Calcio
16 ottobre 1983, Barletta-Bari 2-1: la decide Andrea Telesio
Intervista esclusiva al protagonista assoluto di una delle pagine storiche del Barletta Calcio
Barletta - mercoledì 27 settembre 2023
11.15
Barletta, stadio "Comunale", 16 ottobre 1983. Si gioca la quinta giornata del campionato di Serie C/1 girone B e di fronte ai biancorossi di casa allenati da mister Gianni Corelli è schierato Sua Maestà il Bari, guidato in campo da gente come Totò Lopez, Claudio De Tommasi e Gabriele Messina in campo, e da Bruno "Maciste" Bolchi in panchina.
Barletta-Bari, in pratica Davide contro Golia, laddove il ruolo di fionda fu magistralmente interpretato da Andrea Telesio con una fantastica doppietta. A nulla valse la rete di Cuccovillo, che riuscì solo a limitare i danni per la corazzata barese destinata di lì a poco a compiere il doppio salto di categoria dalla C/1 alla Serie A.
Oggi, a distanza di quarant'anni da quella pagina epica del calcio barlettano, BarlettaViva ha il piacere e l'onore di intervistare proprio lui: Andrea Telesio, il protagonista assoluto di quel fantastico pomeriggio.
Possiamo ancora chiamarla "bomber"?
«Naturalmente. E' un aggettivo che mi è rimasto addosso e fa enorme piacere sentirselo dire...».
Cosa ricorda di quella stagione? Che Barletta era quello?
«Una stagione travagliata con risultati altalenanti. Un Barletta che non riusciva ad avere continuità di risultati».
Alla luce della sconfitta di misura di Foggia della domenica precedente, come fu preparata Barletta-Bari durante la settimana?
«Beh, sapevamo di affrontare una corazzata, quindi cercammo di preparare la partita al meglio per sfruttare le nostre caratteristiche».
Come descriverebbe la forza quel Bari a chi allora non era ancora nato?
«Come ho già detto, il Bari era una squadra costruita per vincere il campionato, formata da giocatori importanti e quindi difficilissima da affrontare per tutti».
Sempre per i più giovani, ci descriva le sue due reti segnate al grande Paolo Conti, che ricordiamo, era stato vice di Dino Zoff ai mondiali d'Argentina 1978.
«Il primo fu con un pallone in area che riuscii a girare in porta. Il secondo venne fuori da una azione di contropiede che finalizzai al meglio».
A posteriori, vista la vittoria sul Bari (ma anche quelle su Taranto, Foggia, Messina ecc.) e non ultimo, il fatto che l'allora "Comunale" non conosceva sconfitte da oltre tre anni, quel Barletta avrebbe potuto fare meglio dell'ottavo posto finale?
«Al Barletta, come accennato prima, mancava la continuità di risultati per cause che non riuscimmo ad individuare. Potevamo tranquillamente arrivare un paio di posizioni in più in alto».
Che ricordo ha dei suoi vecchi compagni di squadra e del presidente Roggio?
«Il presidente, come la società tutta, non ci faceva mancare nulla per metterci nelle migliori condizioni... Una grande persona... Con alcuni dei miei ex compagni siamo in contatto tramite social, ed ogni tanto ci sentiamo nonostante la lontananza».
Barletta-Bari, in pratica Davide contro Golia, laddove il ruolo di fionda fu magistralmente interpretato da Andrea Telesio con una fantastica doppietta. A nulla valse la rete di Cuccovillo, che riuscì solo a limitare i danni per la corazzata barese destinata di lì a poco a compiere il doppio salto di categoria dalla C/1 alla Serie A.
Oggi, a distanza di quarant'anni da quella pagina epica del calcio barlettano, BarlettaViva ha il piacere e l'onore di intervistare proprio lui: Andrea Telesio, il protagonista assoluto di quel fantastico pomeriggio.
Possiamo ancora chiamarla "bomber"?
«Naturalmente. E' un aggettivo che mi è rimasto addosso e fa enorme piacere sentirselo dire...».
Cosa ricorda di quella stagione? Che Barletta era quello?
«Una stagione travagliata con risultati altalenanti. Un Barletta che non riusciva ad avere continuità di risultati».
Alla luce della sconfitta di misura di Foggia della domenica precedente, come fu preparata Barletta-Bari durante la settimana?
«Beh, sapevamo di affrontare una corazzata, quindi cercammo di preparare la partita al meglio per sfruttare le nostre caratteristiche».
Come descriverebbe la forza quel Bari a chi allora non era ancora nato?
«Come ho già detto, il Bari era una squadra costruita per vincere il campionato, formata da giocatori importanti e quindi difficilissima da affrontare per tutti».
Sempre per i più giovani, ci descriva le sue due reti segnate al grande Paolo Conti, che ricordiamo, era stato vice di Dino Zoff ai mondiali d'Argentina 1978.
«Il primo fu con un pallone in area che riuscii a girare in porta. Il secondo venne fuori da una azione di contropiede che finalizzai al meglio».
A posteriori, vista la vittoria sul Bari (ma anche quelle su Taranto, Foggia, Messina ecc.) e non ultimo, il fatto che l'allora "Comunale" non conosceva sconfitte da oltre tre anni, quel Barletta avrebbe potuto fare meglio dell'ottavo posto finale?
«Al Barletta, come accennato prima, mancava la continuità di risultati per cause che non riuscimmo ad individuare. Potevamo tranquillamente arrivare un paio di posizioni in più in alto».
Che ricordo ha dei suoi vecchi compagni di squadra e del presidente Roggio?
«Il presidente, come la società tutta, non ci faceva mancare nulla per metterci nelle migliori condizioni... Una grande persona... Con alcuni dei miei ex compagni siamo in contatto tramite social, ed ogni tanto ci sentiamo nonostante la lontananza».