Calcio
Barletta Calcio, parla Tatò: "Io responsabile al 100%"
Il presidente biancorosso è intervenuto in diretta tv durante "Pronto che calcio è"
Barletta - martedì 6 novembre 2012
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"Il 100% delle responsabilità della situazione del Barletta Calcio è mio". Con queste parole il presidente del Barletta Calcio, Roberto Tatò, intervenuto in diretta telefonica ieri sera durante "Pronto che calcio è" su Teledehon, ha detto la sua versione dei fatti sulla condizione di classifica del club di via Veneto, sempre più ultimo (in coabitazione con la Carrarese) e lontano dalla salvezza diretta dopo il ko rimediato ieri al "Cosimo Puttilli" nel derby contro l'Andria, uno 0-1 che ha fatto addensare le nubi nere sul futuro tecnico e societario biancorosso. Un'ammissione di colpa poi parzialmente "ritrattata" dallo stesso numero uno biancorosso: "Non mi sento sul banco degli imputati e non per arroganza. Quando le cose non vanno bene è facile sparare sulla Croce Rossa: credo di aver fatto moltissimo per la squadra del Barletta, sin dagli inizi, nel voler subito sostenere i costi paurosi del ripescaggio dalla Seconda Divisione alla Prima Divisione, poi diventando presidente operativo a settembre 2010, con una squadra costruita in fretta e in furia. Quell'anno con Cari facemmo una serie di aggiustamenti salvandoci a due giornate dalla fine. L'anno dopo abbiamo preferito inseguire obiettivi importanti, di errori ne abbiamo fatti, non lo nego".
Parole attese quelle del presidente Tatò, storicamente schivo dinanzi a obiettivi e telecamere, che ieri era stato protagonista anche di un colloquio con un gruppo di delusi tifosi biancorossi all'uscita dal "Puttilli". Proprio sulla questione-stadio Tatò è tornato, aggiungendo causticamente "meno male che non abbiamo conseguito la cadetteria nella scorsa stagione. Vorrei ricordare a tutti, tifosi e operatori, che negli ultimi otto mesi è piombata la crisi su scala internazionale, e anche nel calcio. Se Milan e Inter stringono i cordoni della borsa, figurarsi se un Tatò a Barletta non debba stare attento alla situazione economica. Abbiamo richiesto al Comune una Convenzione che attualmente non abbiamo, noi siamo degli abusivi dello stadio di Barletta, in quanto possiamo giocare solo la domenica, abbiamo solo quell'autorizzazione".
E' evidente la situazione complicata in cui il club versa. "La squadra ha un costo, e posso assicurarvi che con minutaggi e pubblicità non copriamo le spese generali, quindi restano da coprire le spese del parco-giocatori e quelle generali. La squadra ha avuto una netta involuzione dopo il pari con la Nocerina. I ragazzi sembrano avere paura in questo momento: è palese che vivano male questa situazione, ora dobbiamo verificare che i 5-6 elementi di esperienza che abbiamo siano pronti a prendere per mano i compagni ora. Rispondendo all'amico Pasquale Di Cosola, la sua proposta era arrivata nello scorso marzo, e gli dissi che non era il momento adatto per parlarne. Ora faccio un invito all'imprenditoria barlettana, sono prontissimo, ripeto, a fare un passo indietro". C'è da soffrire e stringere i denti, dentro e fuori dal campo: il messaggio è chiaro.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Parole attese quelle del presidente Tatò, storicamente schivo dinanzi a obiettivi e telecamere, che ieri era stato protagonista anche di un colloquio con un gruppo di delusi tifosi biancorossi all'uscita dal "Puttilli". Proprio sulla questione-stadio Tatò è tornato, aggiungendo causticamente "meno male che non abbiamo conseguito la cadetteria nella scorsa stagione. Vorrei ricordare a tutti, tifosi e operatori, che negli ultimi otto mesi è piombata la crisi su scala internazionale, e anche nel calcio. Se Milan e Inter stringono i cordoni della borsa, figurarsi se un Tatò a Barletta non debba stare attento alla situazione economica. Abbiamo richiesto al Comune una Convenzione che attualmente non abbiamo, noi siamo degli abusivi dello stadio di Barletta, in quanto possiamo giocare solo la domenica, abbiamo solo quell'autorizzazione".
E' evidente la situazione complicata in cui il club versa. "La squadra ha un costo, e posso assicurarvi che con minutaggi e pubblicità non copriamo le spese generali, quindi restano da coprire le spese del parco-giocatori e quelle generali. La squadra ha avuto una netta involuzione dopo il pari con la Nocerina. I ragazzi sembrano avere paura in questo momento: è palese che vivano male questa situazione, ora dobbiamo verificare che i 5-6 elementi di esperienza che abbiamo siano pronti a prendere per mano i compagni ora. Rispondendo all'amico Pasquale Di Cosola, la sua proposta era arrivata nello scorso marzo, e gli dissi che non era il momento adatto per parlarne. Ora faccio un invito all'imprenditoria barlettana, sono prontissimo, ripeto, a fare un passo indietro". C'è da soffrire e stringere i denti, dentro e fuori dal campo: il messaggio è chiaro.
(Twitter: @GuerraLuca88)