Religioni
Veglia missionaria per padre Raffaele Di Bari in Cattedrale a Barletta
Fu ucciso in Uganda dai ribelli mentre andava a celebrare la messa in un villaggio
Barletta - lunedì 1 ottobre 2018
Comunicato Stampa
Questa sera nella Basilica S. Maria Maggiore, alle ore 20.00, a cura del Centro Missionario Diocesano "Padre Raffaele Di Bari, Loribamoi" (direttore don Ferdinando Cascella), nel 18^ anniversario del martirio di Padre Raffaele Di Bari, si terrà una veglia missionaria presieduta da mons. Giuseppe Pavone, vicario generale dell'arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.
Padre Raffaele Di Bari, sacerdote comboniano, nacque a Barletta nel 1929, fu ordinato presbitero il 26 maggio 1956. Il 1 ottobre 2000 fu ucciso in Uganda, a Gulu, dai ribelli, mentre andava a celebrare la messa in un villaggio. Così descrive la morte di padre Raffaele Di Bari il suo confratello padre Vittorio Marzocca, deceduto qualche anno fa, anch'egli missionario comboniano, nativo di Barletta, in un resoconto inviato a "In Comunione" il 16 ottobre 2000: «il Padre è stato ucciso con due colpi di fucile. E' morto sull'istante dopo aver detto: ahi, ahi, ahi. Una suora africana e una catechista che erano in cabina con lui, quasi illese sono uscite di macchina. I ribelli, 5 di numero, hanno tolto l'orologio dal polso del padre, hanno cercato soldi meravigliandosi di trovare niente addosso a un europeo, e hanno dato fuoco alla macchina (una toyota pick-up land-cruiset) con il Padre già cadavere ancora al volante. Sembra che i ribelli non conoscessero il Padre».
Padre Raffaele Di Bari, sacerdote comboniano, nacque a Barletta nel 1929, fu ordinato presbitero il 26 maggio 1956. Il 1 ottobre 2000 fu ucciso in Uganda, a Gulu, dai ribelli, mentre andava a celebrare la messa in un villaggio. Così descrive la morte di padre Raffaele Di Bari il suo confratello padre Vittorio Marzocca, deceduto qualche anno fa, anch'egli missionario comboniano, nativo di Barletta, in un resoconto inviato a "In Comunione" il 16 ottobre 2000: «il Padre è stato ucciso con due colpi di fucile. E' morto sull'istante dopo aver detto: ahi, ahi, ahi. Una suora africana e una catechista che erano in cabina con lui, quasi illese sono uscite di macchina. I ribelli, 5 di numero, hanno tolto l'orologio dal polso del padre, hanno cercato soldi meravigliandosi di trovare niente addosso a un europeo, e hanno dato fuoco alla macchina (una toyota pick-up land-cruiset) con il Padre già cadavere ancora al volante. Sembra che i ribelli non conoscessero il Padre».