci biancorosso risulta essere quasi uno di troppo lì in avanti.
Carbonaro voto 6: entrato nella ripresa al posto di Agnelli, diventa con Caccavallo quella spina nel fianco che non è stato in grado essere Bellomo nel corso del primo tempo. Il rigore concesso dall'arbitro di certo è un regalo, ma l'attaccante biancorosso comunque è stato bravo a trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
D'Allocco voto 6: subentra ad un inguardabile Masiero viene schierato sulla fascia destra un po' per dare serenità al reparto difensivo ma allo stesso tempo supportare la squadra in fase d'attacco.
All.Sciannimanico voto 4: il primo forse a non capirci più nulla è proprio lui, al punto che finisce la partita oltre che in superiorità numerica, ma anche con quattro attaccanti, e pochi pericoli creati alla difesa foggiana.