Eventi
Zona Franca Creativity: secondo appuntamento
L’evento è stato inaugurato nuovamente e questa volta sono stati rispettati appuntamento e itinerario. Cambia solamente la finestra da cui godere dello “striptease” che ha sta spopolando anche sul web
Barletta - domenica 22 aprile 2012
È cominciata alle 19:00 di venerdì 20 aprile la seconda inaugurazione di Zona Franca Creativity, e questa volta si è tenuta come quella manifestazione artistica "en plein air" che doveva essere sin dall'inizio. Tutto è cominciato da Porta Marina, per poi proseguire per le stradine del centro storico, i cui punti cardine sono stati Via Nazareth, piazza Plebiscito e Corso Garibaldi, dove si alternavano le videoproiezioni, sculture e installazioni dei quattro artisti vincitori.
L'apertura è spettata ad un'opera di Raffaele Fiorella, una videoproiezione sotto l'arco di Porta Marina del tutto diversa da quella che venerdì scorso si scorgeva da una finestra di Palazzo di Città; la scelta dell'artista, infatti, si è orientata su una rappresentazione naturalistica del paesaggio barlettano. Uscendo da Porta Marina e dirigendosi verso piazza Monte di Pietà, lo sguardo dell'osservatore incontrava "Sento le campane", una delle stampe più note di Giuseppe Paolillo, il disegnatore barlettano che subisce talmente tanto il fascino del folclore e della tradizione religiosa della propria città da ispirarsi ad essa per le sue produzioni. A piazza Plebiscito seguiva una performance di Sergio Racanati, l'artista della poetica relazionale socio – politica, che intonava "Il Galeone", canto anarchico degli anni '60 scritto da una donna reclusa in carcere durante il fascismo e che rivendica il diritto di occupare una terra con un pensiero libero da strumentalizzazioni politiche. Su corso Garibaldi diverse vetrine ospitavano le sculture di Claudia Giannuli, ovvero le suggestive figure femminili che giacevano sotto campane di vetro e dall'aria stanca, che fanno pensare ad una rappresentazione materiale dell'insofferenza della donna nei confronti di un sistema ancora ingiusto con lei.
Tutte quante le opere saranno esposte ancora fino a stasera, insieme a tante altre ancora, come ad esempio il video presso il punto vendita Einaudi, nel quale si vede Sergio Recanati che passeggia nell'ex – distilleria ed entra nella stanza in cui furono trovati i due rumeni morti, o come la ormai famosa retroproiezione – scandalo di Raffaele Fiorella che adesso è possibile guardare da una finestra di Piazza Castello (sopra il "Caffè con vista"), dove gli occhi indiscreti dei più non potranno più sbirciare "gli spettacoli di burlesque a Palazzo di Città".
L'apertura è spettata ad un'opera di Raffaele Fiorella, una videoproiezione sotto l'arco di Porta Marina del tutto diversa da quella che venerdì scorso si scorgeva da una finestra di Palazzo di Città; la scelta dell'artista, infatti, si è orientata su una rappresentazione naturalistica del paesaggio barlettano. Uscendo da Porta Marina e dirigendosi verso piazza Monte di Pietà, lo sguardo dell'osservatore incontrava "Sento le campane", una delle stampe più note di Giuseppe Paolillo, il disegnatore barlettano che subisce talmente tanto il fascino del folclore e della tradizione religiosa della propria città da ispirarsi ad essa per le sue produzioni. A piazza Plebiscito seguiva una performance di Sergio Racanati, l'artista della poetica relazionale socio – politica, che intonava "Il Galeone", canto anarchico degli anni '60 scritto da una donna reclusa in carcere durante il fascismo e che rivendica il diritto di occupare una terra con un pensiero libero da strumentalizzazioni politiche. Su corso Garibaldi diverse vetrine ospitavano le sculture di Claudia Giannuli, ovvero le suggestive figure femminili che giacevano sotto campane di vetro e dall'aria stanca, che fanno pensare ad una rappresentazione materiale dell'insofferenza della donna nei confronti di un sistema ancora ingiusto con lei.
Tutte quante le opere saranno esposte ancora fino a stasera, insieme a tante altre ancora, come ad esempio il video presso il punto vendita Einaudi, nel quale si vede Sergio Recanati che passeggia nell'ex – distilleria ed entra nella stanza in cui furono trovati i due rumeni morti, o come la ormai famosa retroproiezione – scandalo di Raffaele Fiorella che adesso è possibile guardare da una finestra di Piazza Castello (sopra il "Caffè con vista"), dove gli occhi indiscreti dei più non potranno più sbirciare "gli spettacoli di burlesque a Palazzo di Città".