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La città
«Via dei Muratori ancora in attesa», l'appello di Musti ai consiglieri comunali
L'imprenditore: «Serve chiarezza sull’esecuzione della sentenza TAR n. 81/2024»
Barletta - mercoledì 6 agosto 2025
Comunicato Stampa
«In vista del Consiglio comunale di oggi, rivolgo un appello pubblico affinché almeno uno dei Consiglieri comunali — di maggioranza o di opposizione — abbia il coraggio istituzionale di sollevare una domanda di attualità al Sindaco di Barletta sulla mancata esecuzione della sentenza del TAR Puglia n. 81/2024, divenuta definitiva da diversi mesi», scrive in una nota l'imprenditore Aldo Musti.
«L'elemento nuovo, e particolarmente grave, riguarda la risposta fornita dal Comune di Barletta in data 25 luglio 2025 al Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, che aveva richiesto chiarimenti sulla vicenda.
Nel documento trasmesso, il Comune afferma che "solo in ragione dell'esito conclusivo dell'iter progettuale, potrà predisporsi l'approvazione della progettazione definitiva".
Una dichiarazione che appare in contrasto con il principio costituzionale di legalità e con la giurisprudenza amministrativa ormai consolidata, secondo cui una Pubblica Amministrazione è obbligata a dare piena e tempestiva esecuzione alle sentenze passate in giudicato, senza vincolarle ad altri procedimenti.
È utile ricordare che il tratto oggetto della sentenza era già compreso in due progettazioni precedenti (1971 e 2004). Parlare oggi di "iter progettuale ancora in corso" è non solo tecnicamente debole, ma istituzionalmente inaccettabile.
La vicenda ha già ricevuto attenzione da parte della stampa locale, ma le risposte istituzionali restano insufficienti.
Oggi, rilancio pubblicamente due semplici domande, alle quali Barletta merita una risposta trasparente:
«L'elemento nuovo, e particolarmente grave, riguarda la risposta fornita dal Comune di Barletta in data 25 luglio 2025 al Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, che aveva richiesto chiarimenti sulla vicenda.
Nel documento trasmesso, il Comune afferma che "solo in ragione dell'esito conclusivo dell'iter progettuale, potrà predisporsi l'approvazione della progettazione definitiva".
Una dichiarazione che appare in contrasto con il principio costituzionale di legalità e con la giurisprudenza amministrativa ormai consolidata, secondo cui una Pubblica Amministrazione è obbligata a dare piena e tempestiva esecuzione alle sentenze passate in giudicato, senza vincolarle ad altri procedimenti.
È utile ricordare che il tratto oggetto della sentenza era già compreso in due progettazioni precedenti (1971 e 2004). Parlare oggi di "iter progettuale ancora in corso" è non solo tecnicamente debole, ma istituzionalmente inaccettabile.
La vicenda ha già ricevuto attenzione da parte della stampa locale, ma le risposte istituzionali restano insufficienti.
Oggi, rilancio pubblicamente due semplici domande, alle quali Barletta merita una risposta trasparente:
- Perché non è stata data esecuzione alla sentenza del TAR n. 81/2024?
- Quali atti concreti intende assumere l'Amministrazione per rispettare il provvedimento giurisdizionale e non esporsi a ulteriori responsabilità?
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