Pop Corn
Il ritorno del Titanic dopo 100 anni
Successo riconfermato per il colossal di James Cameron
martedì 10 aprile 2012
1912. Nella notte fra il 14 e il 15 aprile la RMS Titanic, il più lussuoso transatlantico sino ad allora mai costruito, affonda nelle gelide acque dell'Oceano Atlantico: nel naufragio persero la vita 1523 dei 2223 passeggeri imbarcati compresi gli 800 uomini dell'equipaggio.
1997. Il regista James Cameron porta a conclusione uno dei più ambiziosi progetti cinematografici di sempre: la pellicola, dal nome "Titanic", arriva nelle sale americane il 19 dicembre conquistando subito un enorme successo di pubblico e diventando ben presto uno dei maggiori incassi nella storia del cinema di sempre.
2012. Dopo aver convertito tridimensionalmente tutti i 200mila fotogrammi che compongono il film, il colossal è pronto per una nuovo inarrestabile successo di pubblico nella sua versione 3D.
Ancora una riuscita operazione commerciale per il maestro del blockbuster americano di alta tecnologia James Cameron: dopo aver avanguardisticamente lanciato la moda 3D in tutto il mondo con il futuristico "Avatar", storia dal cuore freddo ma dai bollenti incassi, il regista ripesca dal suo personale mazzo di carte il lavoro che più gli ha regalato gloria e successi, puntando su un asso che sicuramente non lo avrebbe deluso. La rimasterizzazione in Imax 3D di "Titanic" riconferma il motivo della vittoria del film del 1997: non tanto cinematograficamente e artisticamente parlando, ma come impresa di tecnologie, "Titanic" è stato sicuramente il film che, a fianco ad altri storici titoli quali "Via col vento" e "Ben Hur", ha drasticamente rivoluzionato il modo di far cinema. Un avvincente romanzone sentimentale che non ha esitato ad entrare nell'immaginario collettivo: il bacio sulla prua della nave, le porcellane infrante durante il naufragio, la claustrofobia dei corridoi invasi dall'acqua, il "Cuore dell'Oceano", la canzone di Celine Dion, il ritratto a carboncino, l'amore impossibile fra l'aristocratica e viziata Rose e lo squattrinato ma romantico Jack.
Cento anni dopo la tragedia della nave ribattezzata paradossalmente l'inaffondabile, il film torna sulle sale in un 3D scialbo, poco coinvolgente se non per lo spettacolo delle immagini che già nel 1997 conquistarono il pubblico mondiale. Una sperimentazione, più che altro, verso una graduale ma interessante recupero di film d'annata da riproporre in versione digitale. Quando si dice: nostalgia vincit omnia.
"Titanic" resta e resterà il film dei grandi record: 3 ore e 14 minuti di lunghezza, 200 milioni di dollari di costo (70 milioni in più rispetto alla spesa preventivata), 11 Oscar, e gli incassi più alti di sempre. Basti pensare che per costruire il successo di "Titanic", al film lavorarono più persone di quante ne furono imbarcate sulla nave nel 1912.
La nave dei sogni torna a far sognare.
1997. Il regista James Cameron porta a conclusione uno dei più ambiziosi progetti cinematografici di sempre: la pellicola, dal nome "Titanic", arriva nelle sale americane il 19 dicembre conquistando subito un enorme successo di pubblico e diventando ben presto uno dei maggiori incassi nella storia del cinema di sempre.
2012. Dopo aver convertito tridimensionalmente tutti i 200mila fotogrammi che compongono il film, il colossal è pronto per una nuovo inarrestabile successo di pubblico nella sua versione 3D.
Ancora una riuscita operazione commerciale per il maestro del blockbuster americano di alta tecnologia James Cameron: dopo aver avanguardisticamente lanciato la moda 3D in tutto il mondo con il futuristico "Avatar", storia dal cuore freddo ma dai bollenti incassi, il regista ripesca dal suo personale mazzo di carte il lavoro che più gli ha regalato gloria e successi, puntando su un asso che sicuramente non lo avrebbe deluso. La rimasterizzazione in Imax 3D di "Titanic" riconferma il motivo della vittoria del film del 1997: non tanto cinematograficamente e artisticamente parlando, ma come impresa di tecnologie, "Titanic" è stato sicuramente il film che, a fianco ad altri storici titoli quali "Via col vento" e "Ben Hur", ha drasticamente rivoluzionato il modo di far cinema. Un avvincente romanzone sentimentale che non ha esitato ad entrare nell'immaginario collettivo: il bacio sulla prua della nave, le porcellane infrante durante il naufragio, la claustrofobia dei corridoi invasi dall'acqua, il "Cuore dell'Oceano", la canzone di Celine Dion, il ritratto a carboncino, l'amore impossibile fra l'aristocratica e viziata Rose e lo squattrinato ma romantico Jack.
Cento anni dopo la tragedia della nave ribattezzata paradossalmente l'inaffondabile, il film torna sulle sale in un 3D scialbo, poco coinvolgente se non per lo spettacolo delle immagini che già nel 1997 conquistarono il pubblico mondiale. Una sperimentazione, più che altro, verso una graduale ma interessante recupero di film d'annata da riproporre in versione digitale. Quando si dice: nostalgia vincit omnia.
"Titanic" resta e resterà il film dei grandi record: 3 ore e 14 minuti di lunghezza, 200 milioni di dollari di costo (70 milioni in più rispetto alla spesa preventivata), 11 Oscar, e gli incassi più alti di sempre. Basti pensare che per costruire il successo di "Titanic", al film lavorarono più persone di quante ne furono imbarcate sulla nave nel 1912.
La nave dei sogni torna a far sognare.