Calcio
Audace Barletta in prima categoria nonostante la coppa
Sfumata l'ipotesi ripescaggio il club attende di conoscere i prossimi avversari
Barletta - sabato 3 agosto 2024
11.58
Dopo la sfortunata finale playoff del maggio scorso dell'Audace Barletta contro la Virtus Bisceglie, eravamo stati evidentemente un tantino troppo ottimisti nel dipingere l'eventualità di un ripescaggio nel campionato di Promozione come un qualcosa di meramente formale.
La vittoria della Coppa Puglia di Prima Categoria, le difficoltà economiche di non poche società di categorie superiori, e non ultima, l'acquisizione della società Audace Barletta 1958 da parte dell'ambiziosa cordata di imprenditori capitanata da Michele Dibenedetto, avevano indotto un po tutti gli sportivi barlettani - anche, se non soprattutto, alla luce delle recentissime vicissitudini societarie del Barletta 1922 - a guardare quanto meno con curiosità alle future vicende della fù squadra di Peppino Manzi.
Ci si aspettava in sostanza non solo un quasi scontato ripescaggio nel campionato di Promozione Pugliese (dal quale la compagine biancorossa manca dalla stagione 2018/19), ma anche un'Audace tra le massime favorite al gran salto in Eccellenza, alla luce dei recenti ambiziosi proclami della nuova società.
E invece sarà ancora Prima Categoria, con tanto di conseguente rivisitazione dei programmi stagionali e revisione delle tempistiche del progetto-Audace.
Sia chiaro, ribadiamo quanto scritto a proposito del recente mancato ripescaggio in Serie D del Barletta 1922: siamo per un calcio in cui, a prescindere dalle varie tarantelle societarie, il titolo sportivo è sacro ed intoccabile. Un calcio con promozioni e retrocessioni effettive, senza ripescaggi, penalizzazioni, declassamenti d'ufficio (a meno di evidente ed inequivocabile flagranza di illecito) e pietose estati all'insegna delle carte bollate. E come già scritto a proposito del Barletta, se l'Audace lo scorso maggio non è riuscita a centrare sul campo un salto in Promozione ampiamente alla portata, lo deve esclusivamente alle proprie responsabilità, con una squadra che aveva troppo presto e fin troppo festosamente staccato la spina a livello mentale subito dopo il fischio finale di Audace-Squinzano finale di Coppa Puglia, chiudendo quasi inconsciamente gli occhi sul gran finale di stagione della Virtus Bisceglie futura avversaria nella finale play off. Lo stesso tragico errore commesso dodici mesi prima dall'Etra in Seconda Categoria contro il fù Maracanà San Severo.
Prossimo step per la rinnovata Audace Barletta (e anche per l'Etra) sarà quindi conoscere date ed avversari del prossimo girone A di Prima Categoria. Un campionato da "ammazzare" il prima possibile in modo da poter archiviare celermente questa prima imprevista battuta d'arresto del progetto di Michele Dibenedetto e soci.
La vittoria della Coppa Puglia di Prima Categoria, le difficoltà economiche di non poche società di categorie superiori, e non ultima, l'acquisizione della società Audace Barletta 1958 da parte dell'ambiziosa cordata di imprenditori capitanata da Michele Dibenedetto, avevano indotto un po tutti gli sportivi barlettani - anche, se non soprattutto, alla luce delle recentissime vicissitudini societarie del Barletta 1922 - a guardare quanto meno con curiosità alle future vicende della fù squadra di Peppino Manzi.
Ci si aspettava in sostanza non solo un quasi scontato ripescaggio nel campionato di Promozione Pugliese (dal quale la compagine biancorossa manca dalla stagione 2018/19), ma anche un'Audace tra le massime favorite al gran salto in Eccellenza, alla luce dei recenti ambiziosi proclami della nuova società.
E invece sarà ancora Prima Categoria, con tanto di conseguente rivisitazione dei programmi stagionali e revisione delle tempistiche del progetto-Audace.
Sia chiaro, ribadiamo quanto scritto a proposito del recente mancato ripescaggio in Serie D del Barletta 1922: siamo per un calcio in cui, a prescindere dalle varie tarantelle societarie, il titolo sportivo è sacro ed intoccabile. Un calcio con promozioni e retrocessioni effettive, senza ripescaggi, penalizzazioni, declassamenti d'ufficio (a meno di evidente ed inequivocabile flagranza di illecito) e pietose estati all'insegna delle carte bollate. E come già scritto a proposito del Barletta, se l'Audace lo scorso maggio non è riuscita a centrare sul campo un salto in Promozione ampiamente alla portata, lo deve esclusivamente alle proprie responsabilità, con una squadra che aveva troppo presto e fin troppo festosamente staccato la spina a livello mentale subito dopo il fischio finale di Audace-Squinzano finale di Coppa Puglia, chiudendo quasi inconsciamente gli occhi sul gran finale di stagione della Virtus Bisceglie futura avversaria nella finale play off. Lo stesso tragico errore commesso dodici mesi prima dall'Etra in Seconda Categoria contro il fù Maracanà San Severo.
Prossimo step per la rinnovata Audace Barletta (e anche per l'Etra) sarà quindi conoscere date ed avversari del prossimo girone A di Prima Categoria. Un campionato da "ammazzare" il prima possibile in modo da poter archiviare celermente questa prima imprevista battuta d'arresto del progetto di Michele Dibenedetto e soci.