Calcio, Barletta-Catanzaro 1-1
Calcio, Barletta-Catanzaro 1-1
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Barletta Calcio, si va avanti tra campo e count-down

In classifica si insegue il record dal ritorno tra i "pro", 48 ore per saldare gli stipendi di febbraio

La giornata appena messa in archivio è proceduta in casa Barletta Calcio tra rumors infondati circolanti sui social networks circa le possibili dimissioni dello staff tecnico e del direttore sportivo Luigi Condò e smentiti negati da un comunicato ufficiale a firma del ds biancorosso, e l'accumularsi di interrogativi e attese circa il futuro societario, con la scadenza del 16 aprile-in cui la società sarà chiamata a pagare gli stipendi di febbraio e i contributi arretrati da settembre 2014 ai propri tesserati-all'orizzonte. Con la salvezza ormai in cassaforte grazie all'ottima stagione di Liverani e compagni, guidati prima da Sesia e dal suo staff tecnico e successivamente da Corda e i suoi collaboratori tecnici, i fari sono puntati sull'avvenire societario, un'incognita stanti i recenti rallentamenti sulla pista che avrebbe condotto l'imprenditore molisano Adelmo Berardo in società e le criticità affrontate da dicembre a questa parte nella gestione-Perpignano.

"Perpignano Vattene", striscione aperto sul cancello d'ingresso al "Cosimo Puttilli"Appello del G.E. 1987 all'imprenditoria barlettana
16 aprile, primo banco di prova. Perpignano, striscione di "sfiducia"

Domani sera scadranno i termini per saldare gli stipendi di febbraio (il Barletta ha già pagato gennaio per scongiurare la messa in mora) e i contributi arretrati da settembre 2014: si tratta della prima di diverse scadenze decisive che separano i colori biancorossi dal 30 giugno, in quelli che si prospettano come due mesi e mezzo caldi quanto determinanti per le sorti del calcio professionistico nella Città della Disfida. Tra le certezze da annoverare c'è l'ormai consumata frattura tra buona parte della piazza, ivi compreso la tifoseria organizzata, e il presidente Giuseppe Perpignano: un rapporto avviato sui binari di reciproca fiducia in estate, passato per i marosi dell'autunno e consumato da un inverno di mancate parole date nei confronti degli innamorati del Barletta Calcio. Ieri sera si è vissuta l'ennesima prova del distacco tra le parti: uno striscione recante la scritta "Perpignano vattene", già presente in ogni trasferta biancorossa nel Settore Ospiti da Benevento in poi, è apparso dopo le 22 sul cancello d'ingresso dello stadio "Puttilli" e vi è rimasto per meno di due ore, prima di essere staccato dalle porte e appallottolato nella zona antistante l'accesso. Un attestato di sfiducia in piena regola che ribadisce una rottura ormai nota. A integrare il concetto un altro striscione, recitante "Barletta merita l'imprenditoria barlettana": un appello a chiare lettere nei confronti della città.

Due Diligence: conti non ancora diffusi, la piazza attende chiarezza dalla dirigenza
Ieri mattina si è intanto tenuto l'incontro tra il dott. Lorenzo Chieppa e il dott. Ruggiero Pierno, responsabili dei distinti procedimenti di analisi finanziaria ed economica del club, per arrivare al risultato finale della Due Diligence: gli esiti non sono stati però ancora comunicati, così non è ancora dato conoscere, anche per chi sia "realmente interessato", la situazione delle casse in via Vittorio Veneto e la massa debitoria prospettica della società, sulla quale pende come una novella Spada di Damocle la rateizzazione di Inps, Enpals, Inail in 23 frazioni, la prima delle quali saldate sebbene non si conosca la loro esatta consistenza. Al momento siamo fermi alle voci di corridoio, che raccontano di cifre pari a 40mila euro per nove rate e 27mila per le successive 14. Certamente la conoscenza della situazione economico-finanziaria biancorossa rappresenta una pregiudiziale per papabili interessati di oggi o di domani: la richiesta di chiarezza è unanime da parte della piazza, come risponderà la dirigenza?

Sul campo si insegue un record
In questo bailàmme di interrogativi, c'è ancora il campo: quattro sfide separano il Barletta dalla conclusione della regular season, a partire dal match interno contro la Vigor Lamezia (in programma domenica alle 12.30), passando per la trasferta di Salerno (25 aprile), il derby con il Foggia (3 maggio) e la sortita di Ischia (9 maggio). I punti raggranellati sin qui sono ben 46, ma rischiano di diventare 42 al cospetto dell'attesa penalizzazione di altri due punti che seguirà il recente "colpo di scure" (-2) della Corte Federale. A disposizione di qui a fine stagione 360 minuti, 12 lunghezze e la possibilità di sperimentare da parte di mister Corda, che avrà modo di testare i giovani che hanno avuto meno spazio (Velocci, Giannarelli, Palazzolo, Kiakis, per dirne alcuni) in sfide con minore pressione, eccezion fatta per la partitissima contro i Satanelli. La rosa riprenderà gli allenamenti oggi pomeriggio, con seduta fissata alle 15 sul terreno del "Cosimo Puttilli". A far da sfondo al finale di campionato un suggestivo dato numerico: la possibilità di migliorare il record di punti stabiliti nella terza divisione nazionale dall'introduzione dei tre punti per la vittoria, sebbene con quattro turni in più a disposizione. Nell'annata 2011-2012 i punti messi in cascina furono 49, defalcati a 48 per una scelta che estromise il Barletta guidato da Roberto Tatò dai playoff, con media di 1,44 punti/partita. Oggi la media è di 1.35, ma c'è tempo per incrementare questo simbolico dato. A partire dal match contro i calabresi, dove mancheranno Stendardo e Fall, fermati per un turno dal Giudice Sportivo avendo raggiunto rispettivamente quota 8 e 4 cartellini gialli in stagione.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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