La città
Via dei Muratori, «a chi giova tutto questo?»
Lettera aperta dell'imprenditore Aldo Musti. I cittadini di Barletta avrebbero potuto risparmiare quasi 7000 euro
Barletta - mercoledì 28 agosto 2013
«"Cui prodest?", a chi giova tutto questo?». E' questa la domanda che agita Aldo Musti, imprenditore noto per l'ormai storica vicenda barletta di Via dei Muratori.
«Mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri, emana una circolare a tutte le pubbliche amministrazioni, datata 19/07/2013, avente per oggetto il d.lgs. n. 33 del 2013 – attuazione della trasparenza -, confermando che l'obbiettivo perseguito con l'approvazione del decreto è quello di rafforzare lo strumento della trasparenza, che rappresenta una misura fondamentale per la prevenzione della corruzione.
A Barletta accade, che un cittadino, consorte, con lo stesso ente, in diversi procedimenti amministrativi, ricorre sistematicamente al Tar, per accessi agli atti negati. E' solo di ieri, 27/08/2013, l'ultima sentenza 1268/2013 del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia Bari Sezione Terza, che accoglie il quinto, ricorso di Aldo Musti e, per effetto, ordina al Comune di Barletta in persona del Sindaco pro tempore e al Dirigente pro tempore del Settore Edilizia del medesimo Comune di consentire al ricorrente l'accesso nei termini indicati nella sentenza 184/2013 e agli originali delle tavole grafiche del PRG Vigente, senza ulteriore indugio e comunque entro il termine di giorni venti dalla data di notificazione e/o comunicazione in via amministrativa della presente sentenza.
Dispone, inoltre, che in caso di ulteriore inerzia a tanto provveda il Prefetto della Provincia BAT o suo delegato entro l'ulteriore termine di giorni venti, con spese a carico del Comune di Barletta, che saranno successivamente liquidata su richiesta del Commissario ad acta. Condanna il Comune di Barletta al pagamento in favore del ricorrente delle spese di giudizio che liquida in complessive euro 1.815,00 per diritti, onorari e iva.
Sommate alle precedenti sentenze Tar, per un totale di 6.960,70, che il Comune di Barletta (e quindi i cittadini) si sarebbero risparmiato, se "chi di dovere" avesse fatto davvero il proprio dovere».
«Mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri, emana una circolare a tutte le pubbliche amministrazioni, datata 19/07/2013, avente per oggetto il d.lgs. n. 33 del 2013 – attuazione della trasparenza -, confermando che l'obbiettivo perseguito con l'approvazione del decreto è quello di rafforzare lo strumento della trasparenza, che rappresenta una misura fondamentale per la prevenzione della corruzione.
A Barletta accade, che un cittadino, consorte, con lo stesso ente, in diversi procedimenti amministrativi, ricorre sistematicamente al Tar, per accessi agli atti negati. E' solo di ieri, 27/08/2013, l'ultima sentenza 1268/2013 del Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia Bari Sezione Terza, che accoglie il quinto, ricorso di Aldo Musti e, per effetto, ordina al Comune di Barletta in persona del Sindaco pro tempore e al Dirigente pro tempore del Settore Edilizia del medesimo Comune di consentire al ricorrente l'accesso nei termini indicati nella sentenza 184/2013 e agli originali delle tavole grafiche del PRG Vigente, senza ulteriore indugio e comunque entro il termine di giorni venti dalla data di notificazione e/o comunicazione in via amministrativa della presente sentenza.
Dispone, inoltre, che in caso di ulteriore inerzia a tanto provveda il Prefetto della Provincia BAT o suo delegato entro l'ulteriore termine di giorni venti, con spese a carico del Comune di Barletta, che saranno successivamente liquidata su richiesta del Commissario ad acta. Condanna il Comune di Barletta al pagamento in favore del ricorrente delle spese di giudizio che liquida in complessive euro 1.815,00 per diritti, onorari e iva.
Sommate alle precedenti sentenze Tar, per un totale di 6.960,70, che il Comune di Barletta (e quindi i cittadini) si sarebbero risparmiato, se "chi di dovere" avesse fatto davvero il proprio dovere».