Calcio
Barletta Calcio, avanti con il 4-3-3: ma con quali interpreti...?
Conferme tattiche e dubbi sugli uomini per Gubbio dopo la conferenza di mister Novelli
Barletta - venerdì 12 ottobre 2012
11.00
Accentrare l'attenzione sull'allenatore per lasciare tranquilla la squadra. Con questo metodo di stampo "mourinhiano", investendo la responsabilità su di sè e sollevando i giovani calciatori da responsabilità, mister Raffaele Novelli ha affrontato ieri in Sala Stampa la conferenza pre-partita in vista della trasferta che vedrà opposto il Barletta al Gubbio tra 48 ore sul terreno dello stadio "Pietro Barbetti". Questa mattina è in programma l'ultima seduta di allenamento in sede per il team biancorosso. A seguire partenza per il ritiro umbro, dove la squadra nella giornata si sabato sosterrà la seduta di rifinitura, ma l'incontro con i media di ieri presso il "Puttilli" ha fornito diversi spunti.
Ambiente "ferito"?
In tanti hanno ravvisato sensazioni comuni tra la conferenza congiunta Pavone-Tatò e quella di mister Novelli, dalla voglia di ribadire la completa fiducia nei giovani fino a (e soprattutto) una lieve acredine nei confronti della stampa o di parte di essa. Gli "stiamo uniti" comunicati dal ds e dal presidente, uniti ai commenti dell'allenatore salernitano ("Ho rispetto verso la stampa, anche se posso non condividere quello che scrivete. Un'unica verità nel mondo del calcio non esiste. Dovete avere la libertà di scrivere. Non ci sentiamo attaccati"), hanno dato sentore di un Barletta che non si sente "protetto" dai media locali in un momento tecnico e di classifica complesso. La sensazione che si riverbera è una: resta un alone di tranquillità minata dal campo, e solo il campo potrà restituirla.
La tattica: il modulo non si cambia, avanti con il 4-3-3
In tanti si sono chiesti se i problemi di interpretazione della doppia fase di gioco del team biancorosso fossero riconducibili allo schema utilizzato, un 4-3-3 che ha bisogno della migliore condizione possibile dei suoi interpreti per evitare il rischio di pesanti ko. Mister Novelli ha sgombrato il campo da ipotesi di passaggio ad altri moduli, il 3-5-2 su tutti: "Il 4-3-3 resta il punto fermo: questa squadra è stata costruita in questo modo, ha gli interpreti giusti. Per la partita di Gubbio i ragazzi devono stare tranquilli per tutto quello che può succedere". Una conferma delle idee con le quali l'allenatore ha fondato la propria rosa: resta il modulo, ma potrebbero esserci diversi cambiamenti nell'undici che affronterà il Gubbio rispetto all'1-3 contro il Latina: il test vinto contro il Bisceglie al "Puttilli" ha dato diverse indicazioni in merito.
Gli interpreti
DIFESA- Confermato Pasquale Pane, alla ricerca della fatidica prestazione da "sette in pagella", che possa ricacciare nel buio le ombre che aleggiano sul suo rendimento sui forum e pagine Facebook dove si parla di Barletta, quello arretrato dovrebbe essere il reparto con meno cambiamenti rispetto al ko contro il Latina, nonostante i tre gol subiti dai pontini. Ieri mister Novelli ha mischiato le carte, "dividendo" i terzini titolari, Calapai e Angeletti, quasi certi di una maglia a Gubbio per l'assenza di Mazzarani, dai centrali che hanno ottime possibilità di scendere in campo al "Barbetti", De Leidi e Burzigotti. L'ex stopper della Reggina ieri ha disputato buoni 45' e potrebbe essere favorito dalla presenza del possente Galabinov nell'attacco umbro. "E' una squadra forte fisicamente che predilige il lancio dei difensori per la punta centrale Galabinov" ha detto l'allenatore biancorosso in conferenza stampa, parole che fanno propendere per la preferenza verso la fisicità di Burzigotti su Menegaz e Romeo. Out Fabrizio Di Bella, che potrebbe rientrare dopo la sosta a Frosinone. Nota a margine: si è mosso bene ieri nel secondo tempo Filippo Petterini, bravo a farsi trovare pronto sebbene fuori dai piani tecnici.
CENTROCAMPO- "Ha già assorbito il colpo per l'errore di domenica scorsa: non è un problema di Meduri, ma la botta psicologica dopo lo 0-1 l'abbiamo accusata tutti". Così mister Novelli ha di fatto "blindato" la maglia da titolare per l'ex Foggia, non apparso al meglio nemmeno ieri nel test contro il Bisceglie. Da valutare invece Dall'Oglio, vittima di una contusione che verrà valutata nelle prossime ore. Nel ruolo di play basso resta Vacca, in buona forma ieri, ma Meduri resta in vantaggio. Bagarre per una maglia da mezzala: nel ruolo sta tornando la candidatura di Molina, provato ieri accanto a Dezi e Meduri. Difficile che parta però titolare, al pari dell'ex Napoli. In vantaggio per una maglia al momento c'è Piccinni, rimasto a riposo ieri per precauzione in quanto vittima di un inizio di stato influenzale, e salgono anche le quotazioni di Matteo Meucci, in palla contro il Bisceglie.
ATTACCO- Potrebbe finalmente scoccare l'ora di Andrea La Mantia: il suo "minutaggio" (salito da 15 a 35 minuti nelle parole del mister fino a domenica scorsa) potrebbe aver subito un'impennata negli ultimi giorni. L'ex attaccante del Frosinone è forse l'unico in rosa con la dicitura "centravanti" sulla carta d'identità da calciatore e in un attacco stitico come quello del Barletta negli ultimi tempi potrebbe essere la soluzione. Potrebbe essere dirottato a sinistra Riccardo Barbuti, testato ieri in quella posizione e rinfrancato dopo gli errori di domenica dalle parole di Novelli che gli ha confermato ieri piena e totale fiducia. In crescita c'è Castellani, che potrebbe finalmente trovar posto in panchina. E' bagarre totale a destra: Molina, Simoncelli, Ferreira e Carretta sono 4 opzioni plausibili. I primi due sarebbero scelti per una gara di maggiore contenimento, i due mancini per rientrare e colpire con il mancino con Ferreira che appare favorito sul gallipolino, in calo negli ultimi tempi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ambiente "ferito"?
In tanti hanno ravvisato sensazioni comuni tra la conferenza congiunta Pavone-Tatò e quella di mister Novelli, dalla voglia di ribadire la completa fiducia nei giovani fino a (e soprattutto) una lieve acredine nei confronti della stampa o di parte di essa. Gli "stiamo uniti" comunicati dal ds e dal presidente, uniti ai commenti dell'allenatore salernitano ("Ho rispetto verso la stampa, anche se posso non condividere quello che scrivete. Un'unica verità nel mondo del calcio non esiste. Dovete avere la libertà di scrivere. Non ci sentiamo attaccati"), hanno dato sentore di un Barletta che non si sente "protetto" dai media locali in un momento tecnico e di classifica complesso. La sensazione che si riverbera è una: resta un alone di tranquillità minata dal campo, e solo il campo potrà restituirla.
La tattica: il modulo non si cambia, avanti con il 4-3-3
In tanti si sono chiesti se i problemi di interpretazione della doppia fase di gioco del team biancorosso fossero riconducibili allo schema utilizzato, un 4-3-3 che ha bisogno della migliore condizione possibile dei suoi interpreti per evitare il rischio di pesanti ko. Mister Novelli ha sgombrato il campo da ipotesi di passaggio ad altri moduli, il 3-5-2 su tutti: "Il 4-3-3 resta il punto fermo: questa squadra è stata costruita in questo modo, ha gli interpreti giusti. Per la partita di Gubbio i ragazzi devono stare tranquilli per tutto quello che può succedere". Una conferma delle idee con le quali l'allenatore ha fondato la propria rosa: resta il modulo, ma potrebbero esserci diversi cambiamenti nell'undici che affronterà il Gubbio rispetto all'1-3 contro il Latina: il test vinto contro il Bisceglie al "Puttilli" ha dato diverse indicazioni in merito.
Gli interpreti
DIFESA- Confermato Pasquale Pane, alla ricerca della fatidica prestazione da "sette in pagella", che possa ricacciare nel buio le ombre che aleggiano sul suo rendimento sui forum e pagine Facebook dove si parla di Barletta, quello arretrato dovrebbe essere il reparto con meno cambiamenti rispetto al ko contro il Latina, nonostante i tre gol subiti dai pontini. Ieri mister Novelli ha mischiato le carte, "dividendo" i terzini titolari, Calapai e Angeletti, quasi certi di una maglia a Gubbio per l'assenza di Mazzarani, dai centrali che hanno ottime possibilità di scendere in campo al "Barbetti", De Leidi e Burzigotti. L'ex stopper della Reggina ieri ha disputato buoni 45' e potrebbe essere favorito dalla presenza del possente Galabinov nell'attacco umbro. "E' una squadra forte fisicamente che predilige il lancio dei difensori per la punta centrale Galabinov" ha detto l'allenatore biancorosso in conferenza stampa, parole che fanno propendere per la preferenza verso la fisicità di Burzigotti su Menegaz e Romeo. Out Fabrizio Di Bella, che potrebbe rientrare dopo la sosta a Frosinone. Nota a margine: si è mosso bene ieri nel secondo tempo Filippo Petterini, bravo a farsi trovare pronto sebbene fuori dai piani tecnici.
CENTROCAMPO- "Ha già assorbito il colpo per l'errore di domenica scorsa: non è un problema di Meduri, ma la botta psicologica dopo lo 0-1 l'abbiamo accusata tutti". Così mister Novelli ha di fatto "blindato" la maglia da titolare per l'ex Foggia, non apparso al meglio nemmeno ieri nel test contro il Bisceglie. Da valutare invece Dall'Oglio, vittima di una contusione che verrà valutata nelle prossime ore. Nel ruolo di play basso resta Vacca, in buona forma ieri, ma Meduri resta in vantaggio. Bagarre per una maglia da mezzala: nel ruolo sta tornando la candidatura di Molina, provato ieri accanto a Dezi e Meduri. Difficile che parta però titolare, al pari dell'ex Napoli. In vantaggio per una maglia al momento c'è Piccinni, rimasto a riposo ieri per precauzione in quanto vittima di un inizio di stato influenzale, e salgono anche le quotazioni di Matteo Meucci, in palla contro il Bisceglie.
ATTACCO- Potrebbe finalmente scoccare l'ora di Andrea La Mantia: il suo "minutaggio" (salito da 15 a 35 minuti nelle parole del mister fino a domenica scorsa) potrebbe aver subito un'impennata negli ultimi giorni. L'ex attaccante del Frosinone è forse l'unico in rosa con la dicitura "centravanti" sulla carta d'identità da calciatore e in un attacco stitico come quello del Barletta negli ultimi tempi potrebbe essere la soluzione. Potrebbe essere dirottato a sinistra Riccardo Barbuti, testato ieri in quella posizione e rinfrancato dopo gli errori di domenica dalle parole di Novelli che gli ha confermato ieri piena e totale fiducia. In crescita c'è Castellani, che potrebbe finalmente trovar posto in panchina. E' bagarre totale a destra: Molina, Simoncelli, Ferreira e Carretta sono 4 opzioni plausibili. I primi due sarebbero scelti per una gara di maggiore contenimento, i due mancini per rientrare e colpire con il mancino con Ferreira che appare favorito sul gallipolino, in calo negli ultimi tempi.
(Twitter: @GuerraLuca88)