Pop Corn
L’Italia triste di Verdone
Dal 5 gennaio è nelle sale "Io, loro e Lara", ultimo film di Carlo Verdone
domenica 10 gennaio 2010
Un prete in piena crisi mistica (Carlo Verdone) lascia la sua missione in Africa e nel tentativo di recuperare la fede cercherà di dedicarsi alla propria famiglia, ma scoprirà che molto è cambiato da quando ha lasciato l'Italia: il padre si è risposato con l'esplosiva badante moldava e i due fratelli – uno (Marco Giallini) un impiegato cocainomane, l'altra (Anna Bonaiuto) una psicologa divorziata con figlia 'emo' a carico – hanno tanti di quei problemi da non prestare ascolto alla sua ricerca di certezze.
Protagonista fondamentale della commedia all'italiana dal lontano 1980 (anno di Un sacco bello), Carlo Verdone scrive, dirige e interpreta la sua ultima fatica, Io, loro e Lara, in cui divide la scena con la giovane Laura Chiatti. Quest'ultima, nel ruolo di Lara, intreccerà le proprie difficili vicende personali con quelle di don Carlo, che spinto dai suoi due fratelli doppiogiochisti, finirà col pedinare la ragazza fino a scoprire la sua misteriosa doppia vita: una relazione con un uomo sposato, un graffitaro pazzo d'amore per lei, una chat line sexy e un'assistente sociale (Angela Finocchiaro) che cerca di aiutarla. Durante la ricerca della vera identità di Lara, don Carlo affronta le mille situazioni di un'Italia a noi piuttosto familiare, ed è così che fra badanti in ascesa sociale, condomini impiccioni, prostitute gentili, persino una giovane nipote emo e la conseguente domanda «Che vuol dire emo?», Verdone ci diverte con una commedia (amara) che ben descrive quelle che potremmo chiamare 'maschere' della società italiana. Le manie e le ossessioni di quell'Italia triste che il buon vecchio Verdone racconta con ironia e leggerezza, riuscendo a divertire, commuovere e conquistare il pubblico senza i mediocri escamotage di una volgarità scollacciata e fine a sé stessa di De Sica & Company, che ha esercitato il monopolio delle sale durante le festività natalizie. Anche il botteghino parla chiaro: per il film di Verdone un milione di euro di incasso solo nel primo giorno di uscita. La meritata vittoria di una commedia senza troppe pretese, ma che ha un suo perché.