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La città
Via dei Muratori: una sentenza ignorata, il bene comune sacrificato
La nota dell'imprenditore Aldo Musti
Barletta - lunedì 6 ottobre 2025
0.45 Comunicato Stampa
«A distanza di oltre 13 anni dalla deliberazione del Consiglio Comunale (DCC 51/2011), che chiedeva la prosecuzione e il completamento di un tratto in via dei Muratori, siamo ancora fermi all'inazione». Così l'imprenditore della zona merceologica, Aldo Musti.
«Nel 2012 un progetto fu effettivamente redatto, ma rimase nei cassetti degli uffici. Dopo anni di solleciti, richieste e diffide, nel gennaio 2024 è intervenuta una sentenza del TAR (nr. 81/2024) che ha ordinato al Comune di procedere con la progettazione di quel tratto. La sentenza è definitiva e vincolante. Eppure, a oggi non è stata eseguita. Il nuovo dirigente comunale ha sostenuto l'impossibilità di procedere per la presenza di "interferenze" sul tratto interessato.
«Va però ricordato che tali interferenze sono il frutto di interventi eseguiti in anni passati da precedenti amministrazioni, attraverso il medesimo settore comunale, senza il rispetto delle regole. Siamo davanti a un paradosso: un cittadino è costretto a ricorrere nuovamente al TAR per chiedere che venga rispettata una sentenza già pronunciata, mentre l'Amministrazione cerca di difendersi facendo riferimento a ostacoli generati da chi l'ha preceduta. Martedì prossimo si terrà la camera di consiglio davanti al TAR per discutere il ricorso per ottemperanza.
Con la speranza che non si debba arrivare a una nuova sentenza, ma che finalmente il Comune, anche in autotutela, dia seguito al progetto e rispetti l'indirizzo politico deliberato nel 2011 e l'ordine dei Giudici»
«Nel 2012 un progetto fu effettivamente redatto, ma rimase nei cassetti degli uffici. Dopo anni di solleciti, richieste e diffide, nel gennaio 2024 è intervenuta una sentenza del TAR (nr. 81/2024) che ha ordinato al Comune di procedere con la progettazione di quel tratto. La sentenza è definitiva e vincolante. Eppure, a oggi non è stata eseguita. Il nuovo dirigente comunale ha sostenuto l'impossibilità di procedere per la presenza di "interferenze" sul tratto interessato.
«Va però ricordato che tali interferenze sono il frutto di interventi eseguiti in anni passati da precedenti amministrazioni, attraverso il medesimo settore comunale, senza il rispetto delle regole. Siamo davanti a un paradosso: un cittadino è costretto a ricorrere nuovamente al TAR per chiedere che venga rispettata una sentenza già pronunciata, mentre l'Amministrazione cerca di difendersi facendo riferimento a ostacoli generati da chi l'ha preceduta. Martedì prossimo si terrà la camera di consiglio davanti al TAR per discutere il ricorso per ottemperanza.
Con la speranza che non si debba arrivare a una nuova sentenza, ma che finalmente il Comune, anche in autotutela, dia seguito al progetto e rispetti l'indirizzo politico deliberato nel 2011 e l'ordine dei Giudici»
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