Ogni cosa è illuminata
E l’otto marzo si festeggia il primo Oscar a una donna regista
Kathryn Bigelow sconfigge l’ex marito James Cameron con il suo “The Hurt Locker”
lunedì 8 marzo 2010
Per una volta concedetemi uno sguardo più ampio: lasciamo per un momento da parte la nostra Puglia per spostarci dall'altra parte del globo a Los Angeles, California, dove questa notte sono stati assegnati i premi Oscar 2010. All'82° edizione dei più ambiti premi in ambito cinematografico è stato stabilito un primato destinato a rimanere impresso nelle antologie: per la prima volta una regista di sesso femminile si aggiudica la statuetta per Miglior regia, accompagnata da altri sei Oscar fra cui quello più prestigioso, il Miglior film. Ed è sorprendente come questa gran bella notizia giunga proprio nel giorno della festa della donna.
La pellicola è The Hurt Locker, coraggioso film di guerra su un gruppo di soldati specializzati nel disarmare bombe nel bel mezzo delle zone di guerra irachene. Indossando tute claustrofobiche simili a quelle degli astronauti, gli artificieri si muovono tra scene adrenaliniche ad alto rischio di mortalità e momenti di vibrante tensione fra le case abbandonate di città fantasma. La regista è Kathryn Bigelow, già acclamata per pellicole come Point break e Strange days, che questa volta si è presa anche una grande rivincita sull'ex marito James Cameron, candidato in nove categorie col suo campione d'incassi Avatar e annunciato come super favorito. Lo scenario spoglio e ultra realistico ricostruito dalla Bigelow, la sua storia di uomini comuni lacerati dall'esperienza bellica ha trionfato sul surreale e immaginifico regno di Pandora, nonostante il film di Cameron continui ancora a sbancare nei botteghini di tutto il mondo.
Anzi, vorrei sottolineare come The Hurt Locker abbia avuto una distribuzione pessima in Usa e pressoché inesistente in Italia. Per fortuna i canali satellitari, annusando odore di successo, hanno trasmesso il film all'indomani delle impreviste e numerose nomination all'Oscar ricevute dalla pellicola. Già presentato con ottimi risultati di pubblico e critica alla 65° mostra del cinema di Venezia, sarebbe ora di riportare in sala questo piccolo grande film.
La pellicola è The Hurt Locker, coraggioso film di guerra su un gruppo di soldati specializzati nel disarmare bombe nel bel mezzo delle zone di guerra irachene. Indossando tute claustrofobiche simili a quelle degli astronauti, gli artificieri si muovono tra scene adrenaliniche ad alto rischio di mortalità e momenti di vibrante tensione fra le case abbandonate di città fantasma. La regista è Kathryn Bigelow, già acclamata per pellicole come Point break e Strange days, che questa volta si è presa anche una grande rivincita sull'ex marito James Cameron, candidato in nove categorie col suo campione d'incassi Avatar e annunciato come super favorito. Lo scenario spoglio e ultra realistico ricostruito dalla Bigelow, la sua storia di uomini comuni lacerati dall'esperienza bellica ha trionfato sul surreale e immaginifico regno di Pandora, nonostante il film di Cameron continui ancora a sbancare nei botteghini di tutto il mondo.
Anzi, vorrei sottolineare come The Hurt Locker abbia avuto una distribuzione pessima in Usa e pressoché inesistente in Italia. Per fortuna i canali satellitari, annusando odore di successo, hanno trasmesso il film all'indomani delle impreviste e numerose nomination all'Oscar ricevute dalla pellicola. Già presentato con ottimi risultati di pubblico e critica alla 65° mostra del cinema di Venezia, sarebbe ora di riportare in sala questo piccolo grande film.