La città
Via dei Muratori, chi rema contro?
Gli imprenditori di via Foggia non possono aspettare. Appello ai candidati sindaco
Barletta - martedì 4 giugno 2013
«Chi rema contro? E' questa la domanda che agita gli imprenditori di via Foggia». Ad affermarlo è l'imprenditore barlettano Aldo Musti, tornando sulla 'questione via dei Muratori'.
«Mentre si raccoglievano firme, si presentavano petizioni, i candidati sindaci si impegnavano all'immediata realizzazione delle opere, mentre tutto questo accadeva nelle piazze, nelle sedi delle aziende e sui media, accadeva che a Palazzo di Città, gli stessi funzionari e dirigenti comunali che hanno contribuito alla surreale vicenda di via dei Muratori, e di cui dovranno risponderne prima o poi, si adoperavano per affossare l'ultimazione dell'opera».
Lo stralcio e il rinvio di alcune opere pubbliche per finanziare le urbanizzazioni nella 167, di cui abbiamo parlato domenica, torna al centro dell'attenzione. «Infatti - continua Musti - si è recentemente appreso che con una delibera del 24 maggio scorso, il commissario straordinario ha approvato una modifica al piano triennale delle opere pubbliche, per cui l'ultimazione di via dei Muratori, da farsi in 100 giorni, viene ora spostata al 2014 (per ora, s'intende…). La motivazione è sempre la stessa: mancano i soldi. All'epoca (2008) mancarono i soldi per finirla (e i ribassi d'asta? boh!), oggi mancano i soldi per riprendere e finire i lavori. Pare, infatti, che i soldi versati al Comune dalle cooperative della 167 siano stati spesi dall'amministrazione comunale non per fare le strade e la fogna in quella zona, ma per altro (cosa? non si sa). E che le cooperative, per la crisi, oggi non siano in grado di pagare il resto. Sarà così. Chissà».
«Ora, è evidente - aggiunge Musti - che il commissario straordinario, che i cittadini di Barletta rimpiangeranno, vede e sente ciò che i funzionari gli mostrano e gli riferiscono. E sono gli stessi funzionari con cui avranno a che fare il nuovo sindaco ed i prossimi consiglieri comunali. Ora, è chiaro che individuare le priorità per l'utilizzo delle risorse economiche disponibili è la principale responsabilità politica dell'amministrazione comunale, ma siamo davvero sicuri che i lavori all'ex distilleria ed al teatro Curci siano più urgenti dell'ultimazione della principale arteria stradale della zona merceologica della città, ancora oggi spezzata in due?».
«Sono anni che gli imprenditori di via Foggia - conclude Musti - dopo aver pagato gli oneri per la costruzione delle aziende, continuano a pagare l'ICI o l'IMU e tutte le altre tasse comunali, e non possono accettare ulteriori ritardi. Chi aspira a guidare la città, e per questo chiede il voto agli imprenditori, cosa ne pensa?»
«Mentre si raccoglievano firme, si presentavano petizioni, i candidati sindaci si impegnavano all'immediata realizzazione delle opere, mentre tutto questo accadeva nelle piazze, nelle sedi delle aziende e sui media, accadeva che a Palazzo di Città, gli stessi funzionari e dirigenti comunali che hanno contribuito alla surreale vicenda di via dei Muratori, e di cui dovranno risponderne prima o poi, si adoperavano per affossare l'ultimazione dell'opera».
Lo stralcio e il rinvio di alcune opere pubbliche per finanziare le urbanizzazioni nella 167, di cui abbiamo parlato domenica, torna al centro dell'attenzione. «Infatti - continua Musti - si è recentemente appreso che con una delibera del 24 maggio scorso, il commissario straordinario ha approvato una modifica al piano triennale delle opere pubbliche, per cui l'ultimazione di via dei Muratori, da farsi in 100 giorni, viene ora spostata al 2014 (per ora, s'intende…). La motivazione è sempre la stessa: mancano i soldi. All'epoca (2008) mancarono i soldi per finirla (e i ribassi d'asta? boh!), oggi mancano i soldi per riprendere e finire i lavori. Pare, infatti, che i soldi versati al Comune dalle cooperative della 167 siano stati spesi dall'amministrazione comunale non per fare le strade e la fogna in quella zona, ma per altro (cosa? non si sa). E che le cooperative, per la crisi, oggi non siano in grado di pagare il resto. Sarà così. Chissà».
«Ora, è evidente - aggiunge Musti - che il commissario straordinario, che i cittadini di Barletta rimpiangeranno, vede e sente ciò che i funzionari gli mostrano e gli riferiscono. E sono gli stessi funzionari con cui avranno a che fare il nuovo sindaco ed i prossimi consiglieri comunali. Ora, è chiaro che individuare le priorità per l'utilizzo delle risorse economiche disponibili è la principale responsabilità politica dell'amministrazione comunale, ma siamo davvero sicuri che i lavori all'ex distilleria ed al teatro Curci siano più urgenti dell'ultimazione della principale arteria stradale della zona merceologica della città, ancora oggi spezzata in due?».
«Sono anni che gli imprenditori di via Foggia - conclude Musti - dopo aver pagato gli oneri per la costruzione delle aziende, continuano a pagare l'ICI o l'IMU e tutte le altre tasse comunali, e non possono accettare ulteriori ritardi. Chi aspira a guidare la città, e per questo chiede il voto agli imprenditori, cosa ne pensa?»