Calcio
Barletta Calcio, Cristallo di ASSINPRO: «Aiutiamo la nostra squadra a tornare grande»
«Salvare il Barletta 1922, non è un compito che spetta a qualcuno in particolare, ma è un dovere di tutti»
Barletta - domenica 11 agosto 2019
Comunicato Stampa
«In qualità di Presidente ASS.IN.PRO. - scrive in una nota Ruggiero Cristallo - mi permetto di chiamare a raccolta sia le istituzioni che la classe imprenditoriale della città di Barletta. C'e' davvero bisogno di tutti. Dobbiamo sostenere concretamente la prima squadra della città che pubblicizza il nome di Barletta orgogliosamente e con coraggio in giro per l' intera regione.
In queste ore alcuni coraggiosi imprenditori, che non vogliono far sparire quasi 100 anni di storia, hanno bisogno di sentire la loro città al loro fianco, hanno bisogno di sentire il calore del sostegno vero e concreto di tutti i cittadini di Barletta. I ricordi di tutti questi anni, accompagnati dai tanti sacrifici delle generazioni precedenti che hanno fatto in modo che si parlasse di Barletta in tutta Italia, non possono essere gettati al vento per l'insensibilità della attuale "classe dirigente" (istituzionale e privata). Che tutti facciano il proprio dovere, che tutti sostengano e si stringano attorno ai gloriosi colori della squadra della nostra Città. Serve l' aiuto delle categorie, ma soprattutto serve l'aiuto ed il contributo dell'imprenditoria locale. La politica faccia quanto necessario e faccia soprattutto il suo dovere. A me il compito di risvegliare gli imprenditori e di convincerli a fare davvero qualcosa di concreto.
Salvare il Barletta 1922, non è un compito che spetta a qualcuno in particolare, ma è un dovere di tutti, perché il Barletta 1922 è un bene comune e come tale va protetto, conservato e consegnato alle generazioni che verranno. Il calcio, se è fatto bene, può essere grande veicolo di marketing e di promozione del territorio. Esempi sono comuni come Bisceglie, Francavilla Fontana, Monopoli e probabilmente Cerignola in serie C, Andria e Bitonto in serie D.
Il 'Puttilli', inoltre, grande opportunità per tutti e che darebbe a Barletta, in una stagione calcistica, più spettatori di un 'JovaBeach'. Si facciano suonare le campane delle nostre chiese, facciamo in modo che tutti sappiano, ma soprattutto si faccia in fretta. Un appello al Sindaco quindi perché concretamente dia la sveglia alla Città e perché conduca un proficuo tavolo di lavoro per salvare la nostra squadra».
In queste ore alcuni coraggiosi imprenditori, che non vogliono far sparire quasi 100 anni di storia, hanno bisogno di sentire la loro città al loro fianco, hanno bisogno di sentire il calore del sostegno vero e concreto di tutti i cittadini di Barletta. I ricordi di tutti questi anni, accompagnati dai tanti sacrifici delle generazioni precedenti che hanno fatto in modo che si parlasse di Barletta in tutta Italia, non possono essere gettati al vento per l'insensibilità della attuale "classe dirigente" (istituzionale e privata). Che tutti facciano il proprio dovere, che tutti sostengano e si stringano attorno ai gloriosi colori della squadra della nostra Città. Serve l' aiuto delle categorie, ma soprattutto serve l'aiuto ed il contributo dell'imprenditoria locale. La politica faccia quanto necessario e faccia soprattutto il suo dovere. A me il compito di risvegliare gli imprenditori e di convincerli a fare davvero qualcosa di concreto.
Salvare il Barletta 1922, non è un compito che spetta a qualcuno in particolare, ma è un dovere di tutti, perché il Barletta 1922 è un bene comune e come tale va protetto, conservato e consegnato alle generazioni che verranno. Il calcio, se è fatto bene, può essere grande veicolo di marketing e di promozione del territorio. Esempi sono comuni come Bisceglie, Francavilla Fontana, Monopoli e probabilmente Cerignola in serie C, Andria e Bitonto in serie D.
Il 'Puttilli', inoltre, grande opportunità per tutti e che darebbe a Barletta, in una stagione calcistica, più spettatori di un 'JovaBeach'. Si facciano suonare le campane delle nostre chiese, facciamo in modo che tutti sappiano, ma soprattutto si faccia in fretta. Un appello al Sindaco quindi perché concretamente dia la sveglia alla Città e perché conduca un proficuo tavolo di lavoro per salvare la nostra squadra».