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Barletta 1922: fatti tre passi indietro con tanti auguri

Imprevista e meritata debacle ad Afragola per i biancorossi, che da adesso non possono più sbagliare

L'inaspettata, ma meritata, sconfitta del Barletta al Luigi Moccia di Afragola, rischia di essere roba ben più seria in termini di obiettivi stagionali di una semplice battuta di arresto giunta appena all'ottava giornata di campionato.

Le tre sberle prese da un'Afragolese vogliosa e determinata, seppur priva di elementi di un certo peso, come Zerbo e Longo e il lungodegente Grasso, non solo hanno messo in evidenza le pecche di un Barletta che, nonostante fosse reduce da tre vittorie di fila, sembra ancora lontano dall'esprimere il suo vero potenziale, ma alla luce del discusso successo del Fasano sulla Fidelis Andria, rischia sin da ora di compromettere quello che ancora resta il principale obiettivo della squadra di Pizzulli.

E poi naturalmente a preoccupare l'ambiente biancorosso c'è la prestazione sul campo: di gran lunga la peggiore di questi primi due mesi di stagione, con tre reti incassate che, mutuando il famoso cartoncino degli imprevisti nel gioco del Monopoli, rappresentano per il Barletta "tre (giganteschi) passi indietro con tanti auguri".

Auguri che al Barletta andrebbero fatti sin da subito per i prossimi due impegni contro Paganese e Martina che a questo punto, a -8 dalla capolista Fasano, si presentano già decisivi per il prosieguo della stagione, anche perché nella peggiore delle ipotesi, giungere a quasi un terzo del campionato con già uno svantaggio in doppia cifra significherebbe dire con molte probabilità dire prematuramente addio a ogni velleità di primato.

A mancare ieri ad Afragola è stato in pratica il Barletta al completo, a partire dalla fase difensiva - di gran lunga la più celebrata (e a ragione) nelle scorse settimane - , con nuovo entrato Porzio (arrivato da tre giorni in casa Afragolese) in versione lama di coltello, nel burro rappresentato dalla linea dei difensori biancorossi.

E poi vi sono naturalmente i grossi problemi di una fase offensiva, a questo punto definibile come Laringe-dipendente, che senza le giocate dell'esterno napoletano, e al netto del fantastico gol del momentaneo 1-1 messa a segno da Fantacci, pare essere ripiombata in tutto e per tutto nell'inconcludenza mista ad opacità vista spesso nelle prime uscite stagionali, dove a un Lattanzio e a un La Monica (al primo gol in biancorosso) che negli ultimi minuti hanno fatto quel che hanno potuto, fanno da contraltare la prestazione negativa di Sasanelli, e di un Da Silva il cui deludente rendimento a questo punto meriterebbe serie riflessioni.

Detto della vittoria del Fasano sulla Fidelis Andria (2-1), con tanto di tafferugli a fine partita tra opposte tifoserie, che ha portato a otto punti il distacco del Barletta dalla vetta della classifica, l'ottava giornata del girone H di Serie D, per quanto riguarda le posizioni di vertice ha fatto registrare il ritorno alla vittoria del Martina, che con il successo casalingo sul Pompei (2-0, con primo gol in campionato di Ryduan Palermo) è adesso da solo al secondo posto a -3 dal Fasano capolista.

Dietro di un punto rispetto ai biancazzurri di Laterza, vi è ora una coppia formata da Paganese (2-1 alla Sarnese), e dall'Heraclea Candela, che con il 2-0 al Nardò porta a tre i successi di fila dell'era Compierchio.

Per quanto riguarda la lotta per la salvezza e nella zona play out, vi sono da registrare: lo squillante successo per 4-0 del Nola su di un'Acerrana ultima in classifica e al momento senza direttore sportivo; i pareggi a reti inviolate tra Real Normanna e Francavilla in Sinni, e tra Gravina e Virtus Francavilla; e infine il primo importantissimo successo esterno del Manfredonia per 2-1 sul campo del Ferrandina.
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