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Harry Potter, la fine di un mito

Dopo 10 anni termina la saga del maghetto

«Dopo tutto questo tempo?»
«Sempre».


Tutto finisce. E in questo caso a giungere alla conclusione, dopo sette libri, otto film, record di incassi, generazioni di spettatori, è la saga del maghetto più amato nella storia del cinema e della letteratura. Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2, capitolo conclusivo ancora una volta firmato dal regista David Yates, ricomincia laddove si era interrotto l'episodio precedente: lontani dalla scuola di Hogwarts, il trio di amici formato da Harry, Ron ed Hermione stanno compiendo il loro pericoloso viaggio alla ricerca degli Horcrux, artefatti in cui l'oscuro signore Voldemort ha racchiuso parti della sua anima per garantirsi l'immortalità. Solo distruggendo ogni singolo Horcrux, il predestinato Harry può affrontare Tu-Sai-Chi una volta per tutte.

Seguendo le orme di Harry, ci avviciniamo allo scontro conclusivo tra le forze del Bene e quelle del Male, per il grande combattimento conclusivo durante il quale molti sacrificheranno la loro vita per far sì che Lord Voldemort soccomba per sempre. Il viaggio di Harry alla ricerca degli Horcrux è un cammino sempre più insidioso che lo porterà a confrontarsi col suo lato oscuro, in lotta contro la voce stridula dell'oscuro signore che si insinua nella sua testa. E' una lotta contro il Male ma anche contro sé stessi, in una oscura simmetria fra Harry e Voldemort, legati dal loro primo incontro a casa Potter, legati dalla cicatrice sulla fronte del mago, legati dal sacrificio di Lily, la madre di Harry il cui grande amore fu indistruttibile scudo per il figlio ancora piccino. Nello scontro finale il destino incombe sulle spalle di Harry Potter, mentre i suoi tanti compagni di avventura, i docenti di Hogwarts, gli amici che abbiamo imparato a conoscere fra le pagine dei libri sono sullo sfondo, a concludere le loro storie e fronteggiare le loro nemesi: tutti scendono in battaglia, ma sarà Harry l'unico chiamato a fronteggiare Tu-Sai-Chi in persona. Come nelle grandi epopee, sarà lui l'eroe solitario a capo di un esercito di stregoni, draghi, cavalieri di pietra e incantesimi.

Il viaggio del mago è anche difficoltoso cammino verso l'età adulta: Harry dovrà affrontare da solo il suo destino, e con lui porterà soltanto le anime dei suoi affetti ormai scomparsi, le ombre pallide dei genitori, il protettivo padrino Sirius Black, sempre vigili custodi nel suo cuore. E con lui, dopo dieci anni di avventure, sono cresciuti anche le migliaia di lettori e di spettatori: anche loro, dieci anni fa, erano bambini alla scoperta delle meravigliose magie di Hogwarts, e oggi sono giovani adulti che si apprestano a salutare gli incanti dell'infanzia per affrontare la vita vera. Una vita che, come Harry Potter insegna, è incantata combinazione di avventure, amicizia, coraggio e fiducia in sé stessi.

Con sapiente maestria il regista David Yates accontenta i fan decennali regalando loro una pellicola fedele al romanzo della Rowling, addolcendo il distacco con quei personaggi che per anni hanno rappresentato un appuntamento immancabile sul grande schermo. Nell'ultimo capitolo scopriamo i palpiti nascosti di un amore immortale che ha permesso la salvezza di Harry, scopriamo il mistero che unisce il mago al perfido Lord Voldemort, così diversi eppure così simili, scopriamo che il mondo – dopo la distruzione più totale – può ricominciare solo se sorretto da grandi sentimenti.

E tutto finisce nello stesso luogo in cui era cominciato: nella stazione di King's Cross, sul magico binario 9 3/4.
  • Cinema
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