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Calcio
Barletta, al via il calciomercato: il borsino biancorosso
Tante seconde linee in partenza, c’è da trattenere i big e rinforzare l’attacco
Barletta - lunedì 5 gennaio 2015
14.01
Hanno avuto il via ufficialmente questa mattina le trattative incluse nella finestra invernale di calciomercato per l'Italia nel pallone. A Barletta, però, il prologo è stato amaro, con la cessione di Roberto Floriano (autore di 8 delle 16 reti biancorosse tra campionato e Coppa) al Pisa il 2 gennaio: partite parallele, quelle del campo-dove domani alle 12.30 arriva l'Ischia, diretta concorrente per la salvezza-e quelle del mercato, in cui il borsino del club di via Vittorio Veneto, chiamato a rispondere a importanti scadenze il 16 febbraio, è in via di definizione.
Chi parte
Non è un mistero che diversi giocatori siano sin qui rientrati poco o nulla nella causa biancorossa: parliamo nello specifico di Kiakis, Sokoli, Guarco, Gemignani, Branzani e Rizzitelli, complessivamente in campo per meno di 1000 minuti in campionato. Kiakis e Rizzitelli, di proprietà dell'Hellas Verona, potrebbero rientrare alla casa-madre per poi essere girati nuovamente in prestito nel girone A della Lega Pro: non è però da escludere la loro permanenza in Puglia. Discorso diverso per i quattro nomi restanti: Sokoli, mai impiegato in campionato, andrà a giocare e fare esperienza altrove, mentre Guarco, arrivato in estate in uno scambio con tante incognite che portò La Mantia a San Marino, ha estimatori al Nord. Branzani, complice anche un contratto pesante e una tenuta fisica con alcune incognite, resta di difficile sistemazione, mentre Gemignani cerca più spazio, ma potrebbe anche restare. Cenno a parte merita Raffaele Biancolino, arrivato in estate come "colpo" del presidente Perpignano: il colpo è rimasto in canna, e il "Pitone" è ai box da tempo. Si lavora per una complicata rescissione contrattuale.
Chi arriva
In questo momento, al netto di voci che vorrebbero da Milano il Barletta concretamente interessato ad attaccanti di prima linea nel girone (Del Sante è un'operazione molto complicata e al momento a Lamezia Terme non sono arrivate offerte ufficiali, Arcidiacono non arriverà), il potere di mercato del sodalizio biancorosso in entrata si limita perlopiù a scambi e prestiti: le richieste di mister Marco Sesia sono chiare ormai da tempo. Serve come il pane un attaccante centrale di ruolo e urge anche un'alternativa offensiva in fascia, laddove oggi ci sono i soli Venitucci e Danti. Se dovessero maturare partenze in mediana e difesa, sarà necessaria almeno una pedina per reparto, da reperire tra i giovani in esubero da A o B o appunto da reclutare attraverso scambi con società di Lega Pro. Il duo Delvecchio-Rizzieri lavora a fari spenti in questo momento, complice un portafoglio da tener d'occhio con attenzione (al netto delle giustificazioni addotte dal presidente per i due punti di penalità, non è un mistero che Floriano sia stato venduto per fare cassa) e un mercato che offre occasioni soprattutto negli ultimi giorni di contrattazioni.
I pezzi pregiati
«Non venderemo altri titolari oltre Floriano, lo assicuro». Così il presidente del Barletta Giuseppe Perpignano ha blindato a parole i calciatori maggiormente richiesti nella recente conferenza stampa del 3 gennaio. Anche Floriano un mese fa era incedibile, i fatti-e le offerte del Pisa-hanno dimostrato il contrario. Quattro sono al momento i calciatori biancorossi all'attenzione dei club di Lega Pro e serie B: tra i pali Luca Liverani ha meritato la luce dei riflettori, e il Pescara resta alla finestra. In mediana De Rose piace alla Salernitana, mentre Legras ha riscosso apprezzamenti a Caserta: per entrambi non ci sono però state offerte, così come Stendardo è rimasto un'idea per Aversa Normanna e Paganese. Di certo, perso Floriano, il Barletta che mira alla salvezza non può permettersi di cedere altre pedine al momento: l'obiettivo della società, almeno nelle intenzioni, è quello.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Chi parte
Non è un mistero che diversi giocatori siano sin qui rientrati poco o nulla nella causa biancorossa: parliamo nello specifico di Kiakis, Sokoli, Guarco, Gemignani, Branzani e Rizzitelli, complessivamente in campo per meno di 1000 minuti in campionato. Kiakis e Rizzitelli, di proprietà dell'Hellas Verona, potrebbero rientrare alla casa-madre per poi essere girati nuovamente in prestito nel girone A della Lega Pro: non è però da escludere la loro permanenza in Puglia. Discorso diverso per i quattro nomi restanti: Sokoli, mai impiegato in campionato, andrà a giocare e fare esperienza altrove, mentre Guarco, arrivato in estate in uno scambio con tante incognite che portò La Mantia a San Marino, ha estimatori al Nord. Branzani, complice anche un contratto pesante e una tenuta fisica con alcune incognite, resta di difficile sistemazione, mentre Gemignani cerca più spazio, ma potrebbe anche restare. Cenno a parte merita Raffaele Biancolino, arrivato in estate come "colpo" del presidente Perpignano: il colpo è rimasto in canna, e il "Pitone" è ai box da tempo. Si lavora per una complicata rescissione contrattuale.
Chi arriva
In questo momento, al netto di voci che vorrebbero da Milano il Barletta concretamente interessato ad attaccanti di prima linea nel girone (Del Sante è un'operazione molto complicata e al momento a Lamezia Terme non sono arrivate offerte ufficiali, Arcidiacono non arriverà), il potere di mercato del sodalizio biancorosso in entrata si limita perlopiù a scambi e prestiti: le richieste di mister Marco Sesia sono chiare ormai da tempo. Serve come il pane un attaccante centrale di ruolo e urge anche un'alternativa offensiva in fascia, laddove oggi ci sono i soli Venitucci e Danti. Se dovessero maturare partenze in mediana e difesa, sarà necessaria almeno una pedina per reparto, da reperire tra i giovani in esubero da A o B o appunto da reclutare attraverso scambi con società di Lega Pro. Il duo Delvecchio-Rizzieri lavora a fari spenti in questo momento, complice un portafoglio da tener d'occhio con attenzione (al netto delle giustificazioni addotte dal presidente per i due punti di penalità, non è un mistero che Floriano sia stato venduto per fare cassa) e un mercato che offre occasioni soprattutto negli ultimi giorni di contrattazioni.
I pezzi pregiati
«Non venderemo altri titolari oltre Floriano, lo assicuro». Così il presidente del Barletta Giuseppe Perpignano ha blindato a parole i calciatori maggiormente richiesti nella recente conferenza stampa del 3 gennaio. Anche Floriano un mese fa era incedibile, i fatti-e le offerte del Pisa-hanno dimostrato il contrario. Quattro sono al momento i calciatori biancorossi all'attenzione dei club di Lega Pro e serie B: tra i pali Luca Liverani ha meritato la luce dei riflettori, e il Pescara resta alla finestra. In mediana De Rose piace alla Salernitana, mentre Legras ha riscosso apprezzamenti a Caserta: per entrambi non ci sono però state offerte, così come Stendardo è rimasto un'idea per Aversa Normanna e Paganese. Di certo, perso Floriano, il Barletta che mira alla salvezza non può permettersi di cedere altre pedine al momento: l'obiettivo della società, almeno nelle intenzioni, è quello.
(Twitter: @GuerraLuca88)
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