Calcio
Barletta 1922: tra partenze, arrivi e conferenze stampa, domenica si torna in campo
Biancorossi in campo al Puttilli contro la Paganese per il primo di una serie di scontri salvezza
Barletta - venerdì 5 gennaio 2024
10.42
Tre ulteriori nuovi arrivi (La Monica, Capone e Basanisi) che vanno ad aggiungersi ai volti nuovi arrivati a Barletta con il mercato dicembrino. Le dimissioni di Ciro Ginestra e l'arrivo di Dino Bitetto e del nuovo "diesse" Pitino. Gli addii quasi certi di Marconato e Provitolo che vanno ad aggiungersi alle rescissioni di Marilungo e Silvestri. Ngom fuori rosa, gli interrogativi su Ezequiel Schelotto e il permesso del "Tato" Diaz. L'arrivo del nuovo preparatore atletico Pasquale Sepe e del nuovo allenatore in seconda Stefano Di Cuonzo.
A tutto questo via vai - che sarebbe normale in giugno e luglio quando c'è da preparare una nuova stagione, non certo a fine girone di andata con una salvezza tutta da conquistare – si aggiunge naturalmente l'ormai stucchevole stillicidio di voci, proclami, retromarce e smentite sul futuro assetto societario del Barletta, che da mesi è tra i principali temi di discussione in città, anche e più dell'evento agonistico domenicale che dovrebbe essere al centro di tutto.
E invece da mesi continuiamo ad assistere a un ormai fastidioso alternarsi di conferenze stampa ora improntate ai "tuttapposto", ora ai "volemose bene", ora ai "vorrei, ma non è colpa mia...". Un balletto che francamente avrebbe anche un po' stancato, perché se è vero che gli errori/orrori dell'attuale proprietà (effettiva o onoraria che sia) sono palesi ed evidenti, ed è vero che il comportamento degli ultimi mesi nei confronti di piazza e organi di stampa di chi oggi rappresenta l'ASD Barletta 1922 non è certo stato tra i più adamantini, è altrettanto vero che quando si vuole acquistare un bene (che sia uno smartphone, un paio di scarpe o una società di calcio) si tira fuori la carta di credito e lo si acquista a prescindere dalla simpatia o meno di chi vende, e se c'è qualche problema lo si dice apertamente senza rifugiarsi nei "detto e non detto" di queste ultime settimane, il cui unico risultato è inasprire ulteriormente il già forte malcontento della tifoseria barlettana.
Con tutto questo caos, quasi ci si dimentica che domenica pomeriggio alle ore 15:00 il Barletta torna in campo al "Puttilli" contro la Paganese, con mister Bitetto che tra nuovi arrivati, reduci da permessi, malpancisti, dubbiosi e fuori rosa, davvero dovrà lambiccarsi sulla formazione da mandare in campo contro gli azzurrostellati campani.
Barletta-Paganese inoltre non è che il primo di una serie di impegni che saranno a dir poco decisivi per il futuro dei biancorossi in questa stagione, dal momento che la squadra di Bitetto sarà poi attesa dal doppio scontro salvezza in trasferta contro Santa Maria Cilento e Gallipoli, dal difficilissimo match interno contro il Nardò e dall'altro scontro salvezza in casa del Bitonto, prima di entrare nella discesa finale di questo campionato costellata di partite sulla carta molto ostiche.
A tutto questo via vai - che sarebbe normale in giugno e luglio quando c'è da preparare una nuova stagione, non certo a fine girone di andata con una salvezza tutta da conquistare – si aggiunge naturalmente l'ormai stucchevole stillicidio di voci, proclami, retromarce e smentite sul futuro assetto societario del Barletta, che da mesi è tra i principali temi di discussione in città, anche e più dell'evento agonistico domenicale che dovrebbe essere al centro di tutto.
E invece da mesi continuiamo ad assistere a un ormai fastidioso alternarsi di conferenze stampa ora improntate ai "tuttapposto", ora ai "volemose bene", ora ai "vorrei, ma non è colpa mia...". Un balletto che francamente avrebbe anche un po' stancato, perché se è vero che gli errori/orrori dell'attuale proprietà (effettiva o onoraria che sia) sono palesi ed evidenti, ed è vero che il comportamento degli ultimi mesi nei confronti di piazza e organi di stampa di chi oggi rappresenta l'ASD Barletta 1922 non è certo stato tra i più adamantini, è altrettanto vero che quando si vuole acquistare un bene (che sia uno smartphone, un paio di scarpe o una società di calcio) si tira fuori la carta di credito e lo si acquista a prescindere dalla simpatia o meno di chi vende, e se c'è qualche problema lo si dice apertamente senza rifugiarsi nei "detto e non detto" di queste ultime settimane, il cui unico risultato è inasprire ulteriormente il già forte malcontento della tifoseria barlettana.
Con tutto questo caos, quasi ci si dimentica che domenica pomeriggio alle ore 15:00 il Barletta torna in campo al "Puttilli" contro la Paganese, con mister Bitetto che tra nuovi arrivati, reduci da permessi, malpancisti, dubbiosi e fuori rosa, davvero dovrà lambiccarsi sulla formazione da mandare in campo contro gli azzurrostellati campani.
Barletta-Paganese inoltre non è che il primo di una serie di impegni che saranno a dir poco decisivi per il futuro dei biancorossi in questa stagione, dal momento che la squadra di Bitetto sarà poi attesa dal doppio scontro salvezza in trasferta contro Santa Maria Cilento e Gallipoli, dal difficilissimo match interno contro il Nardò e dall'altro scontro salvezza in casa del Bitonto, prima di entrare nella discesa finale di questo campionato costellata di partite sulla carta molto ostiche.