La città
Via Vanvitelli, l'assessore Pelle risponde all'interrogazione della consigliera Damato
Lettera a BarlettaViva: «La preoccupazione è stata di non dare una mera risposta formale»
Barletta - venerdì 1 agosto 2014
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L'assessore alle Politiche per il Territorio, Azzurra Pelle, ha risposto all'interrogazione della consigliera Giuliana Damato, in merito allo stato di attuazione del Programma di Recupero Urbano nella zona di via Vanvitelli, questione della quale la redazione di BarlettaViva si è più volte occupata. L'assessore a tal riguardo ha inviato alla redazione di BarlettaViva il testo della risposta all'oggetto dell'interrogazione consiliare, che vi proponiamo in allegato.
«Egregio dott. Francavilla - ha scritto inoltre l'assessore Pelle, rivolgendosi al nostro redattore che si è occupato della vicenda - vorrei rassicurare lei e i suoi lettori che la risposta all'interrogazione della consigliera Giuliana Damato – riguardante in generale il "Programma di Recupero Urbano delle aree a sud della ferrovia e lo stato dei lavori dei giardini e delle urbanizzazioni area ex Lazzaretto" - non è "bloccata" ma ha avuto risposta da parte mia il 17 luglio ed è stata trasmessa dal Sindaco alla Presidente del Consiglio Comunale con nota al protocollo n. 40456 del 25 luglio.
La risposta può ritenersi più o meno adeguata, l'iter di formalizzazione potrebbe indubbiamente risultare "farraginoso", credo che la Presidente del Consiglio - abbiamo intervistato la presidente Peschechera martedì scorso in merito ndr - e il Sindaco si stiano adoperando per semplificarne le modalità. Un ritardo indubbiamente c'è stato rispetto ai 30 giorni previsti dal regolamento, ma la preoccupazione è stata di non dare una mera risposta formale, bensì di costruirla sulla base di appropriate verifiche documentali e della relazione tecnica, peraltro entrambe accluse. Ma mi preme cogliere l'occasione per dare prova dello scrupolo con cui stiamo cercando di analizzare e affrontare in modo appropriato problematiche annose come quelle che i cittadini pongono agli eletti in Consiglio e all'Amministrazione, per cui le allego la documentazione completa di allegati. Cordialità».
A stretto giro è giunta la controreplica della consigliera Damato: «Mi riserverò di entrare nel dettaglio della risposta all'interrogazione nel prossimo consiglio comunale utile, quando avrò modo di replicare riguardo molti punti che mi sono poco chiari. Nel frattempo, considerato che il prossimo consiglio comunale utile non si celebrerà prima di Settembre e che è mio interesse primarioda rappresentante dei cittadini, ancor prima che ricevere precise risposte alle mie domande, che venga ripristinata la vivibilità di quei luoghi che vertono in condizioni di abbandono e degrado e che sia tutelata l'incolumità e la salute dei cittadini, CHIEDO:
- che con una ordinanza urgente il Dirigente e/o il Sindaco chiedano all'impresa responsabile del lotto in corrispondenza delle segnalate zone di degrado di provvedere subito, con indicazioni temporali perentorie (entro 48h, ad esempio), alla pulizia completa delle aree dalle erbacce e dai rifiuti e alla messa in sicurezza delle stesse che, a quanto pare, essendo ancora incomplete e non collaudate, sono a tutti gli effetti ancora dei cantieri forieri di pericoli (e dovrebbero essere chiusi e protetti);
- la data precisa in cui il Comune di Barletta (che sic stantibus rebus non può neanche farsi carico della manutenzione di quelle aree, perché sono ancora sotto la responsabilità delle imprese) rientrerà in possesso di quelle aree, in altri termini chiedo che si provveda ad intimare con termini perentori alle imprese di procedere al collaudo delle opere e alla consegna delle aree al Comune».
«Egregio dott. Francavilla - ha scritto inoltre l'assessore Pelle, rivolgendosi al nostro redattore che si è occupato della vicenda - vorrei rassicurare lei e i suoi lettori che la risposta all'interrogazione della consigliera Giuliana Damato – riguardante in generale il "Programma di Recupero Urbano delle aree a sud della ferrovia e lo stato dei lavori dei giardini e delle urbanizzazioni area ex Lazzaretto" - non è "bloccata" ma ha avuto risposta da parte mia il 17 luglio ed è stata trasmessa dal Sindaco alla Presidente del Consiglio Comunale con nota al protocollo n. 40456 del 25 luglio.
La risposta può ritenersi più o meno adeguata, l'iter di formalizzazione potrebbe indubbiamente risultare "farraginoso", credo che la Presidente del Consiglio - abbiamo intervistato la presidente Peschechera martedì scorso in merito ndr - e il Sindaco si stiano adoperando per semplificarne le modalità. Un ritardo indubbiamente c'è stato rispetto ai 30 giorni previsti dal regolamento, ma la preoccupazione è stata di non dare una mera risposta formale, bensì di costruirla sulla base di appropriate verifiche documentali e della relazione tecnica, peraltro entrambe accluse. Ma mi preme cogliere l'occasione per dare prova dello scrupolo con cui stiamo cercando di analizzare e affrontare in modo appropriato problematiche annose come quelle che i cittadini pongono agli eletti in Consiglio e all'Amministrazione, per cui le allego la documentazione completa di allegati. Cordialità».
A stretto giro è giunta la controreplica della consigliera Damato: «Mi riserverò di entrare nel dettaglio della risposta all'interrogazione nel prossimo consiglio comunale utile, quando avrò modo di replicare riguardo molti punti che mi sono poco chiari. Nel frattempo, considerato che il prossimo consiglio comunale utile non si celebrerà prima di Settembre e che è mio interesse primarioda rappresentante dei cittadini, ancor prima che ricevere precise risposte alle mie domande, che venga ripristinata la vivibilità di quei luoghi che vertono in condizioni di abbandono e degrado e che sia tutelata l'incolumità e la salute dei cittadini, CHIEDO:
- che con una ordinanza urgente il Dirigente e/o il Sindaco chiedano all'impresa responsabile del lotto in corrispondenza delle segnalate zone di degrado di provvedere subito, con indicazioni temporali perentorie (entro 48h, ad esempio), alla pulizia completa delle aree dalle erbacce e dai rifiuti e alla messa in sicurezza delle stesse che, a quanto pare, essendo ancora incomplete e non collaudate, sono a tutti gli effetti ancora dei cantieri forieri di pericoli (e dovrebbero essere chiusi e protetti);
- la data precisa in cui il Comune di Barletta (che sic stantibus rebus non può neanche farsi carico della manutenzione di quelle aree, perché sono ancora sotto la responsabilità delle imprese) rientrerà in possesso di quelle aree, in altri termini chiedo che si provveda ad intimare con termini perentori alle imprese di procedere al collaudo delle opere e alla consegna delle aree al Comune».