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Calcio
Barletta Calcio, verso la ripresa tra conferme e domande
Dopo il comunicato ufficiale del presidente Perpignano, quali scenari?
Barletta - venerdì 26 dicembre 2014
16.35
Conferme e domande hanno fatto da cornice al Natale del Barletta Calcio. Si attendevano smentite o conferme in merito ai rumors riportanti le presunte difficoltà da parte del club guidato di Giuseppe Perpignano di saldare l'ultimo bimestre di stipendi ai propri tesserati. Ad oggi, con un comunicato ufficiale maturato alla Vigilia di Natale, è arrivato un parziale "sì" alle tante voci, che attesta per voce della società come parte degli stipendi e dei contributi relativi al mese di ottobre non siano stati depositati: un alone di mistero si allontana così dalle stanze di via Vittorio Veneto, lasciando però più di qualche timore nei cuori biancorossi.
Rumori di fondo
La voce, ronzante in città da una settimana circa, era stata messa in secondo piano-anche a ragion veduta-dalle attese per il derby di Foggia, poi vinto con una prova maschia da Radi e compagni. Ora però è d'uopo occuparsi della stringente attualità, e di vicende strettamente legate al campo e ai suoi attori. «Ho riscontrato situazioni poco chiare rispetto alle entrate della società previstemi per la stagione sportiva 2014/2015-aveva spiegato Perpignano nel suo comunicato-di questo ho informato immediatamente gli organi competenti che da una prima verifica hanno avvalorato le mie perplessità e di questo potrò dare ulteriori spiegazioni quando vi saranno certezze a riguardo». Parole che lasciano intendere come sia venuto meno il sostegno di qualche investitore, situazione evidentemente presente in estate, quando l'imprenditore genovese aveva rilevato il club da Roberto Tatò, e che al tempo stesso lasciano in dote interrogativi su un'eventuale strategia alla base dei mancati pagamenti: che sia anche un messaggio della società a qualche calciatore fuori dai piani per velocizzare i tempi di eventuali rescissioni contrattuali?
Tra capitale umano e punto di penalizzazione
Sic stantibus rebus, sembra difficilmente evitabile una penalizzazione in classifica, pari a uno o due punti. Numeri che in una lotta equilibrata come quella verso la salvezza in Lega Pro, possono avere rilevante peso specifico, così come non contare qualora la squadra dovesse continuare a marciare a passo spedito. Nei fatti, oggi, il Barletta Calcio presenta un capitale umano di tutto rispetto, che annovera un tifo sempre presente, una formazione in grado di giocare a viso aperto con tanti avversari, e un entusiasmo facilmente destabile. Per mantenerlo, occorre chiarezza, l'unica cosa che i supporters biancorossi chiedono. In estate si parlava di progetto triennale, e riscontrare delle problematiche a sei mesi dall'avvio del percorso, logicamente aizza più di qualche interrogativo in chi ha sottoscritto l'abbonamento dando fiducia in anticipo, al netto di una richiesta di giudizi da dare solo "a fine stagione": esporsi con trasparenza e aprire le porte a soluzioni è la via per compattare la piazza oltre qualche difficoltà, in particolare in un mondo volubile e condizionato dai risultati come il calcio. Il 28 i calciatori biancorossi torneranno ad allenarsi al "Puttilli", e non è escluso che ci possa essere un altro confronto società-squadra.
"Non smantello il gruppo", ma all'orizzonte qualcuno si allontana…
Un concetto è stato a più riprese ribadito dallo stesso Perpignano: l'intenzione di non smantellare un gruppo che ha avuto il grande merito, con tre vittorie consecutive, di ricreare fiducia attorno alla dirigenza e allo staff tecnico oltre che ovviamente alla rosa. Al tempo stesso, però, inutile coprirsi gli occhi e tapparsi le orecchie: probabilmente, nell'orizzonte biancorosso, c'è almeno un addio eccellente. I calciatori di maggior pregio nella vetrina di mercato per Lega Pro e serie B sono, in ordine di richieste, Floriano, Liverani, De Rose e Legras. Elementi che hanno trainato la squadra in questa prima parte di stagione e che, per rendimento ed età, appaiono appetibili per diverse società: la sensazione è che a partire sarà il top-scorer biancorosso, quel Floriano inseguito da Ascoli, Lecce, Matera, L'Aquila, Vicenza e addirittura dalla capolista cadetta, il Carpi. Il valore del suo cartellino non è oggi inferiore a 200mila euro, e la sua eventuale cessione potrebbe essere preceduta addirittura da un'asta. Ma a sostituirlo, chi arriverà?
Il futuro
Appunto, quali nomi ci sono in entrata? E come il Barletta potrà muoversi nella finestra invernale di mercato, appuntamento fisso e spesso determinante per una società di calcio? Domande che si uniscono ad alcuni dati ricavati dai primi 18 turni della competizione: occorrono un rinforzo al centro dell'attacco e uno in mediana, ma come potranno agire in sede di contrattazioni il dt Delvecchio e il ds Rizzieri? All'orizzonte il campo offre due scontri diretti per la salvezza, contro l'Ischia al "Puttilli" nel giorno dell'Epifania e successivamente a Messina. Arrivare al giro di boa con 25 punti sarebbe un autentico toccasana per classifica e ambiente. Già, l'ambiente: composto dai tifosi, sì, ma anche dall'imprenditoria locale, quella che oggi guarda con attenzione alla situazione societaria del club, aperto-come spiegato da Perpignano-a considerare richieste di acquisizione delle quote, ad oggi mai pervenute ufficialmente. Le parole "cordata" e "gruppi di interesse" sono state spesso ascoltate negli scorsi giorni, e allora se ci sono, che battano un colpo. Perché anche oggi il Barletta ha bisogno di Barletta.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Rumori di fondo
La voce, ronzante in città da una settimana circa, era stata messa in secondo piano-anche a ragion veduta-dalle attese per il derby di Foggia, poi vinto con una prova maschia da Radi e compagni. Ora però è d'uopo occuparsi della stringente attualità, e di vicende strettamente legate al campo e ai suoi attori. «Ho riscontrato situazioni poco chiare rispetto alle entrate della società previstemi per la stagione sportiva 2014/2015-aveva spiegato Perpignano nel suo comunicato-di questo ho informato immediatamente gli organi competenti che da una prima verifica hanno avvalorato le mie perplessità e di questo potrò dare ulteriori spiegazioni quando vi saranno certezze a riguardo». Parole che lasciano intendere come sia venuto meno il sostegno di qualche investitore, situazione evidentemente presente in estate, quando l'imprenditore genovese aveva rilevato il club da Roberto Tatò, e che al tempo stesso lasciano in dote interrogativi su un'eventuale strategia alla base dei mancati pagamenti: che sia anche un messaggio della società a qualche calciatore fuori dai piani per velocizzare i tempi di eventuali rescissioni contrattuali?
Tra capitale umano e punto di penalizzazione
Sic stantibus rebus, sembra difficilmente evitabile una penalizzazione in classifica, pari a uno o due punti. Numeri che in una lotta equilibrata come quella verso la salvezza in Lega Pro, possono avere rilevante peso specifico, così come non contare qualora la squadra dovesse continuare a marciare a passo spedito. Nei fatti, oggi, il Barletta Calcio presenta un capitale umano di tutto rispetto, che annovera un tifo sempre presente, una formazione in grado di giocare a viso aperto con tanti avversari, e un entusiasmo facilmente destabile. Per mantenerlo, occorre chiarezza, l'unica cosa che i supporters biancorossi chiedono. In estate si parlava di progetto triennale, e riscontrare delle problematiche a sei mesi dall'avvio del percorso, logicamente aizza più di qualche interrogativo in chi ha sottoscritto l'abbonamento dando fiducia in anticipo, al netto di una richiesta di giudizi da dare solo "a fine stagione": esporsi con trasparenza e aprire le porte a soluzioni è la via per compattare la piazza oltre qualche difficoltà, in particolare in un mondo volubile e condizionato dai risultati come il calcio. Il 28 i calciatori biancorossi torneranno ad allenarsi al "Puttilli", e non è escluso che ci possa essere un altro confronto società-squadra.
"Non smantello il gruppo", ma all'orizzonte qualcuno si allontana…
Un concetto è stato a più riprese ribadito dallo stesso Perpignano: l'intenzione di non smantellare un gruppo che ha avuto il grande merito, con tre vittorie consecutive, di ricreare fiducia attorno alla dirigenza e allo staff tecnico oltre che ovviamente alla rosa. Al tempo stesso, però, inutile coprirsi gli occhi e tapparsi le orecchie: probabilmente, nell'orizzonte biancorosso, c'è almeno un addio eccellente. I calciatori di maggior pregio nella vetrina di mercato per Lega Pro e serie B sono, in ordine di richieste, Floriano, Liverani, De Rose e Legras. Elementi che hanno trainato la squadra in questa prima parte di stagione e che, per rendimento ed età, appaiono appetibili per diverse società: la sensazione è che a partire sarà il top-scorer biancorosso, quel Floriano inseguito da Ascoli, Lecce, Matera, L'Aquila, Vicenza e addirittura dalla capolista cadetta, il Carpi. Il valore del suo cartellino non è oggi inferiore a 200mila euro, e la sua eventuale cessione potrebbe essere preceduta addirittura da un'asta. Ma a sostituirlo, chi arriverà?
Il futuro
Appunto, quali nomi ci sono in entrata? E come il Barletta potrà muoversi nella finestra invernale di mercato, appuntamento fisso e spesso determinante per una società di calcio? Domande che si uniscono ad alcuni dati ricavati dai primi 18 turni della competizione: occorrono un rinforzo al centro dell'attacco e uno in mediana, ma come potranno agire in sede di contrattazioni il dt Delvecchio e il ds Rizzieri? All'orizzonte il campo offre due scontri diretti per la salvezza, contro l'Ischia al "Puttilli" nel giorno dell'Epifania e successivamente a Messina. Arrivare al giro di boa con 25 punti sarebbe un autentico toccasana per classifica e ambiente. Già, l'ambiente: composto dai tifosi, sì, ma anche dall'imprenditoria locale, quella che oggi guarda con attenzione alla situazione societaria del club, aperto-come spiegato da Perpignano-a considerare richieste di acquisizione delle quote, ad oggi mai pervenute ufficialmente. Le parole "cordata" e "gruppi di interesse" sono state spesso ascoltate negli scorsi giorni, e allora se ci sono, che battano un colpo. Perché anche oggi il Barletta ha bisogno di Barletta.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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