Ogni cosa è illuminata
Applausi per Carlo Verdone, ospite del Bif&st
Entra nel vivo il festival del cinema di Bari
lunedì 24 gennaio 2011
Nella più che gremita sala del Kursaal Santalucia a Bari, Marco Spagnoli ha intervistato il maestro della commedia italiana contemporanea, protagonista indiscusso della cinematografia comica nostrana da anni: Carlo Verdone. Entra così nel vivo la programmazione del Bif&st, seconda edizione del festival del cinema che per una settimana colorerà i luoghi e le sale cinematografiche di Bari.
Terzo ospite di prestigio in questo festival made in Puglia per la seconda volta diretto da Felice Laudadio, dopo le altrettanto splendide partecipazioni di Domenico Procacci e Giuseppe Tornatore, l'attore e regista Verdone si è raccontato nella terza e sicuramente più apprezzata di una serie di lezioni di cinema che, giorno per giorno, personaggio dopo personaggio, scandiranno gli otto giorni di questo festival.
Reduce dal successo del suo ultimo film "Io, loro e Lara", il buon Carlo ha dialogato col pubblico in sala – in molti erano giovani e giovanissimi – e forse proprio per la sua verve di attore che mai si nega ad un umano contatto con i suoi spettatori, il Bif&st ha deciso di assegnargli il premio Fellini 8 e mezzo, con la seguente motivazione:
"La carriera di Carlo Verdone coincide con un percorso artistico e professionale estremamente originale nel quale il carisma e il talento di un grande attore coincidono con la sensibilità e lo stile di un altrettanto importante regista. Nel corso del tempo Verdone è diventato, come pochissimi altri suoi colleghi, un'icona capace di attraversare indenne gli anni, vincendo la sfida artistica più complessa per un autore del suo calibro: quella del sapersi rinnovare, film dopo film, alla ricerca di qualcosa di diverso, senza mai rinnegare il passato, ma tenendo, sempre e comunque, fisso il proprio sguardo verso il futuro.
In questo senso Io, loro e Lara, il film presentato oggi alla sua lezione di cinema nel Teatro Kursaal strapieno soprattutto di giovani, è un po' il simbolo di questa tensione verso l'idea di un cinema nuovo, in grado di parlare, con ironia e intelligenza, ad un pubblico composto ormai da generazioni differenti.
Curiosità, passione, attenta ricerca e, soprattutto, gusto e cura per il dettaglio, costituiscono la struttura cinematografica e artistica cui Carlo Verdone ha impresso un marchio indelebile, portando sullo schermo, come attore e come regista, personaggi indimenticabili: figli, talora, della cattiva coscienza del nostro paese, ma più spesso eroi di una normalità rappresentata in maniera divertente e malinconica".
A Carlo Verdone va il Premio Fellini 8 e mezzo per avere saputo, grazie al suo grande cinema, restituire a tutti noi il senso di un immaginario con cui confrontarci: oltre a divertirci, egli ci obbliga a farci riflettere sulla necessità di diventare migliori. Con il sorriso, ma anche con un po' di quella malinconia che, insieme, caratterizzano da sempre il cinema di questa grande star italiana.
Terzo ospite di prestigio in questo festival made in Puglia per la seconda volta diretto da Felice Laudadio, dopo le altrettanto splendide partecipazioni di Domenico Procacci e Giuseppe Tornatore, l'attore e regista Verdone si è raccontato nella terza e sicuramente più apprezzata di una serie di lezioni di cinema che, giorno per giorno, personaggio dopo personaggio, scandiranno gli otto giorni di questo festival.
Reduce dal successo del suo ultimo film "Io, loro e Lara", il buon Carlo ha dialogato col pubblico in sala – in molti erano giovani e giovanissimi – e forse proprio per la sua verve di attore che mai si nega ad un umano contatto con i suoi spettatori, il Bif&st ha deciso di assegnargli il premio Fellini 8 e mezzo, con la seguente motivazione:
"La carriera di Carlo Verdone coincide con un percorso artistico e professionale estremamente originale nel quale il carisma e il talento di un grande attore coincidono con la sensibilità e lo stile di un altrettanto importante regista. Nel corso del tempo Verdone è diventato, come pochissimi altri suoi colleghi, un'icona capace di attraversare indenne gli anni, vincendo la sfida artistica più complessa per un autore del suo calibro: quella del sapersi rinnovare, film dopo film, alla ricerca di qualcosa di diverso, senza mai rinnegare il passato, ma tenendo, sempre e comunque, fisso il proprio sguardo verso il futuro.
In questo senso Io, loro e Lara, il film presentato oggi alla sua lezione di cinema nel Teatro Kursaal strapieno soprattutto di giovani, è un po' il simbolo di questa tensione verso l'idea di un cinema nuovo, in grado di parlare, con ironia e intelligenza, ad un pubblico composto ormai da generazioni differenti.
Curiosità, passione, attenta ricerca e, soprattutto, gusto e cura per il dettaglio, costituiscono la struttura cinematografica e artistica cui Carlo Verdone ha impresso un marchio indelebile, portando sullo schermo, come attore e come regista, personaggi indimenticabili: figli, talora, della cattiva coscienza del nostro paese, ma più spesso eroi di una normalità rappresentata in maniera divertente e malinconica".
A Carlo Verdone va il Premio Fellini 8 e mezzo per avere saputo, grazie al suo grande cinema, restituire a tutti noi il senso di un immaginario con cui confrontarci: oltre a divertirci, egli ci obbliga a farci riflettere sulla necessità di diventare migliori. Con il sorriso, ma anche con un po' di quella malinconia che, insieme, caratterizzano da sempre il cinema di questa grande star italiana.