Politica
Variante sì o no? Seduta pomeridiana del Consiglio Comunale
Maggioranza compatta (tranne Damato) con troppe sospensioni
Barletta - martedì 28 gennaio 2014
11.20
Torna il Consiglio comunale, nella prima seduta del 2014, in seduta pomeridiana, convocato nella sala Consiliare al primo piano del teatro Curci. Convocato alle 15 nella Giornata della Memoria, celebrata nella mattinata e ricordata anche dal Consiglio comunale.
Con inizio alle 16.30 con un'ora e mezza di ritardo, si è proceduto al primo punto all'odg, cioè Interrogazioni e interpellanze ex art. 54 del Regolamento del Consiglio Comunale. I consiglieri di opposizione Alfarano, Cefola, Damiani, Dicorato e Losappio hanno presentato un'interrogazione relativa alle opere di urbanizzazione nella zona 167, chiedendo all'Amministrazione lo stato dell'arte. L'assessore alle Politiche urbane, arch. Azzurra Pelle, riferendo l'importanza data dall'Amministrazione che ha posto tali opere nelle linee programmatiche del 2014, è stata confermata in questo dal Sindaco che assicura di aver dato mandato ai dirigenti competenti di accelerare i tempi. Il consigliere Cannito poco soddisfatto delle riposte, condivide con Damiani il fatto di tenere alta l'attenzione sui temi, e sollecita a fare un consiglio con punto all'odg i problemi di via dei Muratori. Damiani nella replica ha ricordato anche i problemi di discariche a cielo aperto delle periferie urbane, sollecitato anche da Barlettalife nei giorni scorsi.
Il secondo punto all'odg riguardante la conclusione procedimento LCS srl c/Comune di Barletta in adempimento dell'obbligo di cui alla sentenza TAR Puglia – Sezione III n.1432/2013, ha visto l'illustrazione da parte dell'assessore Pelle. Il PIRU (Piano integrato di rigenerazione urbana) non è ancora definitivo. Emergono ancora problemi pregressi che dettano l'urgenza dell'agenda politica, per sanare una situazione risalente al 2010. Il consigliere Campese (Sinistra Unita) ha espresso l'urgenza di esprimere un PUG, che si è rimandato per anni, dando spazio alle varianti urbanistiche che hanno aggredito la città, e ha chiesto quali sono i tempi previsti.
Il documento imperfetto, approvato nel 2010, non risulta coerente con il documento preliminare del PIRU, e per ovviare a ciò il Sindaco ha presentato un emendamento per cui, in una sospensione di quasi due ore, c'è stata una discussione fra i capigruppo, pare dai toni elevati.
Alla ripresa dei lavori, il consigliere Cannito (PSI) è tornato ad invitare i capigruppo della maggioranza a render note le proprie posizioni. I lavori sono stati sospesi per l'assenza dei necessari pareri correlati. Il Consiglio è ripreso alle 21.15, con accese polemiche, anche su Facebook di chi stava seguendo la seduta in diretta. Poi un' ulteriore sospensione di pochi minuti. È stato Cannito a riprendere la parola, definendo 'variante' quello contenuto nella delibera come quelle che la maggioranza di Cascella ha rifiutato fin dalla campagna elettorale, accusando la 'volontà politica' dell'Amministrazione di discuterne all'ultimo momento. Cannito ha annunciato così di voler lasciare l'aula prima del voto. Il consigliere Lanotte (Scelta civica) si è espresso in favore del Sindaco e della maggioranza, accusando "i toni inquisitori" di Cannito. Lanotte ha affermato l'assenso alla delibera di Scelta civica, esprimendo l'idea che assumersi la responsabilità di una singola variante non deve far pensare alla cementificazione selvaggia o alla malapolitica, anzi. Effettivamente anche il consigliere Sciusco (Sinistra Unita) è convenuto sul fatto di poter intervenire sempre avendo chiari gli obbiettivi di riqualificazione di un'area. L'emendamento serve anche ad evitare il commissariamento del Piano.
«Una variante che dobbiamo avere il coraggio di definirla così com'è, salutando la coerenza di quanto affermato in campagna elettorale» ha affermato il consigliere della Buona Politica Dicataldo, pur votando per questo emendamento.
La delibera prevede come contropartita dal privato l'edificazione di una ludoteca pubblica, di una rotonda, una nuova strada e verde attrezzato. Ma ciò non convince il consigliere Damato del Partito Democratico che vota sfavorevolmente al provvedimento, contrariamente al proprio gruppo di appartenenza. Una scelta sicuramente coraggiosa e meritevole di ogni rispetto. La Campese chiarisce che si vota solo per evitare l'intervento del commissario ad acta.
Si è giunti a votazione e approvazione necessariamente prima della mezzanotte.
Con inizio alle 16.30 con un'ora e mezza di ritardo, si è proceduto al primo punto all'odg, cioè Interrogazioni e interpellanze ex art. 54 del Regolamento del Consiglio Comunale. I consiglieri di opposizione Alfarano, Cefola, Damiani, Dicorato e Losappio hanno presentato un'interrogazione relativa alle opere di urbanizzazione nella zona 167, chiedendo all'Amministrazione lo stato dell'arte. L'assessore alle Politiche urbane, arch. Azzurra Pelle, riferendo l'importanza data dall'Amministrazione che ha posto tali opere nelle linee programmatiche del 2014, è stata confermata in questo dal Sindaco che assicura di aver dato mandato ai dirigenti competenti di accelerare i tempi. Il consigliere Cannito poco soddisfatto delle riposte, condivide con Damiani il fatto di tenere alta l'attenzione sui temi, e sollecita a fare un consiglio con punto all'odg i problemi di via dei Muratori. Damiani nella replica ha ricordato anche i problemi di discariche a cielo aperto delle periferie urbane, sollecitato anche da Barlettalife nei giorni scorsi.
Il secondo punto all'odg riguardante la conclusione procedimento LCS srl c/Comune di Barletta in adempimento dell'obbligo di cui alla sentenza TAR Puglia – Sezione III n.1432/2013, ha visto l'illustrazione da parte dell'assessore Pelle. Il PIRU (Piano integrato di rigenerazione urbana) non è ancora definitivo. Emergono ancora problemi pregressi che dettano l'urgenza dell'agenda politica, per sanare una situazione risalente al 2010. Il consigliere Campese (Sinistra Unita) ha espresso l'urgenza di esprimere un PUG, che si è rimandato per anni, dando spazio alle varianti urbanistiche che hanno aggredito la città, e ha chiesto quali sono i tempi previsti.
Il documento imperfetto, approvato nel 2010, non risulta coerente con il documento preliminare del PIRU, e per ovviare a ciò il Sindaco ha presentato un emendamento per cui, in una sospensione di quasi due ore, c'è stata una discussione fra i capigruppo, pare dai toni elevati.
Alla ripresa dei lavori, il consigliere Cannito (PSI) è tornato ad invitare i capigruppo della maggioranza a render note le proprie posizioni. I lavori sono stati sospesi per l'assenza dei necessari pareri correlati. Il Consiglio è ripreso alle 21.15, con accese polemiche, anche su Facebook di chi stava seguendo la seduta in diretta. Poi un' ulteriore sospensione di pochi minuti. È stato Cannito a riprendere la parola, definendo 'variante' quello contenuto nella delibera come quelle che la maggioranza di Cascella ha rifiutato fin dalla campagna elettorale, accusando la 'volontà politica' dell'Amministrazione di discuterne all'ultimo momento. Cannito ha annunciato così di voler lasciare l'aula prima del voto. Il consigliere Lanotte (Scelta civica) si è espresso in favore del Sindaco e della maggioranza, accusando "i toni inquisitori" di Cannito. Lanotte ha affermato l'assenso alla delibera di Scelta civica, esprimendo l'idea che assumersi la responsabilità di una singola variante non deve far pensare alla cementificazione selvaggia o alla malapolitica, anzi. Effettivamente anche il consigliere Sciusco (Sinistra Unita) è convenuto sul fatto di poter intervenire sempre avendo chiari gli obbiettivi di riqualificazione di un'area. L'emendamento serve anche ad evitare il commissariamento del Piano.
«Una variante che dobbiamo avere il coraggio di definirla così com'è, salutando la coerenza di quanto affermato in campagna elettorale» ha affermato il consigliere della Buona Politica Dicataldo, pur votando per questo emendamento.
La delibera prevede come contropartita dal privato l'edificazione di una ludoteca pubblica, di una rotonda, una nuova strada e verde attrezzato. Ma ciò non convince il consigliere Damato del Partito Democratico che vota sfavorevolmente al provvedimento, contrariamente al proprio gruppo di appartenenza. Una scelta sicuramente coraggiosa e meritevole di ogni rispetto. La Campese chiarisce che si vota solo per evitare l'intervento del commissario ad acta.
Si è giunti a votazione e approvazione necessariamente prima della mezzanotte.