
Calcio
Anteprima da biancorosso "DOC": l'avvocato Sfrecola presenta Barletta-Ischia
«Senza Floriano serve dare il 110%, partita nel ricordo di Mino e Giacomo»
Barletta - lunedì 5 gennaio 2015
20.49
Si infiamma il campionato di Lega Pro, entrano nel vivo le rubriche di BarlettaViva. Da ormai più di un lustro i nomi dell'avvocato Francesco Sfrecola e del Barletta Calcio rappresentano un connubio vincente: l'ex presidente onorario del club, in seno alla società biancorossa dall'inverno del 2006 e presidente in carica fino al settembre 2010, quando gli è subentrato l'oggi dimissionario Roberto Tatò, ha nel proprio palmarès due promozioni (in Seconda e in Prima Divisione) e rappresenta uno dei volti di punta dell'ambizioso progetto che il sodalizio di via Vittorio Veneto ha messo in atto nelle scorse annate. Ogni weekend di campionato, Francesco Sfrecola, da molti conosciuto in città come "il presidente", per aver legato il suo nome al periodo del ritorno nel calcio che conta, accompagnerà in questa annata sportiva i nostri lettori con le sue anteprime da "biancorosso DOC" sul turno che si va ad affrontare: domani pomeriggio alle 12.30 sarà tempo di Barletta-Ischia.
«Ci apprestiamo a ripartire: speriamo di farlo così come avevamo finito, con le tre vittorie consecutive e la chicca di Foggia. Mi piacerebbe rivedere la grinta e la lucidità ammirate in coda di 2014, dove la squadra ha davvero dimostrato di potersela giocare con tutti. E' ovvio che le ultime vicissitudini societarie potrebbero avere influito negativamente: bisogna vedere come la partenza di Floriano inciderà sulla sostanza offensiva della squadra, visto che aveva realizzato 8 delle 16 reti complessive. Chi è rimasto deve dare il 110%: Floriano era una pedina fondamentale e le azioni di attacco partivano perlopiù dai suoi piedi. Chi giocherà dovrà dimostrare di poter non fare rimpiangere Floriano: mi attendo di più in particolare da Danti e Venitucci, ma tutti sono chiamati a dare di più. Abbiamo poche soluzioni al momento, ma è il momento di farsi valere ancora maggiormente.
Di fronte avremo l'Ischia, che verrà a Barletta per vincere: è una squadra ostica, ma al tempo stesso alla nostra portata. Noi però non possiamo certamente farci scappare l'occasione di distanziarli: vincere domani rappresenterebbe una svolta nel torneo, in quanto terremmo a debita distanza tutte le dirette inseguitrici e al tempo stesso permetterebbe di operare il giro di boa con 25 punti, un bottino di tutto rispetto. Per portare a casa i tre punti occorreranno però umiltà e abnegazione, doti viste con punte di eccellenza negli uomini e negli schemi di Sesia nelle ultime partite del 2014.
Torneremo a incrociare l'Ischia a sei anni e mezzo da quel drammatico 4 maggio 2008, quando poco prima della partita del "Puttilli" persero tragicamente la vita Mino e Giacomo, due grandi tifosi del Barletta. Fu una delle più brutte pagine della mia presidenza: la partita di fronte alle due tragiche morti assunse un ruolo nei fatti inutile. Ci fu un'aria di mestizia che oscurò la giornata ed è un evento luttuoso che ancora oggi tutta Barletta ricorda con quello striscione sempre presente in curva. Domani si gioca alle 12.30: vuol dire che nell'intervallo serviranno da mangiare (ride, ndr). In Inghilterra si va in campo spesso a quell'ora, lo si fa anche in serie A ormai: servirà andare oltre data e orario con il cuore, serve il cuore biancorosso per scaldare quest'Epifania».
[Avv. Francesco Sfrecola]
«Ci apprestiamo a ripartire: speriamo di farlo così come avevamo finito, con le tre vittorie consecutive e la chicca di Foggia. Mi piacerebbe rivedere la grinta e la lucidità ammirate in coda di 2014, dove la squadra ha davvero dimostrato di potersela giocare con tutti. E' ovvio che le ultime vicissitudini societarie potrebbero avere influito negativamente: bisogna vedere come la partenza di Floriano inciderà sulla sostanza offensiva della squadra, visto che aveva realizzato 8 delle 16 reti complessive. Chi è rimasto deve dare il 110%: Floriano era una pedina fondamentale e le azioni di attacco partivano perlopiù dai suoi piedi. Chi giocherà dovrà dimostrare di poter non fare rimpiangere Floriano: mi attendo di più in particolare da Danti e Venitucci, ma tutti sono chiamati a dare di più. Abbiamo poche soluzioni al momento, ma è il momento di farsi valere ancora maggiormente.
Di fronte avremo l'Ischia, che verrà a Barletta per vincere: è una squadra ostica, ma al tempo stesso alla nostra portata. Noi però non possiamo certamente farci scappare l'occasione di distanziarli: vincere domani rappresenterebbe una svolta nel torneo, in quanto terremmo a debita distanza tutte le dirette inseguitrici e al tempo stesso permetterebbe di operare il giro di boa con 25 punti, un bottino di tutto rispetto. Per portare a casa i tre punti occorreranno però umiltà e abnegazione, doti viste con punte di eccellenza negli uomini e negli schemi di Sesia nelle ultime partite del 2014.
Torneremo a incrociare l'Ischia a sei anni e mezzo da quel drammatico 4 maggio 2008, quando poco prima della partita del "Puttilli" persero tragicamente la vita Mino e Giacomo, due grandi tifosi del Barletta. Fu una delle più brutte pagine della mia presidenza: la partita di fronte alle due tragiche morti assunse un ruolo nei fatti inutile. Ci fu un'aria di mestizia che oscurò la giornata ed è un evento luttuoso che ancora oggi tutta Barletta ricorda con quello striscione sempre presente in curva. Domani si gioca alle 12.30: vuol dire che nell'intervallo serviranno da mangiare (ride, ndr). In Inghilterra si va in campo spesso a quell'ora, lo si fa anche in serie A ormai: servirà andare oltre data e orario con il cuore, serve il cuore biancorosso per scaldare quest'Epifania».
[Avv. Francesco Sfrecola]
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