Paolo Stringara
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Calcio

Barletta Calcio, tutti gli indizi per la panchina portano a Paolo Stringara

L'allenatore intervistato in esclusiva dalla nostra redazione

Sembra avere un nome il successore di Raffaele Novelli sulla panchina del Barletta Calcio: la scelta del presidente Tatò, che ha esonerato dopo una riunione con staff tecnico e calciatori l'allenatore salernitano nella mattinata di ieri, dovrebbe ricadere su Paolo Stringara, allenatore del Foggia di Pavone, attuale ds biancorosso, nella scorsa stagione da ottobre 2011 ad aprile 2012. L'annuncio, stando alle indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, potrebbe arrivare entro la serata di oggi. L'allenatore toscano avrebbe così vinto la corsa a tre con Vullo e Bonacina, con il quale si era "avvicendato" sulla panchina rossonera nella scorsa stagione.

Classe 1962, in campo predilige il 3-4-3 o il 3-4-1-2, il tecnico di Orbetello ha allenato diverse squadre di serie B e C come Livorno, Modena, Viterbese, L'Aquila, Pistoiese, Spezia, Torino (esperienza mai cominciata per l'avvento del nuovo proprietario Cairo che scelse per la panchina Gianni De Biasi), Perugia, Lucchese, Taranto, Cavese e Cosenza. Tutte esperienze di durata annuale, eccezion fatta per il biennio a Livorno. Con l'attuale direttore sportivo biancorosso Stringara è già stato, oltre che a Foggia, anche nella stagione 2009/2010 alla Cavese, quando rimpiazzò l'esonerato Maurizi col difficile compito di salvare la squadra in piena zona retrocessione. Il tecnico toscano riuscì a raggiungere l'obiettivo brillantemente, concludendo il campionato con un ottimo decimo posto.

Contattato telefonicamente in esclusiva dalla redazione di Barlettalife.it, Stringara ha nicchiato sulla questione, ammettendo però i contatti e lasciando propendere per la conferma dei rumors sul suo conto: "Con il ds Pavone c'è una lontana amicizia, ci legano tante cose. Abbiamo sempre dei contatti, che si sono intensificati, diciamo così nell'ultimo periodo. Abbiamo parlato anche del discorso che porta alla guida del Barletta, ci sono buone possibilità ma al momento non c'è nulla di concreto".
Ha visto già partite del Barletta? "Ne ho viste un paio, è una buona squadra, giovane, che in questo momento sta pagando molto l'assenza di risultati". Lei si sentirebbe pronto per trovare la giusta medicina per questa squadra? "E' chiaro che nessuno ha la bacchetta magica, ma mi piacerebbe davvero tanto questa avventura. Non ho parlato con il presidente Tatò, ma lo conosco comunque". Tanti mezzi indizi che fanno una prova.

La curiosità- Se da un lato l'addio di Novelli decreta di fatto la falsa partenza del "progetto-Barletta" avviato in combinata con il ds Pavone, dall'altro lato l'esonero del tecnico salernitano "scredita" una statistica. E' la prima volta che durante la sua presidenza Roberto Tatò manda via un allenatore prima del direttore sportivo. Era successo con Geria, esonerato dall'incarico a settembre 2010, con l'addio di mister Sciannimanico in gennaio 2011, con Pitino, "silurato" a fine stagione 2010/2011 con Cari, allenatore dell'epoca, rimasto saldo al suo posto, e infine con Castagnini, licenziato a dicembre 2011 con l'esonero di Cari arrivato invece a febbraio 2012. Infine, il duo Pistillo-Di Costanzo non era stato confermato quasi contemporaneamente al termine della scorsa stagione. Ora, questa inversione di rotta. E' un dettaglio, però, nel mare di difficoltà che angustiano un Barletta oggi quantomai bisognoso di certezze. E sul fronte dell'allenatore, queste arriveranno a ore.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Fonte foto: cn24.tv
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