
Calcio
Adriano Russo: «Non mi fido del Barletta, ma noi dobbiamo vincere»
Il difensore del Frosinone parla alla vigilia del match del “Puttilli”
Barletta - sabato 25 gennaio 2014
8.42
Cosa hanno in comune Frosinone e Perugia? Le due squadre, tra le più blasonate della categoria, al momento si contendono il primo posto in classifica nel girone B, ma sono anche il presente e il passato calcistico di Adriano Russo. Il difensore, dopo aver passato due anni felici e prolifici a Perugia, in estate è approdato a Frosinone. Classe 1987, Russo finora ha collezionato 13 presenze, blindando in diverse occasioni la porta ciociara. Alla vigilia del match contro il Barletta, il centrale gialloblu analizza il momento delle due squadre e si proietta al match del "Puttilli".
Adriano, finora l'annata del Frosinone è stata praticamente perfetta. C'è soddisfazione per quello che state facendo?
«È un'annata da sogno che era stata ben preparata. È una squadra che è stata allestita dal nostro direttore sportivo, sicuramente valida e attrezzata per vincere il campionato».
Il tuo recente passato è stato a Perugia. Ora sei a Frosinone. Il tuo passato e il tuo presente lottano per un posto in serie B, un avvenimento abbastanza singolare.
«Diciamo che vado a combattere con il mio passato, più che altro. Però è sicuramente meglio affrontare campionati cercando di stare al vertice che campionati per salvarsi. Credo che sia molto meglio».
Come ti trovi a Frosinone? Con mister Stellone stai ritrovando la continuità che avevi anche lo scorso anno in biancorosso.
«Mi sono trovato molto bene. Al di là della città, anche il gruppo è coeso, mi sono fortunatamente inserito subito».
Stellone è un ex giocatore: come vi trovate con lui che ora fa l'allenatore?
«Il mister è molto particolare su questo aspetto: avendo smesso da poco di giocare, sembra di avere un compagno più grande che ti da dei consigli. I suoi dettami vengono subito presi da tutti i giocatori e anche nel modo più giusto. Ha smesso proprio da poco, ha ancora i modi di fare dei giocatori».
Che effetto fa scendere in campo sapendo che a difendere i pali c'è un estremo difensore come Zappino?
«Credo che Massimo sia sicuramente il portiere più forte di questa categoria. Oltre alle parate, è un uomo di riferimento, visto che ha giocato a Frosinone per ben sette anni e fa un po' da chioccia a tutti i più giovani».
Domenica il Frosinone ha surclassato il Catanzaro con un netto 3-0. Il risultato del big match contro i giallorossi vi ha rinfrancati da alcune partite in cui avete conquistato i 3 punti pur non giocando al massimo?
«Le due partite precedenti a quella di domenica scorsa non ci hanno visto meritare il risultato pieno, forse più contro l'Ascoli. Però già contro il Pisa, pur essendo stata una partita combattuta, abbiamo meritato di vincere. Contro il Catanzaro, il risultato è stato netto, abbiamo dato il meglio di noi stessi, e forse si è visto anche il più bel Frosinone. È quello che è cambiato rispetto alle partite precedenti».
Solitamente Stellone preferisce una linea a 4 in difesa. Come ti trovi con questo schieramento?
«Diciamo comunque che il mister ci ha fatti giocare anche con la difesa a 3. In ogni caso, preferisco la difesa a 4, ma ho già giocato a 3».
Come state preparando la trasferta di Barletta?
«L'abbiamo preparata come se giocassimo contro la prima della classe, devo essere sincero. Personalmente, non mi fido del Barletta. L'anno scorso a Perugia persi una partita in casa contro i biancorossi. Ho fatto notare questa cosa i miei compagni che sono ben disposti e preparati ad affrontare una partita sicuramente tosta. Credo che questo sia lo spirito giusto da adottare, soprattutto domenica».
Dopo l'addio dei "veterani" come Prutsch, Picci e Allegretti, quello che scenderà in campo domenica sarà un Barletta giovanissimo. Cosa temi di più dei biancorossi?
«Purtroppo noi, o per fortuna del Barletta, ora i giovani proveranno a mettersi in mostra contro una squadra che al momento è prima in classifica. Questa sarà una nota dolente domenica. Comunque noi dobbiamo giocare da Frosinone e portare i 3 punti a casa. Chi deve portare a casa i campionati, deve vincere soprattutto queste partite».
Temi le barricate biancorosse?
«Non so, io penso che in casa il Barletta voglia fare bella figura, non credo che schieri tutti gli effettivi dietro metà campo. Almeno lo spero, anche se noi abbiamo preparato anche questo. Vedremo come va la partita».
Cosa vi aspettate da questo mercato di gennaio?
«Finora è arrivato un solo giocatore e si è integrato benissimo. Se ci sono dei giocatori che arrivano e che vanno a migliorare una rosa già molto competitiva, siamo tutti ben disposti a questo tipo di mercato».
Adriano, finora l'annata del Frosinone è stata praticamente perfetta. C'è soddisfazione per quello che state facendo?
«È un'annata da sogno che era stata ben preparata. È una squadra che è stata allestita dal nostro direttore sportivo, sicuramente valida e attrezzata per vincere il campionato».
Il tuo recente passato è stato a Perugia. Ora sei a Frosinone. Il tuo passato e il tuo presente lottano per un posto in serie B, un avvenimento abbastanza singolare.
«Diciamo che vado a combattere con il mio passato, più che altro. Però è sicuramente meglio affrontare campionati cercando di stare al vertice che campionati per salvarsi. Credo che sia molto meglio».
Come ti trovi a Frosinone? Con mister Stellone stai ritrovando la continuità che avevi anche lo scorso anno in biancorosso.
«Mi sono trovato molto bene. Al di là della città, anche il gruppo è coeso, mi sono fortunatamente inserito subito».
Stellone è un ex giocatore: come vi trovate con lui che ora fa l'allenatore?
«Il mister è molto particolare su questo aspetto: avendo smesso da poco di giocare, sembra di avere un compagno più grande che ti da dei consigli. I suoi dettami vengono subito presi da tutti i giocatori e anche nel modo più giusto. Ha smesso proprio da poco, ha ancora i modi di fare dei giocatori».
Che effetto fa scendere in campo sapendo che a difendere i pali c'è un estremo difensore come Zappino?
«Credo che Massimo sia sicuramente il portiere più forte di questa categoria. Oltre alle parate, è un uomo di riferimento, visto che ha giocato a Frosinone per ben sette anni e fa un po' da chioccia a tutti i più giovani».
Domenica il Frosinone ha surclassato il Catanzaro con un netto 3-0. Il risultato del big match contro i giallorossi vi ha rinfrancati da alcune partite in cui avete conquistato i 3 punti pur non giocando al massimo?
«Le due partite precedenti a quella di domenica scorsa non ci hanno visto meritare il risultato pieno, forse più contro l'Ascoli. Però già contro il Pisa, pur essendo stata una partita combattuta, abbiamo meritato di vincere. Contro il Catanzaro, il risultato è stato netto, abbiamo dato il meglio di noi stessi, e forse si è visto anche il più bel Frosinone. È quello che è cambiato rispetto alle partite precedenti».
Solitamente Stellone preferisce una linea a 4 in difesa. Come ti trovi con questo schieramento?
«Diciamo comunque che il mister ci ha fatti giocare anche con la difesa a 3. In ogni caso, preferisco la difesa a 4, ma ho già giocato a 3».
Come state preparando la trasferta di Barletta?
«L'abbiamo preparata come se giocassimo contro la prima della classe, devo essere sincero. Personalmente, non mi fido del Barletta. L'anno scorso a Perugia persi una partita in casa contro i biancorossi. Ho fatto notare questa cosa i miei compagni che sono ben disposti e preparati ad affrontare una partita sicuramente tosta. Credo che questo sia lo spirito giusto da adottare, soprattutto domenica».
Dopo l'addio dei "veterani" come Prutsch, Picci e Allegretti, quello che scenderà in campo domenica sarà un Barletta giovanissimo. Cosa temi di più dei biancorossi?
«Purtroppo noi, o per fortuna del Barletta, ora i giovani proveranno a mettersi in mostra contro una squadra che al momento è prima in classifica. Questa sarà una nota dolente domenica. Comunque noi dobbiamo giocare da Frosinone e portare i 3 punti a casa. Chi deve portare a casa i campionati, deve vincere soprattutto queste partite».
Temi le barricate biancorosse?
«Non so, io penso che in casa il Barletta voglia fare bella figura, non credo che schieri tutti gli effettivi dietro metà campo. Almeno lo spero, anche se noi abbiamo preparato anche questo. Vedremo come va la partita».
Cosa vi aspettate da questo mercato di gennaio?
«Finora è arrivato un solo giocatore e si è integrato benissimo. Se ci sono dei giocatori che arrivano e che vanno a migliorare una rosa già molto competitiva, siamo tutti ben disposti a questo tipo di mercato».