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Atletica, il ricordo di Pietro Mennea alla maratona di Madrid
L’Atleti Valle dell’Ofanto omaggia il campione barlettano
Barletta - martedì 30 aprile 2013
12.05
Il ricordo di Pietro Mennea dalla Sesta Provincia pugliese alla capitale della Spagna. E' successo domenica 28 aprile, quando un gruppo di corridori tesserati per la società Atleti Valle dell'Ofanto ha preso parte alla storica Maratona di Madrid, indossando una t-shirt da loro creata, raffigurante sulla parte anteriore la foto dello storico campionissimo barlettano e sul retro la frase più famosa del nostro compianto paesano, che recitava "La fatica non è mai sprecata: soffri ma sogni". Francesco Di Leo, Luigia Saracino, Stefania, Gianni e Noemi Cappabianca, Vincenzo e Ivana Lucivero e Cosimo Damiano Cappabianca: questi i nomi degli 8 atleti che hanno omaggiato il ricordo della "Freccia del Sud". Una manifestazione di affetto che segue di una settimana l'evento "Sulla strada di Pietro", l'evento sportivo tenutosi domenica 21 aprile su Corso Vittorio Emanuele a Barletta.
Pietro Mennea -è venuto a mancare all'età di 61 anni il 21 marzo, a causa di un male incurabile. Come nello sport così nella vita non è importante essere perfetti ma dare sempre il massimo di se stessi" amava ricordare Mennea. Nato in una modesta famiglia di Barletta, da padre sarto e mamma casalinga, nel palmares di Mennea le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19 e 72, primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea. Un oro e due bronzi olimpici. Tante "seconde vite" professionali: avvocato, insegnante, commercialista, deputato europeo, anche candidato sindaco nel 2002, con esiti però da dimenticare. Uomo poliedrico, Mennea aveva anche conseguito anche le lauree in Scienze Politiche, Giurisprudenza, Scienze dell'educazione motoria e Lettere. Oggi la sua Barletta e l'Italia lo ricordano e continuano a omaggiarlo, sulla pista e nella vita.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Pietro Mennea -è venuto a mancare all'età di 61 anni il 21 marzo, a causa di un male incurabile. Come nello sport così nella vita non è importante essere perfetti ma dare sempre il massimo di se stessi" amava ricordare Mennea. Nato in una modesta famiglia di Barletta, da padre sarto e mamma casalinga, nel palmares di Mennea le Olimpiadi di Monaco, Montreal, Mosca, Los Angeles e Seul, 528 gare complessive, 23 libri e soprattutto il record mondiale del 1979 a Città del Messico, dove corse i 200 metri in 19 e 72, primato rimasto in piedi per ben 17 anni e ancora intatto su scala europea. Un oro e due bronzi olimpici. Tante "seconde vite" professionali: avvocato, insegnante, commercialista, deputato europeo, anche candidato sindaco nel 2002, con esiti però da dimenticare. Uomo poliedrico, Mennea aveva anche conseguito anche le lauree in Scienze Politiche, Giurisprudenza, Scienze dell'educazione motoria e Lettere. Oggi la sua Barletta e l'Italia lo ricordano e continuano a omaggiarlo, sulla pista e nella vita.
(Twitter: @GuerraLuca88)