Calcio
Barletta-Andria 0-1: in diretta dalla Sala Stampa del "Puttilli"
La parola ai protagonisti del match dopo il fischio finale
Barletta - domenica 4 novembre 2012
20.05
E' terminata da pochi minuti la partita del "Cosimo Puttilli" tra Barletta e Andria, vinta dagli ospiti per 1-0 grazie al centro di Arini al 40' del primo tempo. Biancorossi che restano ultimi, mentre l'Andria sale a quota 12 in classifica. Tanti fischi per i biancorossi al termine di una sfida che ha visto anche Rossi parare un rigore a Dezi in avvio di ripresa e Innocenti farsi ipnotizzare da Pane dal dischetto nel recupero del secondo tempo. Una brutta e meritata sconfitta per un Barletta a tratti inguardabile e confusionario. In diretta dalla Sala Stampa del "Cosimo Puttilli" raccogliamo le dichiarazioni dei protagonisti della partita:
Il primo a presentarsi davanti a telecamere, taccuini e obiettivi è mister Vincenzo Cosco, allenatore dell'Andria. "Sono contento, inutile chiedermelo. Mi scuso anche per l'esagerata esultanza finale, ma eravamo troppo felici per i nostri tifosi". Siete stati aiutati dall'atteggiamento tattico del Barletta nel primo tempo? "Per noi era una partita molto difficile, non sapevamo come avrebbe giocato il Barletta. Abbiamo adottato un atteggiamento tattico che mirava a bloccare il centrocampo, i miei sono stati molto bravi a non concedergli la superiorità numerica in mediana. Il neo è stato quello di non aver chiuso la partita nella ripresa, abbiamo avuto ottime occasioni con D'Errico, Comini e Giorgino, infine il rigore fallito da Innocenti". "Nel primo tempo abbiamo messo il vertice basso a centrocampo per pressare alto Vacca, l'azione del gol è stata bellissima. Nel secondo tempo abbiamo sofferto il loro cambio di sistema di gioco con la mezzapunta tra le linee". La nostra classifica? "Non la guardo, vivo di soddisfazioni momentanee. Siamo ancora arrabbiati per il ko contro il Latina, ma a questo punto accettiamo tutto quello che ci succede". Il cambio Taormina- Maccan? "Taormina non ne aveva più e ho scelto di mettere una punta in più anche per alzare il pressing". "Abbiamo risposto bene alla tegola del deferimento arrivata alla vigilia della partita. Credo ci serva stabilità societaria, oggi ho visto che è tornato il presidente, e questo è magari di buon auspicio". Noi meglio fuori casa? "In generale, fuori casa ci serve personalità, in casa maggiore qualità. Probabilmente abbiamo maggiore carattere, però io penso che sia stato importante mantenere gli equilibri".
Arriva in Sala Stampa Paolo Stringara, allenatore del Barletta Calcio: Squadra nervosa e contratta nel primo tempo, secondo tempo lievemente meglio? "Sapevo che avrei incontrato tante difficoltà, purtroppo non è stato un primo tempo come me lo aspettavo. L'Andria è stata più aggressiva, più cattiva nei contrasti: questo non deve succedere. Non possiamo regalare il dominio fisico a una squadra". E' una situazione congenita? Manca esperienza in rosa? "Intanto stasera ci mancava il giocatore con quelle caratteristiche, ossia Piccinni, oltre a Di Bella. Ci sono mancati anche loro due. Vedremo cosa succede: fra me, il direttore e il presidente valuteremo la situazione, ora pensiamo a rimediare a questa situazione difficilissima. Ci gira anche male, per me sul rigore c'era anche l'espulsione. Abbiamo sbagliato il rigore in un momento topico della gara, è un momento che gira tutto male. Ma, ripeto, non abbiamo lottato a sufficienza, non è la squadra con le caratteristiche che volevo con le mie squadre". Le scelte in attacco? "Ho inserito Ferreira e Carretta perchè loro non sono molto rapidi. Ci è mancata l'essenza del calcio, l'agonismo, la cattiveria sportiva, soprattutto nel primo tempo". Sul modulo? "Vediamo quale adoperare: il problema è che noi siamo una squadra che si deve salvare, ma manchiamo di cattiveria". La squadra sembra impaurita, la classifica vi fa paura? "No, sappiamo che la situazione è critica ma non abbiamo paura". Se serve il ritiro? "Quando scendiamo in campo con questa maglia dobbiamo onorarla, dobbiamo capire cosa vuol dire giocare in Lega Pro. La classifica rispecchia la situazione, non siamo involuti, ma siamo ancora in difficoltà e non ne siamo certo usciti". Simoncelli migliore in campo, avrà più chances in futuro? "Sicuramente, quando entri poi hai un minor peso psicologico. Non voglio colpevolizzare nessuno in particolare, stasera abbiamo perso tutti: ripeto, non abbiamo un'anima". Servono rinforzi, esiste la possibilità che vi siano degli arrivi? "Ripeto, sono arrivato da pochissimo e devo prima vedere tutti i giocatori. Ora non penso che uno o due acquisti ci possano cambiare la faccia. Bisogna lavorare sulla cattiveria dei ragazzi, bisogna tiragliela fuori".
Parla il match-winner, Mariano Arini, capitano dell'Andria. "Abbiamo fatto una buona partita, probabilmente potevamo anche fare qualche gol in più e abbiamo rischiato di pareggiare sul calcio di rigore. Io bestia nera del Barletta? "Ormai è il terzo gol, mi fa piacere, è un gol decisivo, oggi volevamo fare bene e regalare e regalarci questa gioia". Il centrocampo? "Come squadra abbiamo fatto una grande partita, inizialmente il mister ha alzato Giorgino per chiudere Vacca, nel secondo tempo abbiamo risposto al loro cambio di sistema di gioco". La classifica? " Abbiamo raccolto 13 punti, cerchiamo di estraniarci dalle situazioni societarie, cerchiamo di ascoltare poco quello che succede fuori dal campo. Siamo contenti del nostro cammino e pensiamo a fare sempre meglio domenica per domenica".
(Twitter: @GuerraLuca88)
Il primo a presentarsi davanti a telecamere, taccuini e obiettivi è mister Vincenzo Cosco, allenatore dell'Andria. "Sono contento, inutile chiedermelo. Mi scuso anche per l'esagerata esultanza finale, ma eravamo troppo felici per i nostri tifosi". Siete stati aiutati dall'atteggiamento tattico del Barletta nel primo tempo? "Per noi era una partita molto difficile, non sapevamo come avrebbe giocato il Barletta. Abbiamo adottato un atteggiamento tattico che mirava a bloccare il centrocampo, i miei sono stati molto bravi a non concedergli la superiorità numerica in mediana. Il neo è stato quello di non aver chiuso la partita nella ripresa, abbiamo avuto ottime occasioni con D'Errico, Comini e Giorgino, infine il rigore fallito da Innocenti". "Nel primo tempo abbiamo messo il vertice basso a centrocampo per pressare alto Vacca, l'azione del gol è stata bellissima. Nel secondo tempo abbiamo sofferto il loro cambio di sistema di gioco con la mezzapunta tra le linee". La nostra classifica? "Non la guardo, vivo di soddisfazioni momentanee. Siamo ancora arrabbiati per il ko contro il Latina, ma a questo punto accettiamo tutto quello che ci succede". Il cambio Taormina- Maccan? "Taormina non ne aveva più e ho scelto di mettere una punta in più anche per alzare il pressing". "Abbiamo risposto bene alla tegola del deferimento arrivata alla vigilia della partita. Credo ci serva stabilità societaria, oggi ho visto che è tornato il presidente, e questo è magari di buon auspicio". Noi meglio fuori casa? "In generale, fuori casa ci serve personalità, in casa maggiore qualità. Probabilmente abbiamo maggiore carattere, però io penso che sia stato importante mantenere gli equilibri".
Arriva in Sala Stampa Paolo Stringara, allenatore del Barletta Calcio: Squadra nervosa e contratta nel primo tempo, secondo tempo lievemente meglio? "Sapevo che avrei incontrato tante difficoltà, purtroppo non è stato un primo tempo come me lo aspettavo. L'Andria è stata più aggressiva, più cattiva nei contrasti: questo non deve succedere. Non possiamo regalare il dominio fisico a una squadra". E' una situazione congenita? Manca esperienza in rosa? "Intanto stasera ci mancava il giocatore con quelle caratteristiche, ossia Piccinni, oltre a Di Bella. Ci sono mancati anche loro due. Vedremo cosa succede: fra me, il direttore e il presidente valuteremo la situazione, ora pensiamo a rimediare a questa situazione difficilissima. Ci gira anche male, per me sul rigore c'era anche l'espulsione. Abbiamo sbagliato il rigore in un momento topico della gara, è un momento che gira tutto male. Ma, ripeto, non abbiamo lottato a sufficienza, non è la squadra con le caratteristiche che volevo con le mie squadre". Le scelte in attacco? "Ho inserito Ferreira e Carretta perchè loro non sono molto rapidi. Ci è mancata l'essenza del calcio, l'agonismo, la cattiveria sportiva, soprattutto nel primo tempo". Sul modulo? "Vediamo quale adoperare: il problema è che noi siamo una squadra che si deve salvare, ma manchiamo di cattiveria". La squadra sembra impaurita, la classifica vi fa paura? "No, sappiamo che la situazione è critica ma non abbiamo paura". Se serve il ritiro? "Quando scendiamo in campo con questa maglia dobbiamo onorarla, dobbiamo capire cosa vuol dire giocare in Lega Pro. La classifica rispecchia la situazione, non siamo involuti, ma siamo ancora in difficoltà e non ne siamo certo usciti". Simoncelli migliore in campo, avrà più chances in futuro? "Sicuramente, quando entri poi hai un minor peso psicologico. Non voglio colpevolizzare nessuno in particolare, stasera abbiamo perso tutti: ripeto, non abbiamo un'anima". Servono rinforzi, esiste la possibilità che vi siano degli arrivi? "Ripeto, sono arrivato da pochissimo e devo prima vedere tutti i giocatori. Ora non penso che uno o due acquisti ci possano cambiare la faccia. Bisogna lavorare sulla cattiveria dei ragazzi, bisogna tiragliela fuori".
Parla il match-winner, Mariano Arini, capitano dell'Andria. "Abbiamo fatto una buona partita, probabilmente potevamo anche fare qualche gol in più e abbiamo rischiato di pareggiare sul calcio di rigore. Io bestia nera del Barletta? "Ormai è il terzo gol, mi fa piacere, è un gol decisivo, oggi volevamo fare bene e regalare e regalarci questa gioia". Il centrocampo? "Come squadra abbiamo fatto una grande partita, inizialmente il mister ha alzato Giorgino per chiudere Vacca, nel secondo tempo abbiamo risposto al loro cambio di sistema di gioco". La classifica? " Abbiamo raccolto 13 punti, cerchiamo di estraniarci dalle situazioni societarie, cerchiamo di ascoltare poco quello che succede fuori dal campo. Siamo contenti del nostro cammino e pensiamo a fare sempre meglio domenica per domenica".
(Twitter: @GuerraLuca88)