Pop Corn
Sherlock Holmes conquista il box office natalizio
Intrighi e camaleontici travestimenti nel nuovo capitolo “Gioco di Ombre”
domenica 18 dicembre 2011
Oltre due milioni di euro in soli due giorni. Il nuovo capitolo dell'ultima moderna avventura cinematografica di Sherlock Holmes, "Gioco di Ombre", conquista pubblico e box office accaparrandosi la prima posizione fra le uscite natalizie sul grande schermo. La fine del cinepanettone? Forse. Sicuramente gli "stalloni" italiani risentono della crisi lanciata dal ben più moderno e affascinante investigatore inglese, che col suo sense of humour e la sua arrogante genialità sta appassionando spettatori di ogni fascia d'età. I suoi diretti concorrenti, Leonardo Pieraccioni con "Finalmente la felicità" e Christian de Sica con "Vacanze di Natale a Cortina" devono accontentarsi delle briciole, mentre discreti successi vengono incassati anche dall'immancabile film d'animazione (quest'anno è la volta de "Il Gatto con gli Stivali 3D") e la scelta d'essai per un pubblico dal palato più raffinato ("Le idi di Marzo" con un George Clooney attore e regista).
Lasciando per un momento da parte l'esito del box office, era prevedibile che la ricetta di Sherlock Holmes decretasse nuovamente un successo: dopo il trionfo del primo episodio nel 2009, squadra che vince non si cambia, e per questo motivo il regista Guy Ritchie torna a mescolare in salsa pop il funambolesco Robert Downey Junior nel ruolo dell'acuto investigatore Holmes e il suo inseparabile aiutante Watson interpretato ancora una volta da Jude Law. In questo capitolo cinematografico l'eroe di Conan Doyle dovrà misurarsi col suo più acerrimo nemico: il professor James Moriarty, di giorno genio della matematica e rispettabile conferenziere, di notte signore del crimine e astuto macchinatore.
Camaleontici travestimenti, passaggi segreti, attentati e una fitta ragnatela di complotti: l'azione, insaporita da un buon bagaglio di straordinari effetti speciali, si mescola coi più tradizionali ingredienti del giallo deduttivo, in una lunga partita a scacchi fra Holmes e Moriarty, lasciando ampio spazio ai momenti umoristici ed equivoci basati sull'ossessivo rapporto di amicizia fra l'impavido investigatore e il succube Watson, complice suo malgrado di mortali avventure. Cottura lenta e l'avventura è servita.
Lasciando per un momento da parte l'esito del box office, era prevedibile che la ricetta di Sherlock Holmes decretasse nuovamente un successo: dopo il trionfo del primo episodio nel 2009, squadra che vince non si cambia, e per questo motivo il regista Guy Ritchie torna a mescolare in salsa pop il funambolesco Robert Downey Junior nel ruolo dell'acuto investigatore Holmes e il suo inseparabile aiutante Watson interpretato ancora una volta da Jude Law. In questo capitolo cinematografico l'eroe di Conan Doyle dovrà misurarsi col suo più acerrimo nemico: il professor James Moriarty, di giorno genio della matematica e rispettabile conferenziere, di notte signore del crimine e astuto macchinatore.
Camaleontici travestimenti, passaggi segreti, attentati e una fitta ragnatela di complotti: l'azione, insaporita da un buon bagaglio di straordinari effetti speciali, si mescola coi più tradizionali ingredienti del giallo deduttivo, in una lunga partita a scacchi fra Holmes e Moriarty, lasciando ampio spazio ai momenti umoristici ed equivoci basati sull'ossessivo rapporto di amicizia fra l'impavido investigatore e il succube Watson, complice suo malgrado di mortali avventure. Cottura lenta e l'avventura è servita.