Ultra-Suoni
Thauron, tra sogni e ribellione
Testi italiani su basi metal, l'innovazione incontra la musica
domenica 28 gennaio 2018
11.10
Genere musicale molto differente dal rap – di cui si è parlato nella prima puntata – con cui ha però in comune l'origine underground è sicuramente il metal, ramo del "grande albero" del rock. Nato nei primi anni '80, ha segnato una definitiva rottura con i costumi dell'epoca, distaccandosene a tal punto da creare un movimento artistico totalmente indipendente, fino alla consacrazione nel '90. Si poteva dunque mancare di concentrare l'attenzione su un modo di fare musica così innovativo e rivoluzionario?
Tenendo conto dei parametri di ricerca fissati per la rubrica – artisti emergenti che siano molto promettenti e che portino novità interessanti sulla scena musicale barlettana – ed ascoltando alcuni pezzi reperibili dalle classiche piattaforme di condivisione, si è deciso di focalizzare l'attenzione sui "Thauron", band composta da quattro ragazzi di Barletta – Stefano "Steve" Di Fidio, vocalist e chitarra del gruppo, Michele "Miki" Montatore alla chitarra solista e ritmica, Claudio Montatore al basso ed Enzo Somma alla batteria - con la passione per il metal e con idee che meritano di essere raccontate. E' doveroso sottolineare che l'intervista è stata fatta nel "quartier generale" del gruppo, in un pomeriggio freddo ma che l'accoglienza dei giovani musicisti ha saputo stemperare.
Perché proprio "Thauron" come nome della band?
«Siamo tutti appassionati del genere fantasy e fantascientifico dai libri di Tolkien, passando per la serie cinematografica "Star Wars" fino al celebre videogioco "The Witcher". Abbiamo quindi deciso di consultare un dizionario elfico e ci ha subito incuriositi la parola thauron che significa "terribile". Sembrava perfetta per l'immaginario dark che avremmo poi inserito nei nostri brani».
Com'è nata la vostra band?
«Circa un anno fa, il gruppo aveva diverso nome - "Golden Snakes" - e formazione ed è stato in seguito avviato un progetto al fine di ricercare nuovi componenti. Il primo bassista, Giuseppe Sguera, ha deciso di abbandonare quasi subito perché non interessato al genere musicale che avevamo proposto. Dovendo in seguito partecipare ad un concorso per band, abbiamo ritenuto opportuno contattare Fabio Tolve, un turnista, ma dopo quel contest eravamo ancora senza un basso effettivo. Così abbiamo scoperto Claudio Montatore, fratello di Miki, che a soli 14 anni è molto talentuoso e promettente».
Quali artisti hanno ispirato il vostro percorso artistico?
«I Metallica – hanno risposto all'unisono i quattro ragazzi. Sono stati la nostra prima influenza in assoluto, seguiti da Marilyn Manson, Slayer, Litfiba per la maniera di unire il concetto di hard rock alla lingua italiana e Caparezza per i testi». Miki e Claudio hanno aggiunto in seguito: «Vorremmo citare anche i Raige Against the Machine ed alcuni gruppi punk come gli Exploited ed i Misfits per l'immagine molto vicina all'horror».
Questi giovani artisti colpiscono principalmente per la serietà che dimostrano di possedere ed esprimere a livello musicale e le modalità davvero semplici con cui fanno gruppo. Sin dalle prime battute, si nota che per ognuno di loro, passione, dedizione e divertimento siano i capisaldi alla base della musica che propongono. Col nome di "Thauron" hanno partecipato a numerosi contest per band, tra cui il "Corato Music Square", il "Bisceglie Band Festival" ed il "Barletta Rock Fest Ride", organizzato dagli Assoraider. «Tra queste esperienze, quella che più ci ha segnati è stata Corato» hanno specificato i musicisti, continuando: «E' stata forse l'esibizione più carente dal punto di vista tecnico, ma la rabbia e la passione che abbiamo tirato fuori ci ha portati a raggiungere il primo posto».
A che livello credete sia attualmente la scena musicale barlettana?
«La scena musicale barlettana è in completa decadenza, solo qualche gruppo è davvero meritevole di attenzione. Purtroppo, però, a Barletta esiste un monopolio musicale da parte di alcuni che decidono in base a parametri quali età e genere musicale. Abbiamo deciso di distaccarci da tutto ciò al fine di favorire la musica indipendente». A tal proposito, i quattro ragazzi hanno ricordato un episodio che li ha coinvolti, presso l' "Ipanema Club", durante una serata – contest. «Quella sera proponevamo un inedito, "Idiotocrazia", brano che già dal titolo avrebbe dovuto rappresentare la nostra totale rottura con quel monopolio. L'apice della nostra esibizione è stato il momento in cui, aggiungendo in maniera del tutto improvvisata una frase, abbiamo suscitato parecchie reazioni tra pubblico e giudici, sorprendentemente positive, per la maggiore». L'espressione "incriminata" sarebbe stata: «Persino voi che giudicate stasera, siete le stupide comparse di questa messinscena».
Perché avete scelto il metal per esprimervi a livello musicale?
Miki: «E' ciò che ci viene più naturale e costituisce un punto d'accordo tra noi quattro».
Claudio: «Grazie al metal siamo riusciti a trovare l'espressione che stavamo cercando».
Steve: «Da quando ho iniziato ad ascoltare questo genere, ho compreso che gli altri fossero limitanti dal punto di vista espressivo. Il metal ci permette di caratterizzare i nostri pezzi con storie di ribellione, alla ricerca della coerenza nell'incoerenza». Esattamente in questo momento, il batterista, Enzo Somma, stava risistemando la configurazione della sua batteria in vista delle prove imminenti.
Quanto conta per voi la dimensione "live"?
«Conta più di ogni altra dimensione, ci piace contestualizzare sempre. Cerchiamo sempre di creare un'immagine che rimanga impressa nella mente dello spettatore, dando un senso alle nostre esibizioni con vestiti di scena, trucchi ed altri oggetti che variano a seconda del background nei brani scelti».
Avete progetti artistici nell'imminente futuro?
«C'è in cantiere un concept ispirato a "Star Wars" che dovrebbe essere prodotto da Steve e Claudio. Successivamente pubblicheremo l'EP "Thauron" con cinque brani inediti in cui metteremo in musica le nostre prime esperienze. Attualmente stiamo prendendo parte ad un contest che si svolge a Bari, chiamato "Essere Perfetto" che potrebbe essere il trampolino di lancio verso nuovi live, sempre con l'intento di arrivare a più gente possibile senza dover necessariamente utilizzare i social».
Ispiratosi a diversi personaggi del mondo rock e metal – Todd Sucherman, John Petrucci, Tom Morello, Cliff Burton – questo quartetto è caratterizzato da un sogno comune, quello di raggiungere la vetta con le sole proprie forze e, caratteristica quanto mai peculiare ed intrigante, con testi in italiano. Esiste tra loro un patto che prevederebbe la definitiva esplosione artistica nei prossimi tre anni, con l'obiettivo di partecipare al "Firenze Rock Festival". Considerate le straordinarie doti artistiche possedute da ognuno di loro, la meta potrebbe da un momento all'altro essere infine raggiunta. Per chiunque volesse sostenere i Thauron o fosse solo curioso di ascoltare uno dei loro pezzi o cover, possiedono una pagina Facebook ed un profilo Instagram, nonché un canale YouTube.
Tenendo conto dei parametri di ricerca fissati per la rubrica – artisti emergenti che siano molto promettenti e che portino novità interessanti sulla scena musicale barlettana – ed ascoltando alcuni pezzi reperibili dalle classiche piattaforme di condivisione, si è deciso di focalizzare l'attenzione sui "Thauron", band composta da quattro ragazzi di Barletta – Stefano "Steve" Di Fidio, vocalist e chitarra del gruppo, Michele "Miki" Montatore alla chitarra solista e ritmica, Claudio Montatore al basso ed Enzo Somma alla batteria - con la passione per il metal e con idee che meritano di essere raccontate. E' doveroso sottolineare che l'intervista è stata fatta nel "quartier generale" del gruppo, in un pomeriggio freddo ma che l'accoglienza dei giovani musicisti ha saputo stemperare.
Perché proprio "Thauron" come nome della band?
«Siamo tutti appassionati del genere fantasy e fantascientifico dai libri di Tolkien, passando per la serie cinematografica "Star Wars" fino al celebre videogioco "The Witcher". Abbiamo quindi deciso di consultare un dizionario elfico e ci ha subito incuriositi la parola thauron che significa "terribile". Sembrava perfetta per l'immaginario dark che avremmo poi inserito nei nostri brani».
Com'è nata la vostra band?
«Circa un anno fa, il gruppo aveva diverso nome - "Golden Snakes" - e formazione ed è stato in seguito avviato un progetto al fine di ricercare nuovi componenti. Il primo bassista, Giuseppe Sguera, ha deciso di abbandonare quasi subito perché non interessato al genere musicale che avevamo proposto. Dovendo in seguito partecipare ad un concorso per band, abbiamo ritenuto opportuno contattare Fabio Tolve, un turnista, ma dopo quel contest eravamo ancora senza un basso effettivo. Così abbiamo scoperto Claudio Montatore, fratello di Miki, che a soli 14 anni è molto talentuoso e promettente».
Quali artisti hanno ispirato il vostro percorso artistico?
«I Metallica – hanno risposto all'unisono i quattro ragazzi. Sono stati la nostra prima influenza in assoluto, seguiti da Marilyn Manson, Slayer, Litfiba per la maniera di unire il concetto di hard rock alla lingua italiana e Caparezza per i testi». Miki e Claudio hanno aggiunto in seguito: «Vorremmo citare anche i Raige Against the Machine ed alcuni gruppi punk come gli Exploited ed i Misfits per l'immagine molto vicina all'horror».
Questi giovani artisti colpiscono principalmente per la serietà che dimostrano di possedere ed esprimere a livello musicale e le modalità davvero semplici con cui fanno gruppo. Sin dalle prime battute, si nota che per ognuno di loro, passione, dedizione e divertimento siano i capisaldi alla base della musica che propongono. Col nome di "Thauron" hanno partecipato a numerosi contest per band, tra cui il "Corato Music Square", il "Bisceglie Band Festival" ed il "Barletta Rock Fest Ride", organizzato dagli Assoraider. «Tra queste esperienze, quella che più ci ha segnati è stata Corato» hanno specificato i musicisti, continuando: «E' stata forse l'esibizione più carente dal punto di vista tecnico, ma la rabbia e la passione che abbiamo tirato fuori ci ha portati a raggiungere il primo posto».
A che livello credete sia attualmente la scena musicale barlettana?
«La scena musicale barlettana è in completa decadenza, solo qualche gruppo è davvero meritevole di attenzione. Purtroppo, però, a Barletta esiste un monopolio musicale da parte di alcuni che decidono in base a parametri quali età e genere musicale. Abbiamo deciso di distaccarci da tutto ciò al fine di favorire la musica indipendente». A tal proposito, i quattro ragazzi hanno ricordato un episodio che li ha coinvolti, presso l' "Ipanema Club", durante una serata – contest. «Quella sera proponevamo un inedito, "Idiotocrazia", brano che già dal titolo avrebbe dovuto rappresentare la nostra totale rottura con quel monopolio. L'apice della nostra esibizione è stato il momento in cui, aggiungendo in maniera del tutto improvvisata una frase, abbiamo suscitato parecchie reazioni tra pubblico e giudici, sorprendentemente positive, per la maggiore». L'espressione "incriminata" sarebbe stata: «Persino voi che giudicate stasera, siete le stupide comparse di questa messinscena».
Perché avete scelto il metal per esprimervi a livello musicale?
Miki: «E' ciò che ci viene più naturale e costituisce un punto d'accordo tra noi quattro».
Claudio: «Grazie al metal siamo riusciti a trovare l'espressione che stavamo cercando».
Steve: «Da quando ho iniziato ad ascoltare questo genere, ho compreso che gli altri fossero limitanti dal punto di vista espressivo. Il metal ci permette di caratterizzare i nostri pezzi con storie di ribellione, alla ricerca della coerenza nell'incoerenza». Esattamente in questo momento, il batterista, Enzo Somma, stava risistemando la configurazione della sua batteria in vista delle prove imminenti.
Quanto conta per voi la dimensione "live"?
«Conta più di ogni altra dimensione, ci piace contestualizzare sempre. Cerchiamo sempre di creare un'immagine che rimanga impressa nella mente dello spettatore, dando un senso alle nostre esibizioni con vestiti di scena, trucchi ed altri oggetti che variano a seconda del background nei brani scelti».
Avete progetti artistici nell'imminente futuro?
«C'è in cantiere un concept ispirato a "Star Wars" che dovrebbe essere prodotto da Steve e Claudio. Successivamente pubblicheremo l'EP "Thauron" con cinque brani inediti in cui metteremo in musica le nostre prime esperienze. Attualmente stiamo prendendo parte ad un contest che si svolge a Bari, chiamato "Essere Perfetto" che potrebbe essere il trampolino di lancio verso nuovi live, sempre con l'intento di arrivare a più gente possibile senza dover necessariamente utilizzare i social».
Ispiratosi a diversi personaggi del mondo rock e metal – Todd Sucherman, John Petrucci, Tom Morello, Cliff Burton – questo quartetto è caratterizzato da un sogno comune, quello di raggiungere la vetta con le sole proprie forze e, caratteristica quanto mai peculiare ed intrigante, con testi in italiano. Esiste tra loro un patto che prevederebbe la definitiva esplosione artistica nei prossimi tre anni, con l'obiettivo di partecipare al "Firenze Rock Festival". Considerate le straordinarie doti artistiche possedute da ognuno di loro, la meta potrebbe da un momento all'altro essere infine raggiunta. Per chiunque volesse sostenere i Thauron o fosse solo curioso di ascoltare uno dei loro pezzi o cover, possiedono una pagina Facebook ed un profilo Instagram, nonché un canale YouTube.