Calcio
Barletta-Casarano 0-0: se questa è voglia di salvarsi… - FOTO
Ennesima prestazione insulsa dei biancorossi che a questo punto meritano l’Eccellenza
Barletta - martedì 16 aprile 2024
14.30
Mentre negli ultimi giorni sta tornando prepotentemente di moda il fastidiosissimo e del tutto inconcludente minuetto sulle sorti future di ciò che resta della fu ASD Barletta 1922, sul campo la squadra fa i conti con l'ennesima insulsa prestazione sul campo, con un Casarano che, pur privo di molti titolari, con quasi più nulla da chiedere a questo campionato, e sceso in campo più o meno con lo stesso piglio di chi (data la temperatura tardo primaverile) si appresta a partecipare ad una festosa grigliata tra amici, non ha neanche faticato più di tanto per portare a casa lo zero a zero al termine di una delle più brutte e noiose partite viste al Puttilli negli ultimi decenni.
A onor del vero nel primo quarto d'ora il Barletta avrebbe anche provato a fare qualcosa, approfittando più che altro dell'animus pugnandi da ammazzacaffè dei salentini.
Poi nella ripresa, subito dopo l'occasione di Caputo (praticamente l'unico tiro del Barletta nello specchio della porta in tutta la partita), il ritmo già di per sé da "controra" del match, è sceso ulteriormente causando gli inevitabili e giustificatissimi mugugni da parte di una piazza, di una tifoseria e di una città che davvero non ce la fa più a sopportare questa situazione che non ci sembra affatto esagerato definire umiliante. Perché nemmeno nel biennio nero 2001-2003 - quello per intenderci della caduta in Promozione, in cui i calciatori del Barletta andavano in trasferta con le proprie auto rimettendoci persino la benzina - abbiamo assistito ad un atteggiamento così vuoto, remissivo e a tratti impotente da parte di chi, vista l'attuale classifica, avrebbe dovuto letteralmente azzannare alla gola un avversario, il Casarano, con la testa già all'atroce dilemma su dove prenotare le vacanze estive. Tutto questo mentre sugli altri campi si è assistito nell'ordine:
A onor del vero nel primo quarto d'ora il Barletta avrebbe anche provato a fare qualcosa, approfittando più che altro dell'animus pugnandi da ammazzacaffè dei salentini.
Poi nella ripresa, subito dopo l'occasione di Caputo (praticamente l'unico tiro del Barletta nello specchio della porta in tutta la partita), il ritmo già di per sé da "controra" del match, è sceso ulteriormente causando gli inevitabili e giustificatissimi mugugni da parte di una piazza, di una tifoseria e di una città che davvero non ce la fa più a sopportare questa situazione che non ci sembra affatto esagerato definire umiliante. Perché nemmeno nel biennio nero 2001-2003 - quello per intenderci della caduta in Promozione, in cui i calciatori del Barletta andavano in trasferta con le proprie auto rimettendoci persino la benzina - abbiamo assistito ad un atteggiamento così vuoto, remissivo e a tratti impotente da parte di chi, vista l'attuale classifica, avrebbe dovuto letteralmente azzannare alla gola un avversario, il Casarano, con la testa già all'atroce dilemma su dove prenotare le vacanze estive. Tutto questo mentre sugli altri campi si è assistito nell'ordine:
- ad un Gravina che dopo il 3-0 a Gallipoli vede letteralmente decuplicate le chances di salvezza diretta, quando neanche un mese fa (prima della sciagurata rimonta subita dal Barletta al "Vicino" in superiorità numerica) aveva praticamente un piede e tre quarti in Eccellenza;
- ad un Angri che espugna il campo di un Fasano allo sbando e che a conti fatti, nonostante il sorpasso in classifica proprio da parte dei grigiorossi campani, il Barletta, in ottica della disputa dei playout, potrebbe addirittura dover ringraziare;
- al Bitonto, che nonostante i deprecabili avvenimenti post Rotonda, dopo il successo sulla Palmese è a soli tre punti dal Barletta, con la difficile, ma non impossibile eventualità di agganciare i playout proprio ai danni del Barletta.