Cronaca
Viola la sorveglianza speciale, arrestato un barlettano
Denunciati anche due baresi per possesso di arnesi per lo scasso
Barletta - mercoledì 30 luglio 2014
13.33
Ottiene buoni risultati il servizio straordinario della Polizia di Stato finalizzato al controllo del territorio e al controllo di soggetti sottoposti a misure di prevenzione, cautelari e alternative. Nel corso di suddetto controllo, gli agenti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno tratto in arresto Giovanni Lattanzio, barlettano di 35 anni, sorpreso in flagranza di reato (violazione alla sorveglianza speciale della P.S. con l'obbligo di soggiorno nel comune di Barletta) mentre si intratteneva a confabulare con alcuni pregiudicati locali. Tale violazione era stata più volte reiterata nel corso degli ultimi giorni. Ad aggravare la posizione del Lattanzio è il fatto che l'arrestato era stato sottoposto a sorveglianza speciale in data 19 giugno.
Durante lo stesso servizio, gli agenti hanno denunciato all'autorità competente due baresi, Giuseppe Gravina di 44 anni e P.D. di 55 anni, entrambi pregiudicati. Dopo aver sottoposto a fermo e a perquisizione personale i due soggetti, il personale ha rinvenuto a bordo dell'auto sulla quale viaggiavano numerosi arnesi adibiti allo scasso. Inoltre il Gravina, nel tentativo di eludere l'identificazione, declinava le generalità del fratello incensurato, venendo così anche deferito per il reato di falsa attestazione sulla propria identità personale. Ad aggravare la posizione del pregiudicato barese è l'obbligo di dimora a cui lo stesso risultava sottoposto presso il comune di Bari.
Durante lo stesso servizio, gli agenti hanno denunciato all'autorità competente due baresi, Giuseppe Gravina di 44 anni e P.D. di 55 anni, entrambi pregiudicati. Dopo aver sottoposto a fermo e a perquisizione personale i due soggetti, il personale ha rinvenuto a bordo dell'auto sulla quale viaggiavano numerosi arnesi adibiti allo scasso. Inoltre il Gravina, nel tentativo di eludere l'identificazione, declinava le generalità del fratello incensurato, venendo così anche deferito per il reato di falsa attestazione sulla propria identità personale. Ad aggravare la posizione del pregiudicato barese è l'obbligo di dimora a cui lo stesso risultava sottoposto presso il comune di Bari.